L’opera in volgare di Francesco Petrarca (Arezzo 1304 - Arquà 1374) si esaurisce nelle 366 liriche d’amore che compongono i Rerum vulgarium fragmenta (indicato più comunemente, a partire dal Quattrocento, [...] del periodo (cfr. Tonelli 1999; Soldani 2009), i Fragmenta esibiscono una varietà quasi enciclopedica di soluzioni e una quota media di complessità senza precedenti, distante tanto dalle convoluzioni ipotattiche della scrittura guittoniana, quanto ...
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Non si possono definire gli argomenti senza partire dal predicato, cioè da «quell’elemento linguistico il cui significato descrive una situazione, uno stato di cose, un evento, qualcosa che è, accade o [...] aggiungono al processo ruoli marginali, e espansioni che rendono più complessa l’espressione di un ruolo» (Prandi 2006: 116). Nell verso una direzione» (prenda subito a destra).
Questa varietà di scenari riguarda moltissime voci verbali, di cui ...
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La coerenza è la proprietà che definisce il testo come unità fondamentale della comunicazione linguistica (➔ testo, struttura del). Si tratta di una caratteristica che riguarda l’organizzazione del significato [...] semantico delle frasi che lo compongono entra in una costruzione complessiva che può essere detta, appunto, coerente.
Nel processo fisica in cui avviene l’atto comunicativo. La varietà delle manifestazioni della coerenza testuale non è tuttavia ...
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La capacità di esprimere la temporalità costituisce uno dei tratti principali della comunicazione umana. Tutte le lingue di cui siamo a conoscenza possiedono mezzi lessicali e/o grammaticali per collocare [...] in tutta l’area romanza, perché ha assunto, rispetto al suo corrispondente latino, una varietà di funzioni estremamente vasta e complessa […]. Questa varietà di funzioni rende l’imperfetto una delle forme capitali dell’organizzazione verbale dell ...
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Il concetto di standard in linguistica identifica una ➔ varietà di lingua soggetta a codificazione normativa (➔ norma linguistica), e che vale come modello di riferimento per l’uso corretto della lingua [...] presentata in Serianni 1988), si configura quindi complessivamente come un «fiorentino emendato» (Galli de’ Paratesi 1984: 57): una varietà di lingua non coincidente con alcuna varietà effettivamente parlata, sottoposta a partire dal Cinquecento ...
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Frase nucleare è un’etichetta generica e imprecisa con cui si indicano le frasi ‘più piccole’ di una lingua, cioè quelle non composte da altre frasi, combinando le quali si ottengono costruzioni più complesse [...] predicato e il terzo un oggetto.
Le cose si fanno più complesse quando il predicato non è costituito da un verbo; in altre libro
(56) è stato arrestato un terrorista
Nondimeno ci sono una varietà di casi (ancora poco spiegati) in cui il soggetto è ...
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Col termine idronimo si indica il nome proprio di un corso d’acqua, mentre idronimia (un settore della toponomastica) è il complesso degli idronimi e lo studio che li riguarda.
La principale caratteristica [...] Piava è la forma attestata da Dante (Par. IX, 27). Nelle varietà dialettali venete settentrionali ancora oggi è femminile: la Piaf, la Piau. rientra in questa categoria la tradizione, ricca e complessa, dei nomi del Tevere nell’antichità. Infatti, ...
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La Campania non è un’area uniforme dal punto di vista linguistico (Radtke 1997; De Blasi 2006a), poiché nessun dialetto (nemmeno il napoletano, parlato a Napoli e nei dintorni) ha mai raggiunto lo status [...] Tony Tammaro: De Blasi 2002b).
Sebbene negli studi la varietà di italiano locale più ampiamente descritta sia quella del capoluogo connotazione diastratica di alcuni fenomeni: nella complessa geografia urbana si riconoscono aggregazioni successive di ...
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L’espressione articolazioni nasali si riferisce a un modo di articolazione (di ➔ vocali così come di ➔ consonanti) in cui, essendo il velo palatino (o palato molle) abbassato, il passaggio rinofaringale [...] (➔ meridionali, dialetti) la nasale alveolare è rimasta sostanzialmente inalterata, nelle varietà settentrionali ha subito profonde modifiche, con una complessa diversificazione areale. Come in francese, è avvenuta la nasalizzazione della vocale ...
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Variazione diastratica è un tecnicismo diffuso da Eugenio Coseriu (1973) per indicare una delle fondamentali dimensioni della ➔ variazione linguistica. Il termine (formato col prefissoide dia- «attraverso» [...] consiste nel prendere in considerazione il rapporto fra i gruppi sociali e l’insieme delle varietà associate in una complessa architettura variazionale. Nel modello di Coseriu sono individuabili tre livelli diastratici distinti: lingua alta, lingua ...
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complèsso2 s. m. [dal lat. complexus -us, der. di complecti (cfr. la voce prec.); il sign. psicanalitico è un calco del ted. Komplex]. – 1. Il tutto, l’insieme, in quanto costituito di più parti o elementi: un c. di persone, di cose; la cittadinanza...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...