Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] dalle germaniche (la cui scrittura ‘gotica’ è una varietà calligrafica più che un alfabeto distinto), da una parte di alle famose lettere scambiate con Eloisa) e quella, vasta e complessa, dei traduttori dal greco e dall’arabo di testi scientifici e ...
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Traduzione
Sergio Marroni
(App. V, v, p. 533)
La traduzione letteraria
Se si sottopone a un approfondito esame l'idea, per molto tempo assai diffusa, che il tradurre consista nel 'trasporto' del significato [...] di formalizzazione che finiscono col trascurare la varietà e irregolarità degli usi linguistici reali, riorientamento dell'idea di t., al fine di tenere conto della complessità di fenomeni che nelle società moderne a essa vengono ricondotti. La ...
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INTERLINGUISTICA
Marco Mancini
Con il termine i. si fa riferimento a quel particolare settore delle discipline linguistiche che ha come oggetto i fenomeni del contatto e delle conseguenti interferenze [...] ricorre come sinonimo appunto di contrastivo. Attraverso questa complessa trafila semantica si è dunque consolidata l'accezione (Mackey 1976) un posto a parte è riservato alle varietà veicolari. L'i. dei pidgins e dei creoli costituisce un ...
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UNIVERSALI LINGUISTICI
Raffaele Simone
Il termine universali linguistici indica l'insieme di proprietà che risultano comuni a tutte le lingue del mondo o perlomeno a un alto numero di esse. Alcuni u. [...] / solo se c'è /b/), ecc. Altri u., infine, esprimono correlazioni complesse: una lingua, se ha vocali nasali (come il francese /ã/ di /grã , o, se non si accerta un'unica tendenza, la varietà di forme che un certo fenomeno può assumere. La ricerca ...
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Strutturalismo
GGiulio C. Lepschy
di Giulio C. Lepschy
Strutturalismo
SOMMARIO:
1. Introduzione. 2. Saussure: a) sincronia e diacronia; b) lingua e parole; c) sintagmatica e paradigmatica; d) significante [...] e si riferisce a un modello astratto presente dietro la varietà dei singoli fenomeni particolari - che il linguista deve identificare la parola indica un cavallo; ma il segno nel suo complesso è espressione di un altro contenuto, è un ‛connotatore', ...
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LINGUE, REGNO DI GERMANIA
EElda Morlicchio
Il periodo compreso tra il 1170 e il 1250 è indicato nella storia linguistica tedesca come '(alto) tedesco medio classico' o '(alto) tedesco medio cortese'. [...] medio non sono sempre ben definiti, anche per la scarsità delle fonti che rende più complessa la ricostruzione delle caratteristiche linguistiche delle singole varietà. Si può tuttavia affermare che in questo periodo nel nederlandese si è già avviato ...
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Scrivere e digitare
Giuseppe Antonelli
Il ritorno alla scrittura
Fino a una ventina d’anni fa, il dominio dell’audiovisivo – dei media detti non alfabetici – faceva prevedere una progressiva perdita [...] (dtil.unilat.org/LI/2007/ index_it. htm) mostrano una presenza complessiva dell’inglese che passa – tra il 1998 e il 2007 – dal 75 per l’italiano parlato e per l’italiano scritto (due varietà tutt’altro che compatte e contrapposte), non si può ...
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PASQUALI, Giorgio
Antonio La Penna
PASQUALI, Giorgio. – Nacque a Roma il 29 aprile 1885 da Gustavo e da Anna (Marianna) Lasagni.
Il padre, esperto di diritto internazionale e professionista ben noto, [...] studi di Pasquali non esauriscono la ricchezza e la varietà dei suoi interessi. L’ampiezza del ventaglio si vede Mutamenti del paesaggio italiano. Si tratta non raramente di ricerche complesse, ma più spesso di note, sulla lingua italiana recente e ...
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LINGUE, REGNO DI GERUSALEMME
LLaura Minervini
La situazione linguistica del Regno di Gerusalemme non si può isolare da quella degli altri stati crociati, cioè, all'epoca di Federico II, il Regno di [...] difficile ricostruire in modo soddisfacente la fisionomia del francese d'oltremare; nel complesso, esso si presenta come una varietà relativamente caratterizzata all'interno della compagine dialettale oitanica. Tale caratterizzazione ‒ sensibile sul ...
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complèsso2 s. m. [dal lat. complexus -us, der. di complecti (cfr. la voce prec.); il sign. psicanalitico è un calco del ted. Komplex]. – 1. Il tutto, l’insieme, in quanto costituito di più parti o elementi: un c. di persone, di cose; la cittadinanza...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...