L’opera in volgare di Francesco Petrarca (Arezzo 1304 - Arquà 1374) si esaurisce nelle 366 liriche d’amore che compongono i Rerum vulgarium fragmenta (indicato più comunemente, a partire dal Quattrocento, [...] del periodo (cfr. Tonelli 1999; Soldani 2009), i Fragmenta esibiscono una varietà quasi enciclopedica di soluzioni e una quota media di complessità senza precedenti, distante tanto dalle convoluzioni ipotattiche della scrittura guittoniana, quanto ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Leonardo Fibonacci
Veronica Gavagna
Leonardo Fibonacci, noto anche come Leonardo Pisano, fu il matematico più importante nell’Occidente latino del 13° secolo. Le sue opere, che rappresentano una summa [...] dodicesimo possono quasi ritenersi, per la mole e la varietà delle informazioni, una sorta di pratica di mercatura ante autore o da una scuola, ma semmai dalla matematica araba nel suo complesso» (Giusti, in Un ponte sul Mediterraneo, 2002, p. 59). ...
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DUCCESCHI, Virgilio
Oreste Pinotti
Nacque a Scansano (prov. di Grosseto) il 1° sett. 1871 da Raffaello, funzionario del catasto, e da Angela Cipriani; il ceppo familiare era originario di Prunetta, [...] alloritmia doveva essere prodotta da disturbi di conduzione nella complessa rete della muscolatura ventricolare e che la genesi dei ricerche sono qui citate a testimonianza della varietà degli indirizzi di ricerca perseguiti nel laboratorio diretto ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Giuseppe Pisanelli
Alberto Spinosa
Esponente di punta della scuola giuridica napoletana, ideale rappresentante di un modello di giurista tipicamente risorgimentale, Giuseppe Pisanelli è una delle figure [...] . Vano, 2005), appare riduttivo identificare con essa la complessiva cifra storica del personaggio.
Come molti giuristi a lui necessaria della propria esistenza, in modo speculare, la «varietà delle leggi» non solo è di ostacolo all’amministrazione ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Pietro Verri
Loredana Garlati
Pochi uomini hanno legato il proprio nome a una città e a un’epoca come Pietro Verri, la cui parabola esistenziale e intellettuale si consuma all’interno della settecentesca [...] della tradizione e spinte riformiste. Fu personalità complessa e dai molteplici interessi: dal diritto alla questa «vivace spicciola enciclopedia», felice appellativo in ragione della varietà dei temi trattati e dei nuovi toni polemici e satirici ...
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GHERARDI, Antonio
Ivana Corsetti
Nacque a Rieti il 20 sett. 1638 da Stefano Tatoti, calzolaio, e Giulia Poggi (Sacchetti Sassetti, p. 27 n. 13); ma dal 1660 adottò, per ragioni che restano sconosciute, [...] dà vita, attraverso molteplici riferimenti culturali, a una complessa sintesi pittorica in cui trovano spazio la cultura grandi interpreti del barocco: di grande interesse è la varietà dei motivi scultorei, mentre un ruolo centrale è giocato ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Avvocato, professore, uomo politico e magistrato, Luigi Borsari è una delle voci più rappresentative della cosiddetta paleocivilistica italiana. Giurista di vasti interessi e di solida preparazione tecnica, [...] anni Ottanta, e che rappresenta – nella pur ampia varietà degli interessi di ricerca coltivati – la parte più 436), non esaurisca in realtà il fenomeno proprietario nella sua complessità storica, ma si limiti a definirne un modello astratto, ...
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Nella storia della lingua letteraria italiana Gabriele D’Annunzio (Pescara 1863 - Gardone Riviera, Brescia, 1938) occupa un posto di primo piano, per due ordini di ragioni. Innanzi tutto, si tratta di [...] dalla metrica; in quest’ambito si registra infatti una varietà di soluzioni veramente straordinaria: D’Annunzio «rompe gli schemi integrante della rappresentazione. La sintassi è per lo più complessa, e in generale la prosa ha spesso un andamento ...
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COPPOLA, Francesco
Franca Petrucci
Di famiglia originaria di Scala nell'Amallitano, nacque probabilmente nel terzo decennio del sec. XV, da Luise, mercante. Citato per la prima volta nel 1469 negli [...] re iniziava a rastrellarne i beni. L'operazione, vasta e complessa, si protrasse ben oltre l'inizio del processo, il 20 C., di cui T. Caracciolo tracciò un ritratto nel suo De varietate fortunae (Opuscoli storici, in Rer. Ital. Script., 2 ediz., ...
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MANSUETI, Giovanni
Alessandro De Lillo
Anno e luogo di nascita del M., figlio di Nicolò e di Cecilia, rimangono tuttora imprecisabili. La ricostruzione delle vicende biografiche del pittore è affidata [...] interesse del M. per la rappresentazione di un pittoresco mondo orientaleggiante, riprodotto nella varietà inventariale dei costumi e in una complessa macchina decorativa (Raby; Fortini Brown) dove la concitazione dell'episodio narrato viene risolta ...
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complèsso2 s. m. [dal lat. complexus -us, der. di complecti (cfr. la voce prec.); il sign. psicanalitico è un calco del ted. Komplex]. – 1. Il tutto, l’insieme, in quanto costituito di più parti o elementi: un c. di persone, di cose; la cittadinanza...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...