LAZIO
Piergiorgio Landini
Alessandra Manfredini
Fausto Zevi
Anna Lo Bianco
Daniela Di Cioccio
(XX, p. 681; App. II, II, p. 170; III, I, p. 971; IV, II, p. 317)
Popolazione e struttura insediativa. [...] maschile (età circa 25 anni), attribuiti a una varietà di Homo sapiens neanderthalensis.
Il passaggio al Paleolitico rustica di S. Palomba (km 23.400 dell'Ardeatina) con complessi e vasti impianti agricoli (vasche, cisterne, dolia) e materiali di ...
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Restauro
Giorgio Torraca
Gianfranco Spagnesi
Maria Grazia Castellano
(XXIX, p. 127; App. II, ii, p. 698; IV, iii, p. 210; V, iv, p. 470)
La voce restauro è presente fin dall'inizio nell'Enciclopedia [...] come 'monumenti' nella loro più grande dimensione e maggior complessità del loro valore attuale. È evidente che il variare della .
Come si è detto, tuttavia, l'estrema varietà delle situazioni che possono presentarsi, dipendenti dalla diversità dei ...
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Design
di Renato De Fusco
Nell'App. IV (ii, p. 181) è inserita la voce industriale, disegno: se ne definisce il significato e se ne analizza sommariamente la vicenda dall'avvento della rivoluzione industriale [...] di fare, a modo suo. Basta considerare la varietà delle chiusure degli spazi esterni sulle balconate che l' ed è dovuto alla mano dell'uomo, dalla semplice suppellettile quotidiana al complesso tracciato di una città" (cit. in Argan 1951, p. 143), ...
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La storia del collezionismo in campo artistico e del mercato di opere d'arte a questo collegato è svolta nell'Enciclopedia Italiana sotto la voce arte, che dedica una specifica sezione al commercio antiquario [...] che, anche se non rendono conto adeguatamente della varietà delle soluzioni trovate in Francia per rendere fruibili al pubblico le donazioni dei privati, pure danno un'idea del complesso e fecondo rapporto fra collezionisti e amministrazioni delle ...
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VÒLTA (fr. voûte; sp. bóveda; ted. Gewölbe; ingl. vault)
Giorgio ROSI
Gino BURO
In architettura s'indicano genericamente con questo termine le strutture di copertura caratterizzate dalla concavità geometricamente [...] , delle quali fu comune l'uso della pietra lavorata con complessa esattezza secondo la funzione di ciascun pezzo. Fra i ritrovati degli edifici quello stesso desiderio di movimento e di varietà di chiaroscuro che fin dall'arte romana aveva tanto ...
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SINGAPORE
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Maristella Casciato
(XXXI, p. 844; App. II, II, p. 834; III, II, p. 749; IV, III, p. 335)
Al censimento del 1990 S. contava 2.690.000 ab., dei quali 2.089.000 cinesi, 380.600 malesi e 191.000 [...] , che nel 1991 hanno totalizzato il 14% del valore complessivo delle importazioni. Il settore dei servizi finanziari e commerciali ( dei singoli distretti residenziali, attraverso una maggiore varietà tipologica (alle onnipresenti case a torre, nelle ...
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CITTÀ
P. Cuneo
La definizione di Isidoro di Siviglia (Etym., XV, 2, 1), identificando la civitas nel vincolo associativo che lega gli abitanti e l'urbs entro le mura che circondano lo spazio abitato, [...] la sistemazione di nuove aree residenziali. Pur nell'estrema varietà delle situazioni, si osserva come i nuovi quartieri, settori da una via diritta e porticata. A S si trovava il complesso episcopale, con la grande basilica, il battistero e il c.d. ...
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Aniconica, Arte
V. H. Elbern
La definizione di arte a. va riferita alle opere che si servono esclusivamente o prevalentemente di mezzi rappresentativi di tipo non figurato, rinunciando a raffigurazioni [...] che di volta in volta intercorre tra di esse. Nel complesso si tratta di una iconografia dominata con particolare frequenza dalla figura di quest'ultimo periodo, appare anche una notevolissima varietà. La combinazione di forme, ognuna delle quali può ...
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CASTELLO
W. Müller-Wiener
Struttura fortificata con funzioni difensive e talvolta anche abitative, il c. viene normalmente indicato nelle fonti latine medievali con i termini castrum e castellum, indirettamente [...] differenziano da quanto sinora detto per la varietà delle situazioni locali, ora simili a quelle ivi, pp. 263-310; W. Krönig, Il Castello di Caronia in Sicilia. Un complesso normanno del XII secolo, Roma 1977; G. Noyé, A.M. Flambard, Scavi nel ...
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FIRENZE
C. De Benedictis
(lat. Florentia)
Città della Toscana, capoluogo di regione, F. si sviluppa in un'area pianeggiante sulle rive dell'Arno, che taglia la città in due parti. Fu colonia romana [...] prima volta è menzionato a F., dovettero eseguire, nel 1383-1388, complessivamente otto figure di angeli musicanti (sei delle quali al Mus. dell' ), in cui l'artista palesa una diversa varietà di registri espressivi collegati ai vari contenuti, ove ...
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complèsso2 s. m. [dal lat. complexus -us, der. di complecti (cfr. la voce prec.); il sign. psicanalitico è un calco del ted. Komplex]. – 1. Il tutto, l’insieme, in quanto costituito di più parti o elementi: un c. di persone, di cose; la cittadinanza...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...