Vedi CINESE, Arte dell'anno: 1959 - 1994
CINESE, Arte
P. Corradini
V. Elisséeff
Red.
P. Corradini
V. Elisséeff
M. P. David
A. Salmony
M. P. David
A. Salmony
G. Barluzzi
G. Scaglia
1. Cronologia [...] Il secondo gruppo di ceramiche è contemporaneo ai bronzi arcaici; nel complesso è meno ricco del primo e le forme sono meno variate sia andato costituendo il loro repertorio decorativo e la ricca varietà delle loro forme rituali; e si è supposto che ...
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Africa
E. Zanini
N. Duval
V. Strika
PARTE INTRODUTTIVA
di E. Zanini
La storia dell'A. settentrionale tra il sec. 5° e il 16° può essere sintetizzata in tre grandi fasi: la conquista vandala, la riconquista [...] anche in modesti mausolei) - illustrano il numero e la varietà delle importazioni bizantine (capitelli tardocorinzi, capitelli a cesto, e di Bugia, ma con l'introduzione di un complesso cartiglio e di un elemento a mandorla che costituisce il ...
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Vedi PUNICA, Arte dell'anno: 1965 - 1996
PUNICA, Arte
G. Ch. Picard
G. Pesce
G. Garbini
L'arte p. rappresenta quella corrente artistica che fa capo a Cartagine. Di derivazione fenicia, essa si diffuse [...] Il carattere sostanzialmente fenicio dell'arte p. assume una varietà di toni dai contatti molteplici con i varî sostrati Sardegna, dove la facies punica di questo periodo è più complessa di quella dei tempi antecedenti e raggiunge talvolta un livello ...
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Vedi MILETO dell'anno: 1963 - 1963 - 1995
MILETO (Μίλητος, Milētus)
G. Colonna
La più importante città d'Asia Minore, capoluogo della Ionia. Si affacciava con un ottimo porto sul golfo, ora interrato, [...] arco inquadrato nel timpano. L'area retrostante ha una storia edilizia complessa e in gran parte oscura. In età ellenistica pare vi fosse , timpani semplici o a volute. Il movimento e la varietà di tutto l'insieme era accresciuto dal fatto che la ...
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Michelangelo e la pittura un itinerario biografico
Barbara Agosti
Quando compì i suoi primi esperimenti nell’ambito della pittura, al giovane Michelangelo Buonarroti (1475-1564) era già ben chiara la [...] continuò ad agire come un lievito.
L’assemblaggio di corpi nudi fissati in una mirabile varietà di pose e movimenti complessi e «stravaganti attitudini» (Vasari), le amplificazioni delle anatomie, la moltiplicazione di scorci arditissimi e torsioni ...
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Giotto: la nascita del linguaggio figurativo moderno dell’Occidente
Angelo Tartuferi
La formazione: Firenze, Roma, Assisi
Il luogo di nascita del fondatore della visione moderna occidentale in pittura [...] si siano industriate a porre in risalto la varietà di accenti riscontrabile nella stesura dell’opera, quest del Museo Horne a Firenze, ormai considerato appartenente a un diverso complesso d’altare rispetto a quello che recava al centro la Madonna ...
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L'edilizia 'sacra' dalla Restaurazione al XXI secolo. Architettura delle nostalgie
Alberto Cadili
Il quadro preunitario
Il patrimonio ecclesiastico
Al termine dell’età napoleonica l’aspetto della città [...] il policentrismo ecclesiastico, frutto di una stratificazione plurisecolare che si manifestava nella varietà del patrimonio edilizio, in una rete complessa e disorganica ma fittissima1.
Con la Restaurazione gli ordini religiosi vengono ricostituiti ...
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L'architettura nel mondo greco, etrusco-italico e romano: le tecniche, i materiali e gli organismi edilizi
Giorgio Rocco
Maura Medri
Cairoli Fulvio Giuliani
Le tecniche e i materiali nel mondo greco
di [...] tessere musive di pareti e pavimenti si adoperano moltissime varietà, con una ricerca costante di effetti policromi. A in muratura e della copertura lignea, l'aumentare della complessità delle fabbriche, delle loro altezze e conseguentemente dei ...
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Vedi MESOPOTAMICA, Arte dell'anno: 1961 - 1995
MESOPOTAMICA, Arte
H. A. Groenewegen-Frankfort
Il termine Mesopotamia è greco (Μεσοποταμία) e indica la regione dell'Asia Anteriore compresa tra i fiumi [...] Se si doveva esprimere figurativamente una idea religiosa piuttosto complessa o i diversi aspetti di un dio particolare, potevano essere combinate insieme varie forme animali simbolizzanti questa varietà. Il risultato in ogni modo non era un concetto ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Subcontinente indiano
Giuseppe De Marco
George Michell
Ciro Lo Muzio
Caratteri generali
di Giuseppe De Marco
In India scopo principale dell'attività costruttiva [...] di cerimonie incentrate su alberi (probabilmente varietà di acacia) all'interno di simili sec. d.C.) e Aurangabad (metà VI sec. d.C.) non sono che i complessi più noti. Intorno al 100 a.C. si datano anche i primi insediamenti religiosi costruiti ...
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complèsso2 s. m. [dal lat. complexus -us, der. di complecti (cfr. la voce prec.); il sign. psicanalitico è un calco del ted. Komplex]. – 1. Il tutto, l’insieme, in quanto costituito di più parti o elementi: un c. di persone, di cose; la cittadinanza...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...