BORGOGNA
A. Châtelet
(franc. Bourgogne)
Regione storica della Francia orientale, che coincide, dal 1790, con gli attuali dip. dell'Ain, della Côte-d'Or, di Saône-et-Loire e, in parte, della Nièvre e [...] tutta la scultura romanica borgognona, come spesso si è voluto credere: complessi come quelli di Moutiers-Saint-Jean, Bussy-le-Grand e, soprattutto, Vézelay, attestano una reale varietà di stili e di qualità. L'influenza cluniacense è più facilmente ...
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COPTI
L. D'Adamo
Il termine C. indica gli Egiziani di religione cristiana, gli unici tra gli abitanti dell'od. Egitto che possono essere considerati a buon diritto i discendenti degli antichi Egizi. [...] e al riposo (Müller-Wiener, 1967, p. 463ss.). Di tipo più complesso erano le abitazioni degli eremiti nel sito dei Kellia, risalenti per lo stabilire che gli artisti facevano uso di un'ampia varietà di pennelli, nonché di punte e compassi per ...
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LONDRA
J. Backhouse
(lat. Londinium; ingl. London; Londonia nei docc. medievali)
Città dell'Inghilterra meridionale, capitale del Regno Unito, posta a km. 90 ca. dalla costa. La città di L. venne fondata [...] 1349, mentre i Certosini si insediarono a L. nel 1371: il complesso della certosa conserva la più grande porzione di edifici religiosi di epoca di lastre tombali in ottone e una grande varietà di testimonianze documentarie che coprono tutto l'arco ...
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BASILIANI
G. Ciotta
L'espressione ordo sancti Basilii indica convenzionalmente le comunità monastiche italo-greche dell'Italia meridionale e della Sicilia e pare derivi da un inciso dell'ultimo cap. [...] , creando un'architettura propria, la cui varietà si giustifica con le stratificazioni storiche sovrappostesi in In Calabria, invece, tale impianto si riscontra, con un ordinamento più complesso, nella chiesa di S. Giovanni Vecchio di Stilo. Nel S. ...
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CROCIATI
J. Folda
L'appellativo di c., derivato dalla croce che essi portavano raffigurata sul petto, si riferisce ai soldati che parteciparono alle spedizioni militari cristiane in Terra Santa per [...] delle tradizioni locali si unì dunque l'estrema varietà degli influssi occidentali, che, spesso legati a distinti Santa. La quarta crociata (1203-1204) si volse, per complesse ragioni, verso Costantinopoli: i c. e i veneziani saccheggiarono la ...
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RAVENNA
R. Farioli Campanati
Città dell'Emilia-Romagna, situata nella bassa pianura padana, nell'area meridionale del delta del Po, a poca distanza dal litorale adriatico.In epoca tardoantica R. fu [...] , CARB 39, 1992, pp. 691-742; M.G. Maioli, Il complesso archeologico di via D'Azeglio a Ravenna: gli edifici di epoca tardoimperiale e in Classe (Ravenna, Mus. Naz.).Il numero e la varietà degli oggetti preziosi, e dei loro committenti, ricordati dal ...
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CRIPTA
M.T. Gigliozzi
Il termine c. deriva dal gr. ϰϱύπτη e, più direttamente, dal lat. crypta, impiegato nell'Antichità a indicare un ambiente naturale o artificiale, sotterraneo o semisotterraneo [...] . 8° e per tutta la prima metà del 9°, una notevole varietà di c., che si svilupparono anche su scale assai più vaste di , di Saint-Philbert-de-Grand-Lieu (Bretagna), quella assai complessa, con corridoio a U che immette in una struttura a tre ...
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PAVIMENTO
A. Bagnera
Lungo tutto il corso del Medioevo si perpetuarono in larga misura le tecniche tradizionali di pavimentazione degli edifici pubblici e privati ereditate dall'Antichità e la decorazione [...] del Sole, affiancato da oggetti liturgici e in particolare dalla Tōrāh e dalla mĕnorāh. Alla varietà iconografica e ai complessi schemi geometrici si contrapponeva una resa stilistica semplificata e bidimensionale, specialmente delle figure umane e ...
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BASILICA
M. Cecchelli
Il termine b. per qualificare l'edificio di culto cristiano si trova menzionato a partire dal sec. 3° (Recognitiones pseudo-clementinae, X, 71, PG, I, col. 1453; pseudo-Giustino, [...] tipologica, ma peculiari di ciascun insieme monumentale. Per altro una tale varietà di risultati e di tecniche costruttive si offrì quale esempio per la creazione di molti complessi cristiani che, specie in questa regione, ma anche nella vasta area ...
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CANDELABRO
C. Barsanti
Il termine c. (lat. medievale candelabrum, cereostata, cerostatum) designa un sostegno di grandi dimensioni per candele o ceri, la cui tipologia veniva di norma adottata - sia [...] 1200 (Homburger, Deuchler, 1988, pp. 268-270). In esso, alla complessità iconografica, tesa a sottolineare il ruolo della Vergine nella storia dell'umanità, fa riscontro una varietà di soluzioni plastiche e decorative del tutto nuove, benché talora ...
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complèsso2 s. m. [dal lat. complexus -us, der. di complecti (cfr. la voce prec.); il sign. psicanalitico è un calco del ted. Komplex]. – 1. Il tutto, l’insieme, in quanto costituito di più parti o elementi: un c. di persone, di cose; la cittadinanza...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...