Figlio (Gand 1500 - San Jerónimo de Yuste 1558) dell'arciduca d'Austria Filippo il Bello (perciò nipote dell'imperatore Massimiliano d'Asburgo) e di Giovanna la Pazza (figlia di Ferdinando d'Aragona e [...] coloniali, che avevano reso la sua politica così complessa, a volte perfino contraddittoria, egli mostrò ormai destino gli aveva affidato: ma i particolarismi e la varietà delle condizioni religiose, nazionali, economiche gli avevano opposto ...
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Nome con il quale si designano le specie appartenenti al genere Gossypium (famiglia Malvacee) e i peli che rivestono i semi e che sono utilizzati come materia tessile.
Caratteri botanici
Le specie spontanee [...] pelo è tutto rivestito da una esilissima cuticola.
Esiste circa un migliaio di nomi di varietà e razze. La loro sistematica è oltremodo complessa e vi è disaccordo sulle specie da considerare spontanee; neanche le analisi cariologiche hanno chiarito ...
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Funzione sensoriale specifica preposta alla percezione degli odori. Fra i Mammiferi si distinguono specie con o. molto sviluppato (animali macrosmatici) e altre con o. meno fine (animali microsmatici). [...] mitrali. I singoli sistemi glomerulari vengono tenuti in reciproco rapporto da tre varietà di neuroni: i granuli, le cellule stellate e le cellule a fra differenti odori nell’ambito di una complessa attività neuronale, integrata a più livelli, ...
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opinióne pùbblica Giudizio e modo di pensare collettivo della maggioranza dei cittadini, o anche questa maggioranza stessa. Il concetto di opinione pubblica, intesa anche come sistema di credenze sulla [...] , W. Lipmann), che diedero impulso a una grande varietà di ricerche empiriche e di programmi applicativi basati sulle tecniche comunicazione e nel rapporto con il pubblico. Un processo complesso, non privo di forti squilibri e di contraddizioni, nel ...
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La quarta delle cinque grandi suddivisioni della storia geologica della Terra, la cui durata va da 65 milioni di anni fa a circa 2 milioni (➔ era). Viene suddivisa in 5 periodi: il Paleocene, l’Eocene, [...] di tipo più recente. Le Angiosperme, con il predominio di Dicotiledoni gamopetale, manifestano nell’era c. quella varietà e complessità di tipi che si conserva tuttora.
I Mammiferi timidamente apparsi nell’era precedente, fin dal Trias, con forme ...
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Glottologo (Gotha 1842 - Graz 1927); prof. a Halle (1873) e poi a Graz (1876-1900). Socio straniero dei Lincei (1902). In Der Vokalismus des Vulgärlateins (3 voll., 1866-68) tentò per la prima volta una [...] soprattutto con l'intento di render conto delle varietà storiche; in Über die Klassifikation der romanischen Mundarten (1900) mostrò come l'area romanza sia il risultato di una complessa sovrapposizione di correnti innovatrici e al problema dei ...
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Nome della regione meridionale asiatica (circa 4.400.000 km2) limitata, a N, dal grande arco montuoso del Himalaya e protesa, a S, nell’Oceano Indiano con la penisola triangolare del Deccan e con l’isola [...] numerosi gli Insetti, notevoli per ricchezza di forme e varietà di colori.
Antropologia
A costituire elemento comune della vasta e altrove; nato come una fondazione della setta Ājīvika, questo complesso fu poi occupato da buddhisti e da indù, che vi ...
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sistema Nell’ambito scientifico, qualsiasi oggetto di studio che, pur essendo costituito da diversi elementi reciprocamente interconnessi e interagenti tra loro e con l’ambiente esterno, reagisce o evolve [...] ′n.
Il termine s. è stato a lungo riferito esclusivamente al complesso delle istituzioni scolastiche (s. scolastico) ordinate secondo i gradi e gli come un insieme di punti, costituisce una varietà algebrica. In generale nei casi elementari la ...
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spazio Sostantivo polisenso che designa in generale un’estensione compresa tra due o più punti di riferimento. Può essere variamente interpretato a seconda che lo si consideri dal punto di vista filosofico, [...] Vn a n dimensioni, come i fibrati tangenti e cotangenti a una varietà differenziabile.
S. di Fréchet. È uno s. metrico i cui elementi sono le successioni di numeri (reali o complessi) (x1, x2, ..., xn, ...) e nel quale si definisce come distanza di ...
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Materiale costituito essenzialmente da derivati del silicio, caratterizzato in genere da fragilità e trasparenza (proprietà che in alcuni tipi di v. possono anche mancare), di larghissimo impiego in molteplici [...] a essere comune a due tetraedri vicini (fig. 2); nel complesso, un insieme di questi tetraedri così collegati presenterà un rapporto tra del v. fu Alessandria al tempo dei Tolomei, con grande varietà di tecniche. Con il v. si giunse a imitare i ...
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complèsso2 s. m. [dal lat. complexus -us, der. di complecti (cfr. la voce prec.); il sign. psicanalitico è un calco del ted. Komplex]. – 1. Il tutto, l’insieme, in quanto costituito di più parti o elementi: un c. di persone, di cose; la cittadinanza...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...