FUNZIONE
Leonida TONELLI
Salvatore PINCHERLE
. Introduzione. - Una variabile numerica, che dipenda da altre variabili numeriche, si dice funzione di queste ultime. Il concetto di funzione è oggi [...] y = f (x).
Sia x un punto interno al campo C e consideriamo un qualunque numero complesso h, diverso da 0, e tale che il punto x h appartenga anch'esso a C. Se se n'è presentata un'infinita varietà, che attende ancora una classificazione naturale ...
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Religione. - La religione storicamente si attua nella vita associata; e, senza accogliere la teoria del Durkheim che la religione sia nata dalla società, non si può negare che fin dalle sue prime e più [...] assorbimento del clan, in mezzo al quale sono nate, in un complesso più ampio e più vario, come sarebbe avvenuto nella Melanesia e la sfera di attività degl'individui. In rapporto alla varietà degli scopi che gli uomini associati si propongono di ...
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URSS (XXXIV, p. 816; App. I, p. 1098)
Giuseppe CARACI
Alexandre ABRAMSON
Tomaso NAPOLITANO
Wolfango GIUSTI
Corrado MALTESE
Territorî annessi e variazioni politico-amministrative. - Dopo il 1938 si [...] uso di varietà invernali che ne hanno favorito l'introduzione in regioni settentrionali, e di varietà meno ,4 milioni di t. di combustibile, cioè circa 3/5 della produzione complessiva dell'Unione Sovietica. In quello stesso anno 7,4 milioni di t. ...
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SUPERFICIE (fr. surface; sp. superficie; ted. Fläche; ingl. surface)
Alessandro TERRACINI
Federigo ENRIQUES
1. Il concetto generale di superficie (gr. ἐπιϕάνεια; in Platone è adoperato promiscuamente [...] (1897). Estensioni di tali formule alle varietà a più dimensioni sono state date da rango r, cioè il numero delle rette tangenti che appartengono ad un fascio (grado del complesso delle rette tangenti): r = n (n−1); 3. il numero delle tangenti ...
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GRUPPO
Ugo Amaldi
. Termine matematico, corrispondente a un concetto che, per quanto implicito in molti ordini di questioni, anche elementari, ha trovato la sua formulazione precisa soltanto nella [...] esistenza, e mette in luce come il problema dipenda essenzialmente dall'analisi topologica della varietà delle trasformazioni del gruppo.
Di un così vasto e complesso quadro d'idee e di ricerche non è possibile dar notizia precisa in questo articolo ...
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URBANISTICA (XXXIV, p. 768; App. III, 11, p. 1037)
Sergio Rinaldi Tufi
Gabriele Scimemi
Urbanistica antica. - I primi insediamenti stabili di una certa consistenza si costituiscono durante il periodo [...] se non un solo tipo di u. regolare (questa varietà è già evidente nella Cisalpina, prima area "provinciale" più rapido tenda a essere il suo sviluppo; anzi, nel quadro mondiale complessivo, le città sopra i 5 milioni aumentano con un tasso di circa il ...
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(App. V, i, p. 760)
Lo studio del fenomeno della delinquenza, condotto con metodo positivo, e quello del delinquente, condotto con i metodi naturalistici delle scienze comportamentali, sono trattati nell'Enciclopedia [...] comprendere che possa aiutare a 'controllare' una varietà di comportamenti profondamente lesivi della società e, con una miriade di operatori indipendenti e, talvolta, di complesse strutture organizzate. Soltanto dalla fine del 19° sec., tuttavia ...
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Il termine italiano, come quelli francese e inglese, deriva dal latino ebur; quello spagnolo è originario da parola araba (nāb al-fīl "dente d'elefante") che si ritrova ancora nel commercio, e non solo [...] il dittico col Poeta e la Musa (Monza, Duomo) di complesso senso pittorico nei panneggi e nel tentativo prospettico dell'architettura dello cristallo, ecc. Fu scelto sempre nelle sue varietà più perfette, di una bianchezza suscettibile di prendere ...
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PALAZZO
Doro LEVI
Giuseppe SAMONA'
. Il nome del colle sul quale Augusto e i suoi successori si costruirono la loro dimora (v. palatino), dopo essere passato a indicare la dimora stessa, venne a [...] alto e nudo muraglione non fatto a scopo di difesa, ma per segregare il complesso dal resto del mondo: il palazzo ha l'aria d'una piccola città doveva in certo modo amalgamare la varietà disordinata delle masse architettoniche in un assieme ...
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(XIV, p. 132; App. III, i, p. 564; IV, i, p. 714; v. equazioni differenziali, App. V, ii, p. 131).
Il concetto generale di e. in matematica è trattato nella voce equazioni del vol. XIV dell'Enciclopedia [...] indipendenti su R. Poniamo L=Zw₁+Zw₂. L è un sottogruppo del gruppo additivo C dei numeri complessi e quindi A:=C/L è una curva ellittica o una varietà abeliana di dimensione uno. Consideriamo la mappa di ricoprimento universale p:C→C/L. La funzione ...
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complèsso2 s. m. [dal lat. complexus -us, der. di complecti (cfr. la voce prec.); il sign. psicanalitico è un calco del ted. Komplex]. – 1. Il tutto, l’insieme, in quanto costituito di più parti o elementi: un c. di persone, di cose; la cittadinanza...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...