L'assoluto, in senso empirico, è ciò che è per sé pensato, non in relazione ad altro, anche se in altri rapporti è condizionato o relativo; in senso gnoseologico è ciò che necessariamente è da riconoscere: [...] 'oggetto al soggetto, non può ammettere altra scienza che non sia analitica, perché non riesce a vedere altro ordine che non sia soggettivo proprietà delle figure sopra una superficie o una varietà più volte estesa vengono determinate in una maniera ...
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FOURIER, Jean-Baptiste-Joseph
Leonida Tonelli
Matematico francese, nato a Auxerre il 21 marzo 1768, morto a Parigi il 16 maggio 1830. Insegnò matematica, dapprima nella scuola che aveva frequentato [...] periodica, ma di periodo T diverso da 2π la sua rappresentazione analitica si può ottenere con la nuova serie trigonometrica
i cui coefficienti quali andarono sempre più affermandosi in virtù della varietà dei problemi a cui furono applicati. Gli ...
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GEODETICHE, LINEE
Enea Bortolotti
. 1. Generalità. - Rappresentazione analitica. - Proprietà elementari. - Il problema "in superficie quacumque ducere lineam inter duo puncta brevissimam" è stato posto, [...] punti infinitamente vicini - cioè, del ds2 - iniziata per le superficie da Gauss, estesa poi alle varietà pluridimensionali da Riemann.
Il sussistere di una rappresentazione analitica del tipo (2) porta che esce una e una sola geodetica da un punto ...
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Filosofo francese, nato a Grenoble il 30 settembre 1714. Dopo un primo periodo di tempo in cui, morto il padre, abitò in casa del fratello maggiore, e venne in contatto col Rousseau, precettore dei figli [...] fonti della conoscenza col fare della riflessione una facoltà analitica posteriore all'atto primitivo del conoscere, ch'è 1925) e di R. Mondolfo (Bologna 1927).
Bibl.: Utile per varietà di notizie: Baguenault de Puchesse, C., sa vie, sa philosophie, ...
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Sono i prodotti chimici usati per la distruzione o la limitazione di organismi dannosi ai prodotti agricoli, sia nella fase di produzione sia in quella di conservazione e trasformazione; in questa definizione, [...] in frazioni di mg/kg di peso corporeo) e dalla varietà della composizione chimica delle sostanze alimentari in cui devono essere determinate. La maggior parte dei procedimenti analitici è basato su separazioni cromatografiche. In particolare con la ...
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La cultura degli anni Settanta del 20° sec. ha prestato una particolare attenzione alle teorie del c. e del riso, facendo circolare in modo nuovo alcuni 'classici' del Novecento, rimasti relativamente [...] in primo piano), agli sviluppi italiani tra teatro di varietà e cinema popolare (da E. Petrolini a Totò alla più ampio, per la sua sistematicità e per la sua sottigliezza analitica, nell'ambito della nouvelle rhétorique, ha assunto il lavoro di L ...
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Naturalista nato a Gotha l'11 maggio 1752, morto a Gottinga il 22 gennaio 1840. Studiò a Jena e a Gottinga, dove si laureò in medicina nel 1776, con una tesi alla quale egli fu debitore della sua fama.
Nominato [...] : per primo infatti egli stabilì i canoni della ricerca analitica e positiva dei caratteri fisici e fondò su basi sicure è rimasta la sua classificazione delle razze umane in cinque varietà. Per la sua posizione nella storia dell'antropologia, v. ...
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Matematico, nato a Roma il 28 settembre 1896, morto a Firenze il 22 giugno 1941. Figlio di Ettore (v.), fu alunno interno della Scuola normale superiore di Pisa, dove fu allievo di U. Dini, E. Bertini, [...] con L. Bianchi. Dal 1928 al 1934 fu professore di geometria analitica e descrittiva all'università di Cagliari; nel 1934 passò definitivamente all derivate parziali e dei sistemi di Pfaff o varietà anolonome, alla teoria degli spazî a connessione. Se ...
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Matematico inglese, nato ad Exeter il 4 maggio 1845, morto a Madera il 3 marzo 1879. Studiò a Cambridge; dal 1871, fino alla morte prematura, fu professore di matematica applicata e meccanica all'University [...] e di filosofia, con indirizzo razionalistico, mostrando grande originalità e varietà di idee.
Da ricordare i volumi postumi Seeing and Thinking , sulla teoria delle funzioni ellittiche, sulla metrica analitica, ecc. Notevole il suo accenno (1870) all ...
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Orientamento di pensiero sviluppatosi soprattutto in Inghilterra dagli inizi del 20° sec., e volto prevalentemente allo studio del linguaggio nei suoi vari aspetti (scientifici, quotidiani, etici, logici [...] tanto nella sua struttura, quanto nella molteplicità e nella varietà dei suoi usi e del suo funzionamento, proponendo intenzionalità). L’intenzionalità è al centro dell’attenzione di numerosi filosofi analitici, da Searle e D.C. Dennett a J. Fodor, e ...
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analitico
analìtico agg. [dal lat. tardo analytĭcus, gr. ἀναλυτικός, der. di ἀνάλυσις «analisi»] (pl. m. -ci). – 1. Di analisi, che è proprio dell’analisi o procede per via di analisi: metodo a.; studio a.; ricerca a., condotta con minuta...
rappresentazione
rappreṡentazióne s. f. [dal lat. repraesentatio -onis, der. di repraesentare «rappresentare»]. – 1. L’attività e l’operazione di rappresentare con figure, segni e simboli sensibili, o con processi varî, anche non materiali,...