Matematico tedesco (Hamm, Vestfalia, 1927 - Bonn 2012). Dal 1952 membro dell'Institute for advanced studies di Princeton, e dal 1956 prof. all'univ. di Bonn. Ha compiuto vaste e approfondite ricerche di [...] 'altro, ha ottenuto un'ampia generalizzazione del classico teorema di Riemann-Roch, dimostrandone la validità per varietàalgebriche complesse di dimensione qualunque. È autore di varî trattati, tra cui Neue topologische Methoden in der algebraischen ...
Leggi Tutto
sghembo Non diritto, storto, tortuoso. Più comunemente, obliquo rispetto a un’altra linea o a un altro piano. In geometria, curve (o linee) s. sono le curve dello spazio non contenute in un piano; rette [...] sono due rette non appartenenti a un medesimo piano e perciò non aventi nessun punto in comune, né proprio né improprio (v. fig.). In generale, due spazi lineari Sh, Sk (o due varietàalgebriche Vh, Vk) si dicono s. quando non hanno punti in comune. ...
Leggi Tutto
Matematico giapponese (Tokyo 1915 - Kofu 1997), prof. dal 1951 all'univ. di Tokyo, quindi all'univ. di Princeton e dal 1965 alla Stanford Univ. (Palo Alto, California). Vincitore della Fields Medal nel
1954
In [...] la tecnica dei fasci, introdotta da J. Léray, ottenne importanti risultati, tra i quali una caratterizzazione, mediante condizioni di natura topologica, delle varietàalgebriche tra le varietà analitiche complesse e compatte (teorema di Kodaira). ...
Leggi Tutto
Matematico giapponese (n. Nagoya 1951); prof. univ. a Nagoya, dal 1982, e poi a Kyoto, dal
1990. H
a dato fondamentali contributi alla geometria risolvendo completamente il problema della classificazione [...] delle varietàalgebriche nel caso tridimensionale. Nel 1990 gli è stata assegnata la Fields Medal. Tra le pubblicazioni: Higher dimensional complex geometry (con H. Clemens e J. Kollár, 1988); Birational geometry of algebraic varieties (con J. Kollár ...
Leggi Tutto
In senso ampio e generico, ramo della matematica che studia lo spazio e le figure spaziali.
Cenni storiciL’antichità
- L’origine della g. è legata a concreti problemi di misurazione del terreno (nacque [...] della costruzione di una trasformata birazionale di una varietàalgebrica assegnata, la quale risulti priva di singolarità. H. Hironaka ha dimostrato nel 1964 che ogni varietàalgebrica complessa ammette una risoluzione delle singolarità riconducendo ...
Leggi Tutto
Insieme delle scienze che studiano in modo ipotetico-deduttivo entità astratte come i numeri e le misure: la m. pura studia i problemi matematici indipendentemente dalla loro utilizzazione pratica; alla [...] gruppi. In geometria lo studio e la classificazione delle varietà hanno conosciuto risultati importanti, mentre i progressi della teoria dell’omologia e dei metodi della geometria algebrica hanno portato alla diffusione della k-teoria. Gli sviluppi ...
Leggi Tutto
(XIV, p. 132; App. III, i, p. 564; IV, i, p. 714; v. equazioni differenziali, App. V, ii, p. 131).
Il concetto generale di e. in matematica è trattato nella voce equazioni del vol. XIV dell'Enciclopedia [...] t), a₂(t), …, an(t) funzioni note. Allora una soluzione f(t) dell'e. algebrica f(t)n+a₁(t)f(t)n⁻¹+…+an(t)=0 è una nuova funzione nota.
(P3)- an(t)=0 è una nuova funzione nota.
(P5)-Sia A una varietà abeliana su C di dimensione n e p: Cn→A la mappa di ...
Leggi Tutto
Algebra moderna. - L'"algebra moderna", che meglio si potrebbe chiamare "algebra astratta" o "algebra generale", si è sviluppata soprattutto negli ultimi venticinque anni dal connubio dell'algebra classica [...] e le superficie, è stato appunto recentemente risoluto da O. Zariski per le varietàalgebriche a tre dimensioni con i metodi dell'algebra moderna.
Quale applicazione della teoria delle algebre, in prosecuzione a classiche ricerche di G. Scorza, A. A ...
Leggi Tutto
Matematico, nato a Mantova il 5 gennaio 1871. Laureatosi a Torino nel 1892, dove ebbe a maestri C. Segre e G. Castelnuovo, seguì nel 1893-94 a Gottinga i corsi di F. Klein. Titolare di algebra complementare [...] le sue ricerche più profonde, è quello riguardante le condizioni di razionalità delle varietàalgebriche a più dimensioni. Nel 1908 egli dimostrò che per le varietàalgebriche a tre dimensioni, a differenza delle superficie, l'annullarsi di tutti i ...
Leggi Tutto
Matematico, nato a Geraci l'11 luglio 1890, morto a San Paolo del Brasile l'8 giugno 1947. Allievo della Scuola normale superiore di Pisa, si laureò in matematiche nel 1913; assistente a Padova di F. Severi, [...] vasta, è di notevole pregio, essendo dedicata ai più alti problemi della geometria algebrica. Particolare importanza hanno le sue ricerche sul genere aritmetico delle varietàalgebriche, sulla base per le curve tracciate sopra una superficie, sulle ...
Leggi Tutto
varieta1
varietà1 s. f. [dal lat. variĕtas -atis, der. di varius «vario»]. – 1. a. La qualità di ciò che è vario, sia di più cose che sono diverse tra loro, sia di una cosa singola, in quanto sia diversa negli elementi che la compongono, negli...
molteplicita
molteplicità (non com. moltiplicità; ant. multiplicità) s. f. [dal lat. tardo multiplicĭtas -atis]. – 1. Il fatto di essere molteplice o, più spesso, di essere molteplici (cioè più d’uno e di vario genere o aspetto): m. di interessi...