Matematico (Firenze 1924 - Pisa 1980). Prof. univ. dal 1951, ha insegnato geometria superiore a Pisa. Discepolo di F. Severi, ha contribuito alla costruzione di una teoria delle superfici algebriche irregolari [...] e, in seguito, allo studio di varietà e spazi a struttura complessa e quasi complessa. Socio nazionale dei Lincei (1979). ...
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Mumford, David Bryant
Luca Dell'Aglio
Matematico inglese naturalizzato statunitense, nato a Three Bridges (Sussex) l'11 giugno 1937. La sua carriera scientifica si è svolta in gran parte presso la Harvard [...] dato un fondamentale contributo allo sviluppo della moderna geometria algebrica, con particolare riguardo per la teoria dei moduli. esistenza e della struttura delle varietà di moduli, una riformulazione algebrica globale della teoria delle funzioni ...
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SERVOSISTEMA (fr. système asservi; ingl. servosystem; ted. Regelsystem; russo sistema avtomatičeskogo upravlenia)
Goffredo RUBINO
Generalità. - Servosistema è un sistema fisico a controreazione, nel [...] non lineari; ed è agevole comprendere, data la varietà dei tipi di non linearità che si hanno a s), mentre i poli di W(s) sono gli zeri dell'equazione algebrica a coefficienti reali o equazione caratteristica
che si può anche scrivere:
Se ...
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STRUTTURA
Natale Gucci
Mario Como
Roberto Capra
Paolo Zellini
(App. II, II, p. 923; III, II, p. 857; IV, III, p. 504)
Ingegneria civile. Strutture di acciaio. - Le più recenti applicazioni delle [...] le armature, può condurre a una grande varietà di comportamenti. Situazioni simili possono d'altra tipo di operazione o di relazione considerata. Si hanno precisamente: a) le s. algebriche, b) le s. definite da una relazione d'ordine, c) le s. ...
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SINGOLARITÀ
Oscar Chisini
. Nella matematica un ente si dice singolare, in relazione a qualche suo carattere, quando questo non competa alla totalità (o alla maggioranza) degli enti della classe cui [...] principalmente per le funzioni di una o più variabili, e quindi per le curve, particolarmente le algebriche (o per le superficie e le varietà a più dimensioni). La considerazione delle singolarità delle funzioni trova, di solito, volta a volta, il ...
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INVARIANTE
Ugo Amaldi
Concetto matematico generale, legato a quello di trasformazione e presentatosi spontaneamente sia negli sviluppi teorici della geometria e dell'analisi, sia nelle applicazioni [...] dalla necessità di tradurre in forma analitica le proprietà proiettive degli enti algebrici (v. Geometria, n. 18). Ove per i punti della retta si scelga nello spazio, in cui questo opera, la varietà (linea, superficie, ecc.), cui l'integrale va ...
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LIOUVILLE, Joseph
Giovanni Lampariello
Matematico, nato a Saint-Omer (Pas de-Calais) il 24 marzo 1809, morto a Parigi l'8 settembre 1882. Professore di matematica alla Scuola politecnica e al Collegio [...] cioè di numeri, che non siano radici di nessuna equazione algebrica a coefficienti razionali); e il suo nome è legato a caso, equivale al problema geometrico di determinare le coppie di varietà reali a un qualsiasi numero n di dimensioni (v. ...
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QUILLEN, Daniel
Carlo Cattani
Matematico statunitense, nato a Orange (New Jersey) il 27 giugno 1940. Conseguito il Ph.D. in matematica alla Harvard University (1969), è stato professore di Matematica [...] gruppi a oggetti risale alla definizione di A. Grothendieck di un funtore contravariante che associa un gruppo abeliano a una varietàalgebrica, definizione poi estesa da F. Hirzebruch e M.F. Atiyah agli spazi topologici compatti, in modo tale da far ...
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L'Eta dei Lumi: l'avvento delle scienze della Natura 1770-1830. Fisica e chimica esatte
Theodore S. Feldman
Frederic L. Holmes
Marco Beretta
Fisica e chimica esatte
Misure premoderne e strumenti
di [...] una storia critica dello strumento e una rassegna della varietà dei fluidi termometrici in uso, seguita dalle migliorie, , proponendo linguaggi universali che essi ritenevano rispecchiassero l'algebra del pensiero. Mentre nella nostra epoca chi è ...
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Pragmatismo
Antonio Santucci
di Antonio Santucci
Pragmatismo
sommario: 1. Introduzione. La problematica ‛peirciana'. 2. Il pragmatismo di James. 3. Dewey e la teoria dell'indagine. 4. La filosofia europea [...] uno sperimentalismo lontano dalle ipotesi metafisiche e dalle formule algebriche. Le idee e le sensazioni separate, allineate come le mezzo dei concetti intellettivi ne limita alla fine la ‟varietà vivente" e inclina al dogmatismo. Ugualmente si deve ...
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varieta1
varietà1 s. f. [dal lat. variĕtas -atis, der. di varius «vario»]. – 1. a. La qualità di ciò che è vario, sia di più cose che sono diverse tra loro, sia di una cosa singola, in quanto sia diversa negli elementi che la compongono, negli...
molteplicita
molteplicità (non com. moltiplicità; ant. multiplicità) s. f. [dal lat. tardo multiplicĭtas -atis]. – 1. Il fatto di essere molteplice o, più spesso, di essere molteplici (cioè più d’uno e di vario genere o aspetto): m. di interessi...