Matematico statunitense di origine polacca (Kobrin 1899 - Brookline, Mass., 1986); laureato a Roma (1924), allievo di G. Castelnuovo; prof. nella univ. Johns Hopkins di Baltimora (dal 1937) e, successivamente, [...] lineari che generalizza un risultato di F. Enriques e F. Severi, studî sull'uniformizzazione delle varietà, una teoria delle funzioni olomorfe su una varietàalgebrica su un corpo arbitrario. Tra le opere: Algebraic surfaces (1934; 2a ed. 1971); The ...
Leggi Tutto
Matematico tedesco (Hamm, Vestfalia, 1927 - Bonn 2012). Dal 1952 membro dell'Institute for advanced studies di Princeton, e dal 1956 prof. all'univ. di Bonn. Ha compiuto vaste e approfondite ricerche di [...] 'altro, ha ottenuto un'ampia generalizzazione del classico teorema di Riemann-Roch, dimostrandone la validità per varietàalgebriche complesse di dimensione qualunque. È autore di varî trattati, tra cui Neue topologische Methoden in der algebraischen ...
Leggi Tutto
Matematico giapponese (Tokyo 1915 - Kofu 1997), prof. dal 1951 all'univ. di Tokyo, quindi all'univ. di Princeton e dal 1965 alla Stanford Univ. (Palo Alto, California). Vincitore della Fields Medal nel
1954
In [...] la tecnica dei fasci, introdotta da J. Léray, ottenne importanti risultati, tra i quali una caratterizzazione, mediante condizioni di natura topologica, delle varietàalgebriche tra le varietà analitiche complesse e compatte (teorema di Kodaira). ...
Leggi Tutto
Matematico giapponese (n. Nagoya 1951); prof. univ. a Nagoya, dal 1982, e poi a Kyoto, dal
1990. H
a dato fondamentali contributi alla geometria risolvendo completamente il problema della classificazione [...] delle varietàalgebriche nel caso tridimensionale. Nel 1990 gli è stata assegnata la Fields Medal. Tra le pubblicazioni: Higher dimensional complex geometry (con H. Clemens e J. Kollár, 1988); Birational geometry of algebraic varieties (con J. Kollár ...
Leggi Tutto
trasformazione Mutamento di forma, di aspetto, di struttura.
Biologia
Trasformazione batterica
Fenomeno che si verifica spontaneamente in natura quando le cellule si trovano in uno stadio, detto competente, [...] allo studio dei vari problemi. Le principali t. sono tra spazi euclidei (come, per es., le t. di variabili), tra varietàalgebriche (come le t. birazionali) o tra spazi di funzioni (come le t. di Fourier e di Laplace).
Tipologie di trasformazione
T ...
Leggi Tutto
Antropologia
Nel dibattito antropologico e sociologico contemporaneo, il termine g. ha sostituito il termine sesso per indicare la tipizzazione sociale, culturale e psicologica delle differenze tra maschi [...] le cubiche piane senza punto doppio ecc. Il concetto di g. è stato esteso, in vari sensi, alle superfici e alle varietàalgebriche, o topologiche.
In un poliedro chiuso non intrecciato, il g. del poliedro è il numero intero p fornito dalla relazione ...
Leggi Tutto
molteplicità In matematica, m. d’intersezione di più varietàalgebriche in un punto comune è il numero intero positivo che si associa a ogni punto comune a due o più varietàalgebriche e che denota (in [...] la m. d’intersezione tra la curva e una retta generica per il punto è 2 (fig. C).
M. di un punto per una varietàalgebrica Data una varietàalgebrica pura V di dimensione k, immersa in uno spazio a r dimensioni, un suo punto si dice s-plo, o di m. s ...
Leggi Tutto
Matematica
In algebra moderna, si chiama i. in un anello A un particolare tipo di sottoanello I di A tale che il prodotto ai di un qualsiasi elemento a di A per un qualsiasi elemento i di I sia ancora [...] dallo studio degli anelli di polinomi, e dal conseguente tentativo di tradurre nel linguaggio dell’algebra generale i problemi della geometria algebrica (varietàalgebriche come i. di polinomi ecc.). Il primo indirizzo ha origine con J.W.R. Dedekind ...
Leggi Tutto
sghembo Non diritto, storto, tortuoso. Più comunemente, obliquo rispetto a un’altra linea o a un altro piano. In geometria, curve (o linee) s. sono le curve dello spazio non contenute in un piano; rette [...] sono due rette non appartenenti a un medesimo piano e perciò non aventi nessun punto in comune, né proprio né improprio (v. fig.). In generale, due spazi lineari Sh, Sk (o due varietàalgebriche Vh, Vk) si dicono s. quando non hanno punti in comune. ...
Leggi Tutto
In senso ampio e generico, ramo della matematica che studia lo spazio e le figure spaziali.
Cenni storiciL’antichità
- L’origine della g. è legata a concreti problemi di misurazione del terreno (nacque [...] della costruzione di una trasformata birazionale di una varietàalgebrica assegnata, la quale risulti priva di singolarità. H. Hironaka ha dimostrato nel 1964 che ogni varietàalgebrica complessa ammette una risoluzione delle singolarità riconducendo ...
Leggi Tutto
varieta1
varietà1 s. f. [dal lat. variĕtas -atis, der. di varius «vario»]. – 1. a. La qualità di ciò che è vario, sia di più cose che sono diverse tra loro, sia di una cosa singola, in quanto sia diversa negli elementi che la compongono, negli...
molteplicita
molteplicità (non com. moltiplicità; ant. multiplicità) s. f. [dal lat. tardo multiplicĭtas -atis]. – 1. Il fatto di essere molteplice o, più spesso, di essere molteplici (cioè più d’uno e di vario genere o aspetto): m. di interessi...