Antropologia
Nel dibattito antropologico e sociologico contemporaneo, il termine g. ha sostituito il termine sesso per indicare la tipizzazione sociale, culturale e psicologica delle differenze tra maschi [...] le cubiche piane senza punto doppio ecc. Il concetto di g. è stato esteso, in vari sensi, alle superfici e alle varietàalgebriche, o topologiche.
In un poliedro chiuso non intrecciato, il g. del poliedro è il numero intero p fornito dalla relazione ...
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Matematico svizzero naturalizzato statunitense (La Chaux-de-Fonds 1923 - Princeton, New Jersey, 2003). Laureatosi presso la Eidgenössische Technische Hochschule di Zurigo (1947) e dal 1957 prof. all'Institute [...] , gruppi di Lie, teoria dell'omologia. A lui si deve la teoria dei gruppi algebrici su una varietà che ha permesso il successivo sviluppo dello studio dei sottogruppi risolubili. Tra le opere: Topics in the homology theory of fibre bundles (1967 ...
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Informatica
Giorgio Ausiello
Carlo Batini
Vittorio Frosini
(App. IV, ii, p. 189; V, ii, p. 704)
Mentre negli anni 1937-38 venivano pubblicati l'ultimo volume della Enciclopedia Italiana e l'App. I, [...] sono termini in T(Σ,X). Sia Alg(Σ,E) la famiglia delle Σ-algebre che soddisfano le equazioni in E. Se ≡E è la relazione di equivalenza tra sua riservatezza; un possesso che, per quantità, varietà, possibilità di aggregazione e confronto dei dati, ...
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(XIV, p. 132; App. III, i, p. 564; IV, i, p. 714; v. equazioni differenziali, App. V, ii, p. 131).
Il concetto generale di e. in matematica è trattato nella voce equazioni del vol. XIV dell'Enciclopedia [...] t), a₂(t), …, an(t) funzioni note. Allora una soluzione f(t) dell'e. algebrica f(t)n+a₁(t)f(t)n⁻¹+…+an(t)=0 è una nuova funzione nota.
(P3)- an(t)=0 è una nuova funzione nota.
(P5)-Sia A una varietà abeliana su C di dimensione n e p: Cn→A la mappa di ...
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RIEMANN, Bernhard
Guido Castelnuovo
Matematico, nato a Breselenz (Hannover) il 17 settembre 1826. Compiuti gli studi classici, nella primavera del 1846 s'iscrisse, per desiderio del padre, alla facoltà [...] (1857) sulle funzioni abeliane, dove sono studiate le funzioni algebriche di una variabile e i loro integrali. Invece di seguire . Il R., nell'introdurre la nozione di spazio o varietà a n dimensioni, distingue le proprietà di posizione, che ...
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FUNZIONE
Leonida TONELLI
Salvatore PINCHERLE
. Introduzione. - Una variabile numerica, che dipenda da altre variabili numeriche, si dice funzione di queste ultime. Il concetto di funzione è oggi [...] razionale intera delle due variabili x ed y; ed è, in questo senso, funzione algebrica di x, una variabile z la quale sia data da R (x, y) dove accanto a esse se n'è presentata un'infinita varietà, che attende ancora una classificazione naturale e di ...
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Sistemi dinamici
Franco Magri
Dmitrij Anosov
Il concetto di sistema è presente nel dibattito scientifico degli ultimi decenni nelle più diverse discipline: dall'idea di sistema fisico a quella di ecosistema, [...] , in un certo senso, sono compatibili con la struttura simplettica come nel caso più familiare delle varietà kahleriane (o algebriche). Si deve tener presente che in questo caso però non esiste una struttura complessa e riemanniana 'preferenziale ...
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RELATIVITÀ, Teoria della (XXIX, p. 15; App. II, 11, p. 681; III, 11, p. 597)
Carlo Cattaneo
La fisica classica era dominata dalla nozione di tempo assoluto, al quale tutti i fenomeni s'intendevano subordinati. [...] V4 einsteiniane. - È dovuta ad A. Z. Petrov un'importante classificazione delle varietà spaziotemporali V4. Un'incisiva analisi algebrica dei tensori Hiklm possedenti le simmetrie Hiklm = − Hkilm = − Hiklm, Hiklm = Hlmik, consente di riconoscere ...
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SIMBOLICO, CALCOLO
Fernando BERTOLINI
. 1. - Generalità. - A tutti è noto che, dovendo calcolare un'espressione come la seguente:
conviene calcolare invece la seguente:
la quale darà il logaritmo del [...] A) è un isomorfismo di A su B, tanto riguardo alla loro struttura di varietà lineare, quanto riguardo alla loro struttura di anello; ossia, per a, b ε conveniente perché l'equazione [2] è algebrica anziché differenziale, e perché sul mercato esistono ...
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NUMERI, Teoria dei
Luigi Accardi
(App. IV, II, p. 626)
Gli anni Ottanta hanno visto importanti progressi nella teoria dei numeri. In particolare le linee di tendenza, già emerse alla fine degli anni [...] C. L. Siegel-K. F. Roth, dell'approssimazione di numeri algebrici mediante numeri razionali, era stata messa in luce nel 1982 da basate sulla stima della funzione zeta del laplaciano su una varietà kähleriana compatta (cioè la funzione ζΔ(s)=Σn λn−s ...
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varieta1
varietà1 s. f. [dal lat. variĕtas -atis, der. di varius «vario»]. – 1. a. La qualità di ciò che è vario, sia di più cose che sono diverse tra loro, sia di una cosa singola, in quanto sia diversa negli elementi che la compongono, negli...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...