Araldica
Le p. sono divisioni dello scudo mediante una o più linee orizzontali, verticali, diagonali o per mezzo di linee convergenti, al fine di creare campi diversi per accogliere stemmi o figure a seguito [...] , è una tecnica di grande utilità nelle questioni attinenti all’integrazione sulle varietà differenziabili. Limitandosi ai fatti essenziali, si può dire che se una varietàdifferenziale V è paracompatta, comunque si assegni un ricoprimento {Ui}i∈I di ...
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In matematica una distribuzione p-dimensionale ϑ su una varietàdifferenziale si dice distribuzione involutiva se, considerati due qualsiasi campi di vettori X, Y appartenenti a ϑ (ossia appartenenti agli [...] spazi che costituiscono ϑ), anche il loro commutatore [X,Y] appartiene alla distribuzione. L’importanza delle distribuzioni i. sta nel fatto che, a norma del teorema di Frobenius, una tale distribuzione ...
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Sistemi dinamici
Franco Magri
Dmitrij Anosov
Il concetto di sistema è presente nel dibattito scientifico degli ultimi decenni nelle più diverse discipline: dall'idea di sistema fisico a quella di ecosistema, [...] collegata), si ha la struttura simplettica. Viceversa si verifica che, se viene data una struttura simplettica su una varietàdifferenziale, allora esistono più strutture quasi-complesse e riemanniane le quali, in un certo senso, sono compatibili con ...
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In senso ampio e generico, ramo della matematica che studia lo spazio e le figure spaziali.
Cenni storiciL’antichità
- L’origine della g. è legata a concreti problemi di misurazione del terreno (nacque [...] rilevata esplicitamente da J.-D. Gergonne e da Poncelet. G. riemanniana Impostazione della g. differenziale secondo Riemann. Si pensi di individuare i punti di una varietà a r dimensioni mediante certe coordinate (x1, x2, ..., xr), e si introduca la ...
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bordo
bórdo [Der. del germ. bord "fianco di barca"] [FSD] B. di grano: difetti planari che separano regioni cristalline ordinate: v. cristalli ionici: II 9 b. ◆ [ALG] B. di una varietàdifferenziale: [...] e. ◆ [ALG] B. di un p-simplesso singolare: v. forme differenziali: II 687 b. ◆ [LSF] Effetti di b.: le modificazioni subite ecc. ◆ [ASF] Oscuramento del b.: v. trasporto radiativo: VI 327 b. ◆ [ANM] Punto di b.: v. varietà differenziabili: VI 491 b. ...
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Ma tematico statunitense (n. Orange, New Jersey, 1931); dal 1970 prof. all'università di Princeton; dal 1989 direttore dell'Institute for Mathematical Sciences della State University di New York. Molte [...] delle sue ricerche sono relative a settori di collegamento tra la topologia e la geometria differenziale (varietà differenziabili, punti uniti di trasformazioni, ecc.). Alcune sue scoperte originali hanno aperto nuove vedute in topologia; in ...
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Geometria differenziale
SShoshichi Kobayashi
di Shoshichi Kobayashi
Geometria differenziale
sommario: 1. Cenno storico. 2. Varietà. 3. Geometria riemanniana. 4. Varietà complesse e varietà kähleriane. [...] ;Ωp). (52)
I teoremi di de Rham e di Dolbeault sono fondamentali per usare metodi di geometria differenziale in problemi coomologici di varietà.
5. Classi caratteristiche
Sia M una superficie con metrica riemanniana e sia K la sua curvatura gaussiana ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. Geometria differenziale
Jeremy Gray
Geometria differenziale
La geometria differenziale è lo studio dei problemi geometrici mediante i metodi [...] affine e proiettiva. Nessuna di queste poteva evidentemente essere applicata così com'era alla nuova geometria differenziale. Poche varietà hanno infatti simmetrie e ammettono gruppi di trasformazioni diversi dal gruppo identico. Egli cercò quindi di ...
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Agraria
Entità comprese in una specie (dette anche spesso razze). Per la nomenclatura delle piante coltivate il Congresso internazionale di orticoltura del 1952 stabilì alcune norme e propose il termine [...] e topologiche conduce a risultati interessanti che riguardano l’esistenza di soluzioni di equazioni differenziali sulla varietà.
V. lineare
V. algebrica irriducibile, che si possa porre in corrispondenza birazionale senza eccezioni con uno ...
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differenzialedifferenziale [agg. e s.m. Der. di differenza] [ANM] Nella sua forma più semplice, cioè per funzioni reali di variabile reale, è un funzionale lineare (propr. d. primo) che a ogni f:I⊂R→R [...] [ANM] D. assoluto: in una varietà riemanniana, la differenza tra il d. ordinario e quello covariante (v. oltre). ◆ [ANM] D. covariante: v. connessione in fisica teorica: I 730 a. ◆ [ALG] D. di una funzione: v. forme differenziali: II 686 c. ◆ [ANM] D ...
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connessione
connessióne s. f. [dal lat. connexio -onis, der. di connexus, part. pass. di connectĕre «connettere»]. – 1. L’essere connesso, intima unione fra due o più cose; per lo più fig., legame di stretta relazione e interdipendenza tra...
differenziare
v. tr. [der. di differenza] (io differènzio, ecc.). – 1. a. Rendere differente, costituire elemento che permette di distinguere tra persone o cose: l’uso della ragione differenzia l’uomo dagli animali; meno com., stabilire quali...