In matematica, omeomorfismo tra due varietàdifferenziabili che possa rappresentarsi analiticamente mediante funzioni differenziabili nelle coordinate locali delle due varietà. Moderni studi hanno mostrato [...] l’esistenza di varietàdifferenziabili riferibili tra loro in un omeomorfismo (➔ anche topologia). ...
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Agraria
Entità comprese in una specie (dette anche spesso razze). Per la nomenclatura delle piante coltivate il Congresso internazionale di orticoltura del 1952 stabilì alcune norme e propose il termine [...] x, la cui base è costituita dalle derivate direzionali in x delle funzioni definite sulla varietà. In conseguenza è possibile la considerazione e lo studio sulla v. differenziabile di campi di vettori, di campi di tensori, dell’algebra delle forme ...
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Chimica
Generalità
L’a. chimica si occupa dei metodi che permettono di determinare la composizione chimica di un campione. Genericamente ha il significato di scissione in elementi più piccoli e loro esame, [...] turbolenza nella meccanica dei fluidi. Uno dei risultati tipici di a. sulle varietà, invece, è il teorema di Atiyah-Singer, che lega la geometria delle varietàdifferenziabili alle proprietà degli operatori ellittici definiti su di esse.
Musica
L’a ...
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Araldica
Le p. sono divisioni dello scudo mediante una o più linee orizzontali, verticali, diagonali o per mezzo di linee convergenti, al fine di creare campi diversi per accogliere stemmi o figure a seguito [...] , è una tecnica di grande utilità nelle questioni attinenti all’integrazione sulle varietàdifferenziabili. Limitandosi ai fatti essenziali, si può dire che se una varietà differenziale V è paracompatta, comunque si assegni un ricoprimento {Ui}i∈I ...
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In matematica, nella topologia differenziale, teoria del c. (ideata da R. Thom attorno al 1954): se si considera la totalità delle varietàdifferenziabili compatte, prive di frontiera e aventi una stessa [...] teorema di Thom) che essi sono isomorfi a certi gruppi di omotopia; per quanto riguarda poi i gruppi di c. che attengono alle varietà orientate, se la dimensione n non è multipla di 4, il gruppo è finito, se invece n=4k il gruppo ha tanti generatori ...
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vettore
vettóre [agg. m. e s.m. (per il f. → vettrice) Der. del lat. vector -oris "conducente, portatore", dal part. pass. vectus di vehere "condurre, portare"] [ALG] Ente che permette di descrivere [...] una curva, di una superficie o, in generale, di una varietàdifferenziabile. ◆ [ALG] V. tangente in un punto di una varietàdifferenziabile infinito-dimensionale: v. varietàdifferenziabili infinito-dimensionali: VI 493 f. ◆ [ALG] [RGR] V. tipo tempo ...
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spazio
spàzio [Der. del lat. spatium, probab. da patere "essere aperto"] [FAF] Con signif. intuitivo astratto e assoluto, il luogo illimitato in cui tutti gli oggetti materiali appaiono collocati, di [...] [FSD] S. reciproco: v. fononi nei solidi: II 672 c. ◆ [ALG] S. tangente: v. varietàdifferenziabili: VI489 c. ◆ [ALG] S. tangente complesso: v. varietà complesse: VI 479 e. ◆ [ALG] S. tensoriale: s. vettoriale costituito dal prodotto tensoriale di n ...
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funzione
funzióne [Der. del lat. functio -onis, dal part. pass. functus di fungi "adempiere"] Concetto che s'identifica con quello di applicazione, essendo peraltro preferito se l'insieme di arrivo è [...] fornisce il cambiamento di coordinate necessario per passare da una carta a un’altra di un atlante di una varietà: v. varietàdifferenziabili infinito-dimensionali: VI 492 e. (b) ◆ Data una catena di Markov, è la f. che fornisce le probabilità del ...
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distribuzione
distribuzióne [Der. del lat. distributio -onis "atto ed effetto del distribuire o del distribuirsi", da distribuere "dividere tra più persone", comp. di dis- e tribuere "attribuire"] [LSF] [...] [EMG] D. in frequenza della radiazione: v. irraggiamento di cariche: III 318 a. ◆ [ALG] D. k-dimensionale: v. varietàdifferenziabili: VI 490 d. ◆ [PRB] D. microcanonica: elemento dell'insieme statistico per la descrizione di un sistema in equilibrio ...
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Laplace Pierre-Simon de
Laplace 〈laplàs〉 (in origine La Place) Pierre-Simon de (questa particella viene quasi sempre fatta cadere) [STF] (Beaumont-en-Auge, Calvados, 1749 - Parigi 1827) Prof. di matematica [...] a. ◆ [ANM] Operatore di L.: lo stesso che laplaciano. ◆ [ALG] Operatore di L.-Beltrami: è la generalizzazione del laplaciano per varietàdifferenziabili: se d è la derivata esterna e δ è la sua aggiunta, è l'operatore ∇2=dδ+δd: v. forme differenziali ...
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varieta1
varietà1 s. f. [dal lat. variĕtas -atis, der. di varius «vario»]. – 1. a. La qualità di ciò che è vario, sia di più cose che sono diverse tra loro, sia di una cosa singola, in quanto sia diversa negli elementi che la compongono, negli...
differenziare
v. tr. [der. di differenza] (io differènzio, ecc.). – 1. a. Rendere differente, costituire elemento che permette di distinguere tra persone o cose: l’uso della ragione differenzia l’uomo dagli animali; meno com., stabilire quali...