Epidemie
J. Charles Sournia
Introduzione
Il termine 'epidemia' è antico, poiché ricorre spesso già negli scritti ippocratici dell'antica Grecia: conformemente alla sua etimologia, esso designa un flagello [...] a un altro.
Sappiamo che in periodo di epidemia i bambini contraggono con facilità a scuola numerose malattie esantematiche: scarlattina, varicella, morbillo, orecchioni, ecc. Si tratta, in questo caso, di contagio diretto, ma vi sono altre forme più ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Medicina, chirurgia e farmacologia
Nancy G. Siraisi
Giovanna Ferrari
Piero Morpurgo
Jean-Noël Biraben
Medicina, chirurgia e farmacologia [...] Oriente; tra queste si può segnalare la diffusione del morbillo in tutto l'Impero romano tra il 165 e il 266, la varicella che si diffuse nel mondo arabo nel 569 per poi estendersi nel 580 nelle regioni francesi, le febbri tifoidi e malariche nonché ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1971-1980
1971-1980
1971
I problemi NP-completi. L'informatico americano Stephen Cook dà il primo esempio di problema algoritmico NP-completo. La classe NP [...] dimostra essere la prima sostanza efficace nel trattamento delle infezioni da Herpes virus di tipo 1 e 2, e da virus varicella-zoster; esso può essere usato senza problemi di citotossicità per le cellule di mammifero infette. Per i loro studi Elion e ...
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varicella
varicèlla s. f. [dal fr. varicelle, dim. arbitrario di variole «vaiolo»]. – Malattia esantematica contagiosa, espressione di infezione primaria da virus (Herpesvirus varicellae o virus varicella-zoster), acuta ed epidemica, caratterizzata...
varicelliforme
varicellifórme agg. [comp. di varicella e -forme]. – In dermatologia, di eruzione esantematica simile a quella della varicella, cioè con vescicole non ombelicate.