calore
calóre [Der. del lat. calor -oris, da calere "essere caldo"] [TRM] L'energia che un corpo macroscopico o, più in generale, un sistema termodinamico cede o riceve a causa di una differenza di temperatura [...] somministrazione o la sottrazione di tale c. non si manifesta l'effetto che ci si potrebbe aspettare, e cioè una variazione di temperatura, che infatti resta costante, insieme alla pressione, durante la transizione di fase, e ciò perché l'energia che ...
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lamina
làmina [Lat. lamina "lama sottile"] [LSF] Corpo in cui l'estensione di una delle tre dimensioni è molto minore di quella delle altre due. ◆ [STF] [ASF] In antichi strumenti astronomici, e spec. [...] l. liquide: procedimento per la risoluzione sperimentale di problemi di minimo, che si traducono in problemi matematici di calcolo delle variazioni, introdotto da J. Plateau (intorno al 1860). Il più semplice di tali problemi è quello di trovare la ...
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misura
misura [Der. del lat. mensura, dal part. pass. mensus di metiri "misurare"] [LSF] Il valore di una grandezza, espresso come rapporto tra la grandezza data e un'altra grandezza della stessa specie [...] teoria degli insiemi e sulle sue applicazioni a insiemi di punti su una retta, un piano, ecc. nello spazio ordinario oppure a più di tre dimensioni: v. misura e integrazione. ◆ [ANM] Teoria geometrica della m.: v. variazioni, calcolo delle: VI 469 a. ...
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VOLTERRA, Vito
Matematico, nato ad Ancona il 3 maggio 1860. Dopo un breve periodo di studî universitarî di scienze naturali a Firenze, dove fu assistente di A. Roiti, si trasferì, nel 1878, all'università [...] orientamenti in campi classici dell'analisi (quali gl'indirizzi di J. Hadamard e di L. Tonelli nel calcolo delle variazioni) e suscitando, come filiazione diretta, nuovi ordini di ricerche (come la teoria dei funzionali analitici di L. Fantappiè). Il ...
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WEIERSTRASS, Carl
Salvatore Pincherle
Matematico, fra i più eminenti della seconda metà del sec. XIX. Nato a Osterfeld, presso Münster in Vestfalia, il 31 ottobre 1815, si iscrisse nel 1834 nella facoltà [...] a tutte le leggi ordinarie dell'aritmetica; appartengono al W. una delle proposizioni fondamentali del calcolo delle variazioni, un'importante e bella proprietà delle equazioni delle superficie d'area minima, la magistrale deduzione delle funzioni ...
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Scienza indiana: periodo vedico. Discipline ausiliarie dei Veda
Christopher Minkowski
Takao Hayashi
David Pingree
Discipline ausiliarie dei Veda
Testi per i rituali solenni (Śrautasūtra)
di Christopher [...] di cibo cotto in un fuoco consacrato in modo speciale. I procedimenti di preparazione e di offerta consistono tutti in variazioni di un rito di offerta tipico, che per molti versi ricorda l'iṣṭi dei sacrifici śrauta. In conseguenza, i Gṛhyasūtra ...
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Nodi e fisica
Louis H. Kauffman
Sommario: 1. Introduzione. 2. Come fissare un nodo: le mosse di Reidemeister. 3. Invarianti di nodi e links: un primo passo. 4. Il polinomio di Jones. 5. Il polinomio [...] interessa alle applicazioni della teoria dei nodi a corde o a molecole reali è spesso importante tenere conto della variazione del numero di attorcigliamenti e riccioli e, dunque, utilizzare un modello come quello delle immersioni di nastri. Facendo ...
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L'Eta dei Lumi: matematica. Matematica pura e applicata nel XVIII secolo
Ivor Grattan-Guinness
Matematica pura e applicata nel XVIII secolo
Nel presente volume la determinazione cronologica 'Settecento' [...] così offerta di 'algebrizzare' una teoria. Un assunto principale era δd=dδ, dove il suo simbolo speciale 'δ' denotava la variazione (potenziale) di 'ogni' punto su una curva, la cui poligonale spaziale era colta dalla 'd' di Leibniz. Lagrange fondò ...
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FAVERO, Giovanni Battista
Enzo Pozzato
Nacque a Crespano Veneto (ora Crespano del Grappa, in prov. di Treviso) il 27 giugno 1832, da Pietro e da Candida Gianese. Le ristrettezze economiche lo costrinsero [...] a collettori che consentiva di isolare gli scoli luridi e pluviali della città dalle acque del Tevere per renderli indipendenti dalle variazioni di livello del fiume e per sopprimere gli sbocchi lungo il corso urbano, tenendo conto che per il tratto ...
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dilatazione
dilatazióne [Der. del lat. dilatatio -onis, dal part. pass. dilatatus di dilatare "allargare o allargarsi", comp. di de- e latus "largo"] [LSF] (a) Tipo di deformazione di un corpo, consistente [...] secondo gli assi della terna di riferimento. Si parla anche di d. angolare (o scorrimento) per indicare la variazione che subisce l'angolo formato da due elementi lineari nel passaggio dall'una all'altra configurazione. Gli scorrimenti relativi agli ...
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variazione
variazióne s. f. [dal lat. variatio -onis, der. di variare «variare»]. – 1. Con riferimento al valore trans. del v. variare: a. Il fatto di variare, di portare o di subire qualche cambiamento nell’aspetto, nell’ordine, nell’andamento...
pletismografia
pletismografìa s. f. [der. di pletismografo]. – In medicina, registrazione delle variazioni di volume (per lo più in rapporto con la gittata cardiaca) di un organo o di una parte del corpo, che viene eseguita col pletismografo,...