Il principio di a. costituisce una delle basi su cui si fondano le moderne teorie non monetarie del ciclo economico; i primi a formularlo furono, indipendentemente l'uno dall'altro, A. Aftalion e J. M. [...] t, Dt e Dt-1 rappresentano la domanda finale nel periodo t e nel periodo t - 1 (sì che Dt−Dt-1 indica la variazione del flusso fra i due periodi) e v è la relazione che gli imprenditori desiderano mantenere tra flusso di produzione e ammontare di ...
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Economia sommersa
Mario Deaglio
Definizione e tipologie
Qualsiasi attività economica che presenti la caratteristica di sfuggire all'osservazione statistica può essere indicata come appartenente all'economia [...] il 5% corrisponde quindi un tasso di sviluppo effettivo pari a circa il 6%. Se ne può concludere che, in assenza di variazioni nei confini tra emerso e sommerso, la distorsione nel tasso di sviluppo che si riscontra con valori 'normali' dell'economia ...
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sussistenza Nella teoria economica, quanto è necessario al sostentamento, alle necessità di vita più elementari, di una o più persone: salario di s., quello appena sufficiente per le necessità primarie, [...] di s. è quella che caratterizza le società primitive, fondate sulla proprietà comune dei mezzi naturali di produzione, in cui si produce, senza variazioni quantitative o qualitative, ciò che è sufficiente alla riproduzione della società stessa. ...
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(XI, p. 814; App. II, I, p. 722; III, I, p. 451; credito agevolato, IV, I, p. 543)
Legislazione creditizia. − Premessa. − La situazione economica del nostro paese si caratterizza, agli inizi del ventesimo [...] amministrative (i vincoli di portafoglio). Si cerca di contenere l'aumento dei tassi di interesse a lungo termine, affidando a variazioni dei tassi di interesse a breve il compito di riflettere le tensioni del mercato del credito. In linea di massima ...
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Moneta e sistema monetario internazionale
Tommaso Padoa-Schioppa
SOMMARIO: 1. Introduzione. 2. La moneta internazionale. 3. Il regime valutario. 4. Il regime di cambio. 5. Il regime di riserva e la [...] grandi filoni, secondo che la scelta del regime sia basata su: a) la natura dei disturbi esogeni, ossia delle variazioni inattese delle condizioni di domanda e offerta, che colpiscono il paese; b) le caratteristiche strutturali dell'economia; c) l ...
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CAPPONI, Neri
Michele Luzzati
Nacque a Firenze da Gino di Neri di Gino e da Maddalena di Raimondo Mannelli nel 1452.
Il padre, fondatore della potenza economica della famiglia, non tardò a utilizzarlo [...] per la Catalogna: il C. era ancora in minore età, ma già dava il nome ad una azienda che, attraverso successive variazioni nella intitolazione quanto ai soci e al capitale, sarebbe giunta fino al 1494, quando Pisa si ribellò a Firenze. Già intorno ...
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Botanica
P. radicale
In fisiologia vegetale, la p. che spinge verso l’alto la linfa nei vasi del fusto delle piante terrestri e che si origina nella radice, forse in corrispondenza all’endoderma; è uno [...] , p. acustica o sonora nel generico punto di un mezzo in cui si abbia la propagazione di un’onda sonora è la variazione che la p. nel punto considerato subisce rispetto alle condizioni di quiete (cioè in assenza dell’onda sonora). Dalla p. acustica P ...
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Origini e organizzazione
La Banca centrale europea (BCE) è stata fondata nel giugno 1998 e ha assunto la piena responsabilità della politica monetaria nell'area dell'euro il 1° gennaio 1999. La sua creazione [...] trasferiscono sulla propria clientela. I tassi d'interesse sul mercato monetario influenzano i tassi a più lungo termine attraverso variazioni delle aspettative sui tassi ufficiali futuri, i quali a loro volta influenzano i tassi a più lungo termine ...
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La bilancia dei pagamenti (p. 6). - L'andamento della bilancia dei pagamenti italiana nel periodo che va dalla stabilizzazione monetaria al 1947 riflette con buone approssimazioni sia le caratteristiche [...] ) e gli aiuti ricevuti.
Tuttavia, se si esaminano i particolari di questo quadro molto generale vengono alla luce variazioni, talvolta di entità assai rilevante nelle diverse partite, le quali sono attribuibili ai molteplici fattori già ricordati e ...
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Economista inglese (n. 1890 - m. Londra 1963). I suoi contributi più rilevanti sono legati alla teoria monetaria e alla critica costruttiva nei confronti del pensiero keynesiano, dominante all'epoca. La [...] scia della teoria keynesiana, infatti, si tendeva a negare importanza alla quantità di moneta e alle sue variazioni nella determinazione del reddito monetario; come conseguenza di ciò gli studi monetari, che avevano monopolizzato l'attenzione degli ...
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variazione
variazióne s. f. [dal lat. variatio -onis, der. di variare «variare»]. – 1. Con riferimento al valore trans. del v. variare: a. Il fatto di variare, di portare o di subire qualche cambiamento nell’aspetto, nell’ordine, nell’andamento...
pletismografia
pletismografìa s. f. [der. di pletismografo]. – In medicina, registrazione delle variazioni di volume (per lo più in rapporto con la gittata cardiaca) di un organo o di una parte del corpo, che viene eseguita col pletismografo,...