Ontogenesi dell'apprendimento
Gemma Calamandrei
(Laboratorio di Fisiopatologia di Organo e di Sistema, Istituto Superiore di Sanità, Roma, Italia)
Per un neonato di mammifero la capacità di apprendere, [...] comportamento in base a tali esperienze, riveste un enorme valore adattativo a fronte delle possibili e imprevedibili variazioni dell'ambiente. A partire dai primi anni Settanta l'affermazione di una teoria ecologica dell'apprendimento animale ...
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Il ritmo di un fenomeno vitale. I ritmi biologici si classificano in base alla durata del periodo in circadiani (intorno alle 24 ore), ultradiani (superiori alle 24 ore, per es. 7, 20 o 30 giorni), [...] infradiani (inferiori alle 24 ore). Esistono due ipotesi sulla loro origine: secondo la prima, sono dovuti alle variazioni dell’ambiente (alternanza giorno-notte, ciclo lunare ecc.); secondo l’altra gli organismi viventi hanno un ‘orologio interno’ ...
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POLIMORFISMO (XXVII, p. 653)
Giovanni Trippa
In biologia, una specie di differenze a carattere discontinuo che permettono d'individuare categorie subspecifiche ben definite. Fra i vari tipi di p. non [...] ,50-0,60), diventando uno dei più rari man mano che si va verso Est fino all'Arizona e al Nuovo Messico. Variazioni analoghe sono state osservate in rapporto all'altitudine e alle differenti stagioni dell'anno: il cromosoma ST è il più frequente alla ...
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farmacogenetica
Mauro Capocci
Disciplina che studia i condizionamenti genetici sull’azione dei farmaci. È noto sin dagli anni Cinquanta del secolo scorso che il background genetico di un individuo può [...] la velocità e l’efficacia del metabolismo di numerosi farmaci, fino anche a ridurne a zero l’attività. Esistono poi variazioni genetiche relative al metabolismo di fase II (per es., acetilazione e metilazione), come per es. i polimorfismi del gene ...
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Letteralmente la misurazione del corpo umano nel suo insieme (statura, peso) e nei suoi segmenti (testa, tronco, arti), di cui vengono rilevate le dimensioni misurate tra punti anatomici o architetturali [...] reciproci espressi in percentuale ( indici antropometrici). In senso più restrittivo, sezione dell’antropologia che studia le variazioni dimensionali dell’individuo in rapporto alla sua origine etnica, al sesso, all’età, allo stato fisico ...
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insulina
Valeria Guglielmi
Ormone proteico secreto dalle cellule β delle isole di Langerhans del pancreas, che ha funzione anabolica nel metabolismo dei carboidrati, delle proteine e dei lipidi. È costituita [...] (A e B) unite tra loro da due ponti disolfurici. La secrezione insulinica è regolata primariamente dalle variazioni di concentrazione di glucosio nel sangue, ma può essere stimolata anche da alcuni amminoacidi, dagli acidi grassi liberi ...
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Neoplasie
FFrancesco Squartini e Luigi Califano
di Francesco Squartini e Luigi Califano
NEOPLASIE
Oncologia umana
di Francesco Squartini
sommario: 1. Introduzione. 2. Epidemiologia e frequenza: a) i [...] , fino a renderle del tutto inattendibili quando la proporzione fra casi falsi e veri superi i limiti tollerabili.
f) Variazioni in rapporto al sesso, all'età e al periodo considerati
Nelle femmine l'errore diagnostico apparente è minore che nei ...
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displasia
Fabrizio Mainiero
Proliferazione cellulare disordinata, principalmente a carico dei tessuti epiteliali. Le cellule che costituiscono un tessuto epiteliale esibiscono normalmente una precisa [...] per la formazione ;architettonica del tessuto. Nella displasia tutto questo è alterato: la normalità del tessuto è disturbata da variazioni della forma e dimensioni delle cellule, da ampliamenti, irregolarità e ipercromatismi dei loro nuclei e da un ...
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Zeitgeber
Rodolfo Costa
È un termine che deriva dalle parole tedesche Zeit, tempo, e Geber, datore. È stato adottato da Jürgen Aschoff, uno dei padri della moderna cronobiologia, per indicare qualsiasi [...] nel corso delle 24 ore. Nell’uomo, la desincronizzazione dell’orologio biologico circadiano che si verifica in seguito a rapide variazioni di fuso orario, come nel caso di voli transmeridianici, è causa di una serie di disturbi, in particolare del ...
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modello MWC
Gino Amiconi
Maurizio Brunori
Rappresenta uno dei modelli possibili per descrivere il comportamento funzionale di certe proteine di tipo oligomerico (vale a dire, costituite da più di una [...] descrivere le proprietà di queste macromolecole (dette allosteriche perché permettono di spiegare le loro proprietà funzionali con variazioni conformazionali) con una teoria matematica chiara e concisa, basata su tre sole variabili indipendenti: KR e ...
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variazione
variazióne s. f. [dal lat. variatio -onis, der. di variare «variare»]. – 1. Con riferimento al valore trans. del v. variare: a. Il fatto di variare, di portare o di subire qualche cambiamento nell’aspetto, nell’ordine, nell’andamento...
pletismografia
pletismografìa s. f. [der. di pletismografo]. – In medicina, registrazione delle variazioni di volume (per lo più in rapporto con la gittata cardiaca) di un organo o di una parte del corpo, che viene eseguita col pletismografo,...