Si dice di struttura o ente che ha forma di rete o di reticolo.
Biologia
Teoria della costituzione reticolare del citoplasma
Teoria sostenuta da W. Flemming (1843-1906), secondo la quale il citoplasma [...] anista, da una finissima rete di fibrille (➔ tropocollagene).
Chimica
Transizioni reticolari
Le trasformazioni di struttura, ovvero variazioni di disposizione di atomi, molecole o ioni, che avvengono, a ben determinate temperature, in sostanze che ...
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Biologo e zoologo finlandese (Lempäälä 1953 - Helsinki 2016). Prof. presso l’univ. di Helsinki, avvalendosi del concetto - da lui stesso introdotto - di metapopolazione ha compiuto ricerche nel campo dell’ecologia, [...] ecology (1999). Insignito nel 2000 del premio Balzan, nel 2011 gli è stato assegnato il Crafoord prize in biosciences per i suoi pionieristici studi sulle modalità attraverso cui le variazioni spaziali condizionano le comunità biotiche. ...
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Radiobiologia
Giovanni Suini
di Giovanni Suini
Radiobiologia
sommario: 1. Definizione e limiti della radiobiologia. 2. Sviluppo storico della radiobiologia: a) 1895-1922: la radiobiologia descrittiva; [...] a parità di dose fisica, effetti biologici quantitativamente molto dissimili. Poiché è noto che, entro ampi limiti di variazione, la natura e l'energia della radiazione non modificano sostanzialmente la quantità di energia necessaria per formare una ...
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Studio delle interrelazioni che intercorrono fra gli organismi e l’ambiente che li ospita. Si occupa di tre livelli di gerarchia biologica: individui, popolazioni e comunità.
Cenni storici
L’e., come [...] , una via attenta alla dinamica delle popolazioni, alle strutture demografiche delle varie specie e alle vicende delle sue variazioni.
Più significativa è la distinzione in autoecologia, che si occupa dei rapporti organismo-ambiente per una singola ...
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Ecologia
L’a. è tutto ciò che circonda e con cui interagisce un organismo. Il concetto di a. è quindi relativo e comprende tutte le variabili o descrittori biotici e abiotici in cui un organismo vive e [...] che presentano un notevole grado di adattabilità, stenoeci quelli strettamente legati a un certo a. e incapaci di sopportare variazioni anche minime. Il complesso dei vari a. nei quali si svolge la vita e sui quali si ripercuotono gli effetti ...
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Il succedersi ordinato nel tempo di forme di movimento, e la frequenza con cui le varie fasi del movimento si succedono.
Il succedersi di varie fasi secondo un certo ordine e certi intervalli di tempo [...] o nictemerali quelli determinati o imposti da fenomeni ambientali che si succedono nelle 24 ore (alternanza luce-buio, variazioni di temperatura ecc.). Altri r. sono chiamati endogeni perché correlabili a fattori esterni ma non determinati da essi ...
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Il termine complessità è oggi frequentemente usato, in campo scientifico, in contesti diversi. In quello dell'informatica, dell'analisi numerica e dell'ottimizzazione, corrisponde alla caratteristica quantitativa [...] o meno di determinati insiemi limite e le loro caratteristiche di attrattori o repulsori (anche se, in caso di variazioni di p che risultino 'lente' in rapporto ai tempi caratteristici che compaiono nella dinamica del sistema, l'analisi considerata ...
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Citoscheletro
Eric Karsenti
La funzione principale svolta dagli organismi come i batteri è limitata alla trasformazione in materia vivente dell'energia derivata da sorgenti semplici. In relazione a [...] essere create a partire da un determinato insieme di componenti, in funzione della loro concentrazione e delle piccole variazioni nelle loro proprietà.
I microtubuli
I microtubuli sono costituiti da dimeri di tubulina. La tubulina, come l'actina ...
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La variabilità del corpo nelle popolazioni
Gabriella Spedini
L'approccio allo studio della diversità
All'interno della specie, la circolazione dei geni è aperta in tutte le direzioni, dato che per definizione [...] centrale della distribuzione (per es., per la statura 175,5 cm su 100 individui), che è il più frequente, le variazioni si discostano con valori superiori o inferiori: gli individui progressivamente più alti (a destra del valore centrale) o più bassi ...
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Sostanza che, prodotta da una cellula endocrina, cioè a secrezione interna, viene liberata nel circolo sanguigno, provocando risposte funzionali in cellule localizzate a varia distanza dalla sua sede di [...] è l’intervallo di tempo che intercorre tra due episodi identici; in sostanza rappresenta una misura della frequenza delle variazioni dei livelli ormonali. A seconda della loro ampiezza, i ritmi si dividono in infradiani, con durata inferiore alle 24 ...
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variazione
variazióne s. f. [dal lat. variatio -onis, der. di variare «variare»]. – 1. Con riferimento al valore trans. del v. variare: a. Il fatto di variare, di portare o di subire qualche cambiamento nell’aspetto, nell’ordine, nell’andamento...
pletismografia
pletismografìa s. f. [der. di pletismografo]. – In medicina, registrazione delle variazioni di volume (per lo più in rapporto con la gittata cardiaca) di un organo o di una parte del corpo, che viene eseguita col pletismografo,...