CAGLI, Corrado
Alda Guarnaschelli
Nato ad Ancona il 23 febbr. 1910 da Alfredo e Ada Della Pergola, si trasferì nel 1915 a Roma con la famiglia, e vi compì gli studi classici. Si interessò assai precocemente [...] di David, il C. costruì, in tubi di acciaio inossidabile, una piramide che si articola in spirale per la lieve variazione degli angoli di imposta degli elementi ed entra in gioco dinamico-prospettico con lo spazio circostante.
L'attività del C. dal ...
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ADRIANA, Villa
H. Kähler
Grande villa romana situata a 25 km ad E di Roma ed a 6oo m a S della strada Roma-Tivoli, sul versante N-O del monte Arcese, fra due piccole valli, la Fossa di Roccabruna e [...] i precedenti nelle costruzioni neroniane e flavie della Domus Aurea e nel Palazzo di Domiziano sul Palatino. Dopo le variazioni, ancora abbastanza contenute in semplicità, della Biblioteca Latina e di quella Greca - alla quale sono adiacenti due sale ...
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GOLDONI, Carlo Antonio
Carla Mazzarelli
Nacque a Livorno il 28 maggio 1822 da Pio Gustavo e Geltrude Rebucci.
La prima formazione si svolse presso il padre, titolare a Modena di un noto studio litografico. [...] allo stesso Giuseppe per la testimonianza fornita dall'inventario del Regio Istituto di belle arti del 1909, mentre il Prospetto delle variazioni del 1875 (inv. 3341) permette di datare con una certa sicurezza l'opera a quell'anno, a poca distanza di ...
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PANNAGGI, Ivo
Fabio Ionni
PANNAGGI, Ivo. – Nacque a Macerata il 28 agosto 1901. Fu registrato come figlio di Amedeo Umberto, tipografo e assicuratore, e di Maria Caramico, ma era figlio naturale di [...] di operaio alla Bakelittfabrikken ad Aurskog presso Oslo. In Norvegia incrementò anche l’opera pittorica con tra l’altro variazioni sui temi dei Motociclisti, dei Centauri e de Il ratto di Europa (1965-68), avviando una seconda fase espositiva ...
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GALLACCINI (Gallacini), Teofilo
Fabio Cosentino
Figlio di Claudio e di Eufrasia d'Ansano Molandi, nacque a Siena il 22 sett. 1564. Fu avviato allo studio della grammatica e della retorica dai padri [...] . L'ortodossia barocca nel capriccio decorativo non perde di vista la forma razionale del capitello. Quindi il tuscanico non subisce variazioni, il dorico si effigia di semplici ornamenti (c. 45r), lo ionico si mescola a foglie d'acanto e intrecci (c ...
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BUONCONSIGLIO, Giovanni, detto il Marescalco
Franco Barbieri
Figlio di Domenico, la cui professione gli procurò il soprannome - quasi un secondo cognome - di Marescalco, sarebbe nato intorno al 1465 [...] fa via via più farraginosa e pesante. Se il S.Francesco della fiorentina collezione Noferi (tavola) rimane valido, variazioni belliniane come la Circoncisione già Brockebank ora all'Aia (coll. Venneulen; tavola), la Trasfigurazione della Carrara di ...
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ISLANDA
G. Sveinbjarnardóttir
(islandese Ísland)
Isola dell'oceano Atlantico settentrionale, situata a ridosso del circolo polare artico, a una distanza di oltre km. 800 dalle coste della Scozia e di [...] come in altre successive è possibile individuare un'influenza inglese.Verso la fine del sec. 13° si evidenziano alcune variazioni negli stili artistici. I motivi circolari scomparvero e all'arco a tutto sesto si sostituì gradualmente l'arco acuto ...
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PASSARELLI, Tullio
Alessandra Capanna
PASSARELLI, Tullio. – Nacque a Roma il 10 agosto 1869, figlio di Vincenzo, commerciante, e di Giulia Ottavianelli.
Studiò presso il prestigioso istituto De Merode [...] prevalentemente a residenza delle famiglie dei titolari.
I tre edifici si diversificano e al contempo costituiscono un insieme. Come variazioni su tema le tre unità simili e differenziate, singole e coordinate, poste a poca distanza l’una dall’altra ...
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CIMA, Giovanni Battista, detto Cima da Conegliano
Luigi Menegazzi
Forse figlio di Pietro, "cimatore" di panni, nacque a Conegliano nel 1459 o '60: nel 1473 risulta tra le persone tenute a pagare le [...] psicologici (pala Montini, Galleria nazionale di Parma), ma il suo iter pittorico si snoda limpido e coerente, con variazioni minime tra le prime e le ultime opere, realizzate con linguaggio tutto quattrocentesco., 1 preciso nel modellato, delicato ...
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SATURNO (Sāturnus)
C. Saletti
Il nome, che gli antichi facevano derivare da sero, ab sătu (Varro, De lingua Lat., v, 64; Macr., Sat., i, 10, 20; Fest., p. 202, 17 L.), a sătionibus (Fest., p. 432, 20 [...] 1925, p. 268 ss.; A. Grenier, Les religions étrusque et romaine, Parigi 1948, p. 114 s.; p. 130; A. Brelisch, Tre variazioni romane sul tema delle origini, Roma 1955, pp. 75 ss.; 92 ss., passim; G. Picard, Les religions de l'Afrique antique, Parigi ...
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variazione
variazióne s. f. [dal lat. variatio -onis, der. di variare «variare»]. – 1. Con riferimento al valore trans. del v. variare: a. Il fatto di variare, di portare o di subire qualche cambiamento nell’aspetto, nell’ordine, nell’andamento...
pletismografia
pletismografìa s. f. [der. di pletismografo]. – In medicina, registrazione delle variazioni di volume (per lo più in rapporto con la gittata cardiaca) di un organo o di una parte del corpo, che viene eseguita col pletismografo,...