Pittore (Venezia 1733 - ivi 1813), allievo di G. Nogari. Fu fra i maggiori ritrattisti del sec. 18º a Venezia. All'acume della notazione pittorica, ereditato dal padre Pietro, aggiunse una larghezza d'impostazione, [...] d'origine tiepolesca, e una vivissima sensibilità ai valori luministici e coloristici, spesso armonizzati sulle variazioni di un tono fondamentale (Ritratto di C. Goldoni, 1762 circa, Venezia, Ca' Rezzonico; Ritratto di Antonio Renier, 1765, Padova, ...
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PHAROS, Pittore del
E. Paribeni
Ceramografo attico operante entro il terzo venticinquennio del VI sec. a. C.
Dipinge unicamente lèkythoi della forma ancora globulare "pre-Deianeira" di un tipo tecnicamente [...] assai accurato e rifinito. Similmente per le pitture rimane ancorato a due soggetti che ripete con modestissime variazioni, due donne affrontate sotto uno stesso manto - donde il nome tratto dall'omerico mantello tessuto da Penelope. La personalità ...
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Pittore e scultore svizzero (Büren an der Aare, Berna, 1941 - Berna 2020). Dopo aver risentito di varie tendenze, dall'action painting alla pop art e al Nouveau réalisme, R. ha avviato una ricerca d'impronta [...] sulla realtà e sul processo creativo. Sculture, oggetti, fotografie, ma soprattutto disegni, si presentano come una serie di variazioni del principio di metamorfosi, inteso come mezzo della percezione del mondo; oggetti e idee si sviluppano in motivi ...
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Pittrice inglese (n. Londra 1931). Successivamente a un soggiorno in Spagna, in Francia e in Italia (1959), ha iniziato a studiare la scomposizione dell'esperienza visiva. Dopo una serie di paesaggi in [...] in ambito astratto esplorando i possibili effetti ottici prodotti, in opere prevalentemente in bianco e nero, dalle variazioni dell'intensità della luce (Autunno, 1963, Londra, Tate Gallery; Cateratta III, 1967, Londra, British Council; ecc.). Tra ...
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Arte di dipingere, raffigurando qualche cosa, o esprimendo altrimenti l’intuizione della fantasia, per mezzo di linee, colori, masse, valori e toni su una superficie. I procedimenti che permettono di fissare [...] ) sostanze coloranti o pigmenti, secondo la volontà e il progetto dell’artista, hanno avuto nel corso dei secoli variazioni e preferenze.
Si tracciano qui di seguito alcune caratteristiche generali delle varie tecniche di p. (affresco, acquerello ...
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LUCCA
C. Baracchini
(lat. Luca)
Città della Toscana, capoluogo di provincia, situata al centro di una pianura alluvionale, compresa tra l'Appennino tosco-emiliano e il monte Pisano.La posizione e la [...] di L. sono state condizionate dal fiume Serchio, che oggi scorre poco a N della città, il cui corso ha subìto notevoli variazioni nel tempo. Dopo il ritiro del mare pliocenico, il Serchio (Auser), aggirato a E il monte Pisano e alimentato il lago di ...
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POLIFEMO (Πολύϕημος, Polyphemus)
P. E. Arias
Uno dei Ciclopi più noti fin dalla tradizione omerica (Od., ix, vv. 1047 ss.), figlio di Posidone e di Thoosa. Alle sue vicende è legata, infatti, la maggior [...] parte delle rappresentazioni figurate dei Ciclopi. L'episodio ben noto dell'accecamento del mostro ha, in moltissime variazioni, l'assoluta prevalenza su altri temi, almeno per l'epoca arcaica e per quella classica.
In questi ultimi anni le scene ...
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METROLOGIA ARCHITETTONICA
R.E. Zupko
Nel Medioevo ogni costruttore o bottega utilizzava unità di misura proprie del luogo di origine, che potevano quindi differire considerevolmente, essendo dipendenti [...] o a ventiquattro piedi romani (m 7,12) e rimase l'unità di misura nazionale fino alla fine del Medioevo. Vi erano centinaia di variazioni locali, le più frequenti corrispondenti a diciotto, venti e ventidue piedi (m 5,847, m 6,497 e m 7,146).Vi erano ...
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Travestimento burlesco di un’opera d’arte, a scopo satirico, umoristico o anche critico, consistente, nel caso di opere di poesia (meno spesso di prosa), nel contraffare i versi conservandone la cadenza, [...] e, nel caso di opere musicali, nel sostituire le parole del testo originario, conservando intatto o con leggere variazioni il motivo. Con accezione più generica, imitazione deliberata, con intento più o meno caricaturale, dello stile caratteristico ...
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SOUTINE, Chaim
Emilio Villa
Pittore, nato a Vilna nel 1884, morto nel 1942 a Parigi dove ha vissuto fin dal 1903.
È una delle personalità più interessanti e più vivacemente sviluppate in seno al folto [...] provenienza, che a Parigi, divenuto centro di irradiazione europea al principio del secolo, hanno portato le più impensate variazioni tematiche alla cultura figurativa impressionista. Il S. può essere, in generale, ritenuto un aspetto della tendenza ...
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variazione
variazióne s. f. [dal lat. variatio -onis, der. di variare «variare»]. – 1. Con riferimento al valore trans. del v. variare: a. Il fatto di variare, di portare o di subire qualche cambiamento nell’aspetto, nell’ordine, nell’andamento...
pletismografia
pletismografìa s. f. [der. di pletismografo]. – In medicina, registrazione delle variazioni di volume (per lo più in rapporto con la gittata cardiaca) di un organo o di una parte del corpo, che viene eseguita col pletismografo,...