ARCO
C. Ewert
Si dà genericamente questo nome a una struttura edilizia curva predisposta per coprire la distanza (luce o corda) tra due appoggi verticali (piedritti o spalle). Più propriamente in senso [...] II della moschea di Córdova, per avere documentati i più antichi sistemi con funzione statica oltre che decorativa; essi sono variazioni e ampliamenti del sistema ad arcate a due piani delle navate. La loro struttura base è sempre uguale: sostegni a ...
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DOTTORI DELLA CHIESA
L. Morganti
Si definiscono D. della Chiesa coloro che, in qualsiasi epoca, hanno affermato e difeso con i propri scritti l'ortodossia cristiana e il cui ruolo è stato solennemente [...] solito accomunati in raffigurazioni unitarie, singolarmente gli otto D. della Chiesa presentano iconografie proprie, che subirono variazioni difficilmente schematizzabili. Agostino veste in prevalenza gli abiti di vescovo, a volte ha una corta barba ...
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Pittrice italiana (n. Pescara 1936). Tema centrale dell'indagine artistica di N. è la riflessione sulla luce, che nelle sue opere - caratterizzate da una estrema finezza di tocco e da impalpabili trame [...] linea e del segno, sul bianco e nero concepito come luce-colore; ha sviluppato tali tematiche negli acquerelli (serie Variazioni, 1977; Trasparenze, 1989; Acqua, 1992-93), nei disegni a inchiostro (Notte a Numana, 1985; illustrazioni per Les fleurs ...
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NUOVO TESTAMENTO
L. Hempel
1. Definizione. - I Cristiani hanno chiamato Nuovo Testamento la seconda parte della Bibbia (v.), contrapposta quale testimonianza del "nuovo patto nel sangue di Cristo" (I [...] gli Acta Pauli e l'Apocalisse di Pietro, la cosiddetta Sticometria del patriarca bizantino Niceforo (808-818) - e le variazioni del numero degli scritti neotestamentari nelle traduzioni siriache del V-VII sec., dimostrano come sia in Occidente che in ...
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COPIA
H.L. Kessler
La c. fu il principale mezzo a disposizione del Medioevo per portare nell'arte del momento elementi che erano molto lontani o che rischiavano di perdersi, oggetti distanti, opere [...] modi dell'originale. La traduzione in mosaico e la collocazione in cupole e lunette portarono tuttavia inevitabilmente a variazioni negli schemi compositivi e nella selezione e accorpamento delle scene; ma più importante fu il fatto che l'inserimento ...
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OMAYYADI
O. Grabar
Dinastia califfale araba che governò il mondo islamico tra il 661 e il 750, nel periodo delle conquiste che condussero sotto il controllo musulmano i territori compresi tra l'Atlantico [...] alcuni degli avori e dei tessuti attribuiti agli O. mostrano tutti il tentativo, più o meno riuscito, di scoprire le variazioni possibili su di un tema dato. Questi tentativi culminano in un'opera come la facciata di Mshattà, nella quale comincia ad ...
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FRIGIMELICA, Francesco
Maria Elena Massimi
Figlio di Pompeo, nacque intorno al 1570; la famiglia del padre era di origine padovana e possedeva immobili a Camposampiero e nel Padovano (Bragalenti, 1974, [...] ; il corpus del pittore si compone di circa 150 opere, prodotte nell'arco di quattro decenni senza scarti tematici né variazioni stilistiche di rilievo. Da Belluno la sua attività si irradiò al Bellunese, al Feltrino, al Cadore, a Serravalle e Ceneda ...
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MAJANI, Augusto
Rossella Canuti
Nacque il 30 genn. 1867 a Budrio, presso Bologna, da Antonio e Clementina Sgarzi, produttori e rivenditori in un negozio al dettaglio di paste alimentari. Dopo aver seguito [...] o tagliando il supporto. Il dipinto L'ombra della Croce reca infatti la datazione 1897-1947 e rivela variazioni apportate nelle dimensioni della tela (Bologna, collezione privata).
Grazie alle critiche favorevoli di N. Cannicci e T. Signorini ...
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DE GIACOMI, Eugenio
Graziella Martinelli
Figlio di Giacomo, avvocato e segretario generale del comune di Modena, e di Clementina Ruffini, nacque a Modena il 30 dic. 1852.
Studiò presso la locale accademia [...] . Alle rassegne promosse dalla Società d'incoraggiamento puntualmente partecipava l'artista con opere che riproponevano, con lievi variazioni, la soggettistica della natura morta, dalla cacciagione ai fiori, alle frutta.
Ricco è il numero delle ...
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Letteratura
In poesia, unità di discorso avente una struttura metrica e un disegno ritmico e delimitata da una pausa virtuale, di solito isolata, nella tradizione grafica occidentale, mediante un a capo [...] partizioni differenti.
Il ritmo greco-latino non è rigido e può quindi variare entro certi limiti. Tra le possibili variazioni (tutte di ordine musicale) sono: l’anaclasi, inversione di ritmo che si ottiene trasponendo la sillaba breve al posto ...
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variazione
variazióne s. f. [dal lat. variatio -onis, der. di variare «variare»]. – 1. Con riferimento al valore trans. del v. variare: a. Il fatto di variare, di portare o di subire qualche cambiamento nell’aspetto, nell’ordine, nell’andamento...
pletismografia
pletismografìa s. f. [der. di pletismografo]. – In medicina, registrazione delle variazioni di volume (per lo più in rapporto con la gittata cardiaca) di un organo o di una parte del corpo, che viene eseguita col pletismografo,...