farmacogenetica
Mauro Capocci
Disciplina che studia i condizionamenti genetici sull’azione dei farmaci. È noto sin dagli anni Cinquanta del secolo scorso che il background genetico di un individuo può [...] la velocità e l’efficacia del metabolismo di numerosi farmaci, fino anche a ridurne a zero l’attività. Esistono poi variazioni genetiche relative al metabolismo di fase II (per es., acetilazione e metilazione), come per es. i polimorfismi del gene ...
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Regolazione dell'equilibrio acido-base
James R. Robinson
di James R. Robinson
Regolazione dell'equilibrio acido-base
sommario: 1. Introduzione. 2. Definizioni preliminari. a) Acidi e basi. b) Il pH [...] in vitro il sangue di poichilotermi tra 40 e 0 °C impedendo gli scambi di diossido di carbonio, si trova la stessa variazione del pH in funzione della temperatura osservata in vivo e questo è vero anche per i Mammiferi, compreso l'uomo. Quindi per ...
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Medicina
In anatomia, lamina di sostanza grigia situata nella base del cervello, nella compagine della sostanza bianca interposta tra il nucleo lenticolare e la corteccia del lobo dell’insula.
Zoologia
Il [...] primo di una serie di ossicini ( ossicini di Weber) che nei Pesci Ostariofisi mettono in comunicazione la vescica natatoria con l’orecchio interno trasmettendo a esso le variazioni di pressione del gas contenuto nella vescica stessa. ...
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Morbilità
Mirko D. Grmek
sommario: 1. Concetti e metodi. a) Orientamenti attuali dell'epidemiologia e definizione dei criteri di misura della morbilità. b) La malattia e le malattie: il problema della [...] sulla speranza di vita. d) Colpo d'occhio sull'evoluzione delle principali cause di morte nel XX secolo. e) Variazioni stagionali della mortalità. f) Panorama delle principali cause di morte nel mondo occidentale alla metà del XX secolo. 4. L ...
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TUMORE (XXXIV, p. 474)
Paolo BUFFA
Il problema del cancro, dal punto di vista teorico, ha superato i limiti della patologia per diventare uno dei problemi centrali della biologia generale, mentre dal [...] tumori maligni epiteliali e connettivali nel punto di applicazione, ma può agire anche a distanza; causa mutazioni germinali nei topi, con variazioni di colore del pelo, degli occhi, ecc.; L. C. Strong (1948) ha mutato con esso un ceppo di topi da ...
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Zeitgeber
Rodolfo Costa
È un termine che deriva dalle parole tedesche Zeit, tempo, e Geber, datore. È stato adottato da Jürgen Aschoff, uno dei padri della moderna cronobiologia, per indicare qualsiasi [...] nel corso delle 24 ore. Nell’uomo, la desincronizzazione dell’orologio biologico circadiano che si verifica in seguito a rapide variazioni di fuso orario, come nel caso di voli transmeridianici, è causa di una serie di disturbi, in particolare del ...
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Genetica
Raffaella Elli
(XVI, p. 509; App. II, i, p. 1022; III, i, p. 716; IV, ii, p. 7; V, ii, p. 372)
Le tecniche veloci e sensibili sviluppatesi a partire dalla metà degli anni Settanta, che complessivamente [...] delle specie (da circa 15.000 nei mammiferi a circa 2 milioni di paia di basi nelle piante) e le variazioni possono essere notevoli anche all'interno della stessa specie. Poiché sia i DNAmt più corti sia quelli di maggiori dimensioni codificano ...
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Manifestazione collettiva d’una malattia (colera, influenza ecc.), che rapidamente si diffonde fino a colpire un gran numero di persone in un territorio più o meno vasto in dipendenza da vari fattori, [...] , ai fattori esterni all’organismo (ambiente fisico e sociale, abitudini di vita e alimentari ecc.), alla base delle variazioni di suscettibilità osservate nelle popolazioni immigrate rispetto a quelle proprie dei paesi di origine.
Lo studio di una ...
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In psicofisiologia il termine biofeedback (BFB; comp. da bio-, "vita", e dall'ingl. feedback, "retroazione") definisce un insieme di tecniche intese a produrre il controllo di attività biologiche non immediatamente [...] la maggiore efficacia e privilegiato l'uso di FB analogici (in cui il FB è continuo e varia proporzionalmente alle variazioni della funzione fisiologica) rispetto ai FB binari (in cui il FB è presentato solo quando la funzione fisiologica è al ...
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Forma di condotta comunicativa atta a trasmettere informazioni e a stabilire un rapporto di interazione che utilizza simboli aventi identico valore per gli individui appartenenti a uno stesso ambiente [...] rispetto a ogni altro tipo di semiosi. La capacità di comunicare (cioè di individuare stati dell’esperienza collegandoli a variazioni dello stato di un mezzo fisico nell’ambito di un codice) non è privilegio esclusivo dell’uomo: oggi conosciamo ...
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variazione
variazióne s. f. [dal lat. variatio -onis, der. di variare «variare»]. – 1. Con riferimento al valore trans. del v. variare: a. Il fatto di variare, di portare o di subire qualche cambiamento nell’aspetto, nell’ordine, nell’andamento...
pletismografia
pletismografìa s. f. [der. di pletismografo]. – In medicina, registrazione delle variazioni di volume (per lo più in rapporto con la gittata cardiaca) di un organo o di una parte del corpo, che viene eseguita col pletismografo,...