Comunità
Anna Laura Palazzo
Mario Picchi
Giancarlo Urbinati
Il termine viene dal latino communitas, derivato di communis, "che è comune a molti o a tutti, condiviso". Indica, in senso astratto, l'essere [...] di spiegare una sufficiente quota di una determinata malattia nella comunità, o di fornire una giustificazione delle variazioni di frequenza di una stessa malattia in comunità differenti, così da ipotizzare una relazione causale tra fattori ...
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Percezione
Renzo Canestrari
Antonio Godino
Il termine percezione indica l'atto del prendere coscienza di una realtà esterna o interna. Secondo K. Koffka, uno dei fondatori della scuola della Gestalt, [...] un fattore per percepire una qualità del suono che è assente a livello meramente sensoriale, come il ritmo, l'armonia, la variazione melodica ecc. Il fatto che l'esperienza musicale sia il frutto di un'interazione e di una sintesi percettiva delle ...
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Carlo Caltagirone
Neurodegenerazione
La morte dei neuroni
Le malattie neurodegenerative
di Carlo Caltagirone
20 aprile
Viene inaugurato a Roma alla presenza del presidente Carlo Azeglio Ciampi il Centro [...] . In particolare la diagnosi si basa sulla presenza di fluttuazione delle funzioni cognitive con importanti variazioni di attenzione e stato di coscienza, allucinazioni visive ricorrenti tipicamente strutturate e dettagliate e caratteristiche ...
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Epidemiologia: morbilità e mortalità
Simona Giampaoli
Giuseppe Traversa
L'epidemiologia è una disciplina collocata nell'ambito della medicina e della sanità pubblica. I suoi contributi principali consistono [...] a intervalli regolari (per es., sei mesi, un anno, cinque anni, ecc.) che servono a cogliere le variazioni nei fattori di rischio (per es., variazione del peso) o il passaggio dallo stato di assenza di malattia a quello di presenza di malattia. Gli ...
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Etnopsichiatria
John G. Kennedy
Introduzione
Il termine 'etnopsichiatria', o psichiatria transculturale, designa un'area disciplinare in cui convergono gli interessi di alcuni antropologi, epidemiologi [...] Torrey, 1980, p. 131) e allo 0,95% della Svezia settentrionale (ibid, p. 112); come si vede, si ha una variazione di un ordine di grandezza.
2. È possibile che molti dei casi psichiatrici classificati come sindromi schizofreniche nel Terzo Mondo non ...
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La grande scienza. La biomedicina e le sue basi epistemologiche
Gilberto Corbellini
La biomedicina e le sue basi epistemologiche
Dagli anni Settanta del Novecento la riflessione epistemologica sulla [...] può essere compensata o i meccanismi non funzionano in maniera adeguata, l'organismo è incapace di adattarsi alle variazioni ambientali e si producono danni morfologici, biochimici e fisiologici.
La difficoltà di definire in modo assoluto quali siano ...
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Imaging diagnostico computerizzato. Neuroimaging
Valeria Cozzolino
Roberto Floris
Orazio Schillaci
Le tecniche di diagnostica per immagini del sistema nervoso comprendono sia l’imaging morfologico [...] fenomeni che si associano ai cambiamenti dell’attività neuronale. L’approccio più utilizzato è quello che combina la variazione del contenuto di desossiemoglobina tissutale all’attività neuronale. È stato dimostrato che i cambiamenti in vivo dell ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Le scienze del cervello
Stefano Canali
Tra il 1836 e il 1844 Carlo Matteucci, che nel 1862 sarà il quarto ministro dell’Istruzione pubblica del Regno d’Italia, dimostrò la natura biologica delle correnti [...] vissuto emotivo soggettivo con la codificazione corticale, con la percezione delle singole, minute e correlate variazioni fisiologiche concomitanti alla reazione emozionale (Biologia della vita emotiva, 1921). Buscaino applicò questo modello somatico ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Dall'immunita al sistema immunitario
Gilberto Corbellini
Dall'immunità al sistema immunitario
Lo studio sperimentale dell'immunità [...] dell'allergologia e dell'immunologia negli Stati Uniti, proposero di classificare l'ipersensibilità in forme normali, dipendenti da variazioni quantitative all'interno delle specie (malattia da siero e dermatite da contatto), e forme anomale, che ...
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Scienza greco-romana. La medicina nel mondo ellenistico-romano
Heinrich von Staden
La medicina nel mondo ellenistico-romano
Il secolo seguito alla morte di Alessandro Magno, avvenuta nel 323 a.C., fu [...] , Celeres passiones, 1, 105-108; Celso, De medicina, proemio, 16). Anche nei corpi sani può verificarsi tuttavia una variazione della velocità del flusso di particelle o corpuscoli, a seconda dell’età e delle condizioni dell’individuo (Cassio ...
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variazione
variazióne s. f. [dal lat. variatio -onis, der. di variare «variare»]. – 1. Con riferimento al valore trans. del v. variare: a. Il fatto di variare, di portare o di subire qualche cambiamento nell’aspetto, nell’ordine, nell’andamento...
pletismografia
pletismografìa s. f. [der. di pletismografo]. – In medicina, registrazione delle variazioni di volume (per lo più in rapporto con la gittata cardiaca) di un organo o di una parte del corpo, che viene eseguita col pletismografo,...