retta
rètta [f. sostantivato dell'agg. retto] [ALG] Ente geometrico fondamentale, in genere assunto come primitivo nelle trattazioni assiomatiche, per il quale valgono alcune proprietà caratterizzanti [...] un poliodo termoelettronico (triodo, ecc.) con la pendenza corrispondente a una data resistenza di carico, che serve per valutare variazioni corrispondenti del segnale d'ingresso e di quello d'uscita, quale luogo dei punti di lavoro nelle condizioni ...
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isolante
isolante [agg. e s.m. Part. pres. di isolare (→ isolamento)] [LSF] Che serve a isolare o che isola, cioè che realizza un isolamento (←); è spec. qualifica o denomin. di materiale usato a tale [...] considerato illimitato; (c) le caratteristiche chimico-fisiche, intese come quelle che descrivono il comportamento rispetto a variazioni di temperatura, umidità e pressione atmosferica, la resistenza ad agenti corrosivi, ecc.; (d) le caratteristiche ...
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riferimento
riferiménto [Atto ed effetto del riferire, dal lat. referre, comp. di re- "di nuovo" e ferre "portare"] [LSF] (a) Istituzione di una relazione, di una connessione tra due o più fenomeni o [...] studio di un fenomeno, nella determinazione d'una grandezza, nell'impiego di uno strumento sui quali hanno influenza variazioni di temperatura; in partic., la temperatura alla quale si considerano i campioni di unità di misura le cui caratteristiche ...
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Fisica
Il c. [A, B] di due grandezze qualsiasi per le quali sia definito un prodotto AB è dato da [A, B]=AB−BA; semplici esempi di prodotti non commutativi, cioè che dipendono dall’ordine dei fattori e [...] i diversi segnali visualizzati. C. elettroottico Dispositivo che modifica il percorso di un segnale luminoso, mediante le variazioni che l’applicazione di un campo elettrico induce nelle proprietà ottiche del materiale di cui è composto (per ...
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Biologia
C. morfogenetico Area dell’embrione, o del primordio di un germoglio, dotata della capacità di dare origine a un determinato organo; per es., i c. morfogenetici dell’arto posteriore danno origine [...] elettrica variabile; la corrente genera tutto intorno un campo magnetico variabile e le variazioni di questo generano, a loro volta, un campo elettrico variabile, le cui variazioni generano un c. magnetico variabile e così via: i due campi così ...
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Fisico, astronomo e matematico olandese (L'Aia 1629 - ivi 1695). Membro della Royal Society di Londra (1663) e dell'Académie des sciences di Parigi (1666), è tra i fondatori della meccanica e [...] vive, ad approfondire lo studio del moto circolare, a dare i teoremi fondamentali sulla forza centrifuga, infine a verificare le variazioni di gravità con la latitudine, proseguendo così le ricerche di G. Borelli e preparando la via a quelle di I ...
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Fisica
Numero che indica in qual modo le grandezze fondamentali intervengono nelle singole grandezze derivate, individuandone l’unità di misura in funzione delle unità fondamentali. Una certa grandezza [...] una sola coordinata, ma inevitabilmente accade che vi sono piccoli spostamenti del punto a cui corrisponde una non piccola variazione dell’unica coordinata. Ciò indica che la d. sopra introdotta è una proprietà di carattere topologico; essa viene ...
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In matematica, variabile y che dipende non da una o più variabili, ma da una funzione f; in simboli: y=F(f). Un f. non è da confondere con una funzione composta (o funzione di funzione): la y è f. di f(x), [...] f. lineare è dato dall’integrale di Stieltjes
dove f(x) è una funzione continua e g(x) una funzione a variazione limitata: introdotta, nello spazio funzionale C che ha come elementi le funzioni continue, una opportuna topologia, esso risulta un f ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. La scuola matematica di Mosca
Sergej Sergeevic Demidov
La scuola matematica di Mosca
La matematica a San Pietroburgo e a Mosca
Nella seconda [...] sollevate nel XIX problema di Hilbert, il problema di Cauchy per i sistemi iperbolici e altri problemi. Nel calcolo delle variazioni, un campo nel quale avevano operato Egorov e alcuni suoi allievi, Ljusternik, fece tornare in auge i metodi diretti ...
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frequenza
frequènza [Der. del lat. frequentia] [LSF] Il numero di volte che un fenomeno periodico (o pseudoperiodico) si ripete nell'unità di tempo; precis., se T è il periodo del fenomeno (intervallo [...] pari al suo inverso; ha le dimensioni dell'inverso del tempo e sua unità di misura è l'hertz, pari a un ciclo di variazione al secondo. Accanto a questa, che è la f. temporale, o f. per antonomasia, va considerata, in altro ambito, la f. spaziale (v ...
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variazione
variazióne s. f. [dal lat. variatio -onis, der. di variare «variare»]. – 1. Con riferimento al valore trans. del v. variare: a. Il fatto di variare, di portare o di subire qualche cambiamento nell’aspetto, nell’ordine, nell’andamento...
pletismografia
pletismografìa s. f. [der. di pletismografo]. – In medicina, registrazione delle variazioni di volume (per lo più in rapporto con la gittata cardiaca) di un organo o di una parte del corpo, che viene eseguita col pletismografo,...