LORENZINI, Carlo (Collodi)
Domenico Proietti
Nacque il 24 nov. 1826 a Firenze, primogenito di Domenico, originario di Cortona, cuoco del marchese Carlo Leopoldo Ginori Lisci, e di Angiolina (Maria Angela [...] le favole della Contessa di Aulnoy e di Jeanne-Marie Le Prince de Beaumont. La versione, condotta dal L. con leggere variazioni rispetto agli originali e con stile piano ed elegantissimo, uscì l'anno seguente con il titolo Racconti delle fate e le ...
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CORAZZINI, Sergio
Paolo Petroni
Nonostante si trovi spesso indicato come anno di nascita il 1887, i documenti confermano che il C. venne alla luce in una casa della vecchia Roma, al n. 17 di via in [...] insieme", ma è una povertà ricercata e tutta apparente, che connota una più precisa misura espressiva, in cui le variazioni divengono sempre più rare. Dolcezza, malinconia, tristezza, purezza, sogno e morte sono in fondo i termini chiave attorno a ...
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FLORA, Francesco
Massimo Onofri
Nacque il 27 ott. 1891 a Colle Sannita (Benevento) da Giuseppe e Vincenza Di Lecce. Trovatosi, poco più che adolescente, a capo di una numerosa famiglia per la prematura [...] teoria letteraria e la critica di Benedetto Croce, in Letteratura italiana (Einaudi), a cura di A. Asor Rosa, Torino 1985, IV, pp. 405-412. G. Sasso, Variazioni sulla storia di una rivista italiana: "La Cultura" (1882-1935), Bologna 1992, ad Indicem. ...
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FRACASTORO, Girolamo
Enrico Peruzzi
Nacque a Verona da Paolo Filippo e da Camilla Mascarelli, di origine vicentina, tra il 1476 e il 1478. L'incertezza della data di nascita è dovuta alla contraddittorietà [...] movimento) si qualifica come nesso coordinatore tra mondo celeste e sublunare, collegando ai grandi moti dell'universo (le variazioni di velocità nel cielo delle stelle fisse, l'abbassamento dell'eclittica verso l'equatore) l'avvicendarsi dei grandi ...
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GIOVANNI Fiorentino (da Firenze)
Franco Pignatti
A un ser Giovanni è ascritta una raccolta di novelle, conservata adespota e anepigrafa dai manoscritti, e attribuita sulla base di un sonetto, forse apocrifo [...] , la cui composizione dovette essere contemporanea o di poco posteriore, presentano una struttura semplice e quasi senza variazioni: ripetizione dello stesso schema metrico e uguale numero di strofe, formule di congedo stereotipe, limitatezza di ...
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d'AMICO, Alessandro
Mirella Schino
d'AMICO, Alessandro. – Ultimogenito di Silvio ed Elsa Minù, preceduto da Fedele e Marcello, nacque a Roma il 16 gennaio 1925. Detto generalmente Sandro, si firmava [...] finale di Ruggeri, diverso da quello immaginato da Pirandello, non è affatto testimoniato sempre allo stesso modo. Variazioni dell’attore, svista del critico, errore casuale? È uno dei molti problemi irrisolvibili degli studi teatrali.
Senza ...
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PALOMBA, Antonio
Raffaele Mellace
PALOMBA, Antonio. – Nacque a Napoli il 20 dicembre 1705.
Scarse le notizie biografiche accertate. Le fonti lo designano come ‘notaro’: apparteneva cioè al ceto forense, [...] fino al 1828; in occasione della ripresa al teatro di Corte a Vienna nel 1795 Beethoven compose due note serie di variazioni, WoO 69 e 70), i fortunati Zingari in fiera (Fondo, autografo datato 1789) e L’inganno felice (Fondo, inverno 1798).
Per ...
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BERNI, Francesco
Claudio Mutini
Nacque da Nicolò, notaio, e da Isabella di Francesco Baldi in data non precisabile, ma compresa tra il 1497 e il '98. Per quel che riguarda il luogo, Lamporecchio, di [...] scontata, all'immediatezza espressiva delle disarticolate immagini boiardesche. Arbitrarie appaiono le attenuazioni espressive in senso moralistico, le variazioni che il B. ritenne doveroso apportare in nome di un ambiguo decoro dell'opera; come, d ...
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GUARINI, Guarino (Guarino Veronese, Varino)
Gino Pistilli
Nacque a Verona, in contrada S. Eufemia, nella prima metà del 1374, dal fabbro Bartolomeo e da Libera, figlia del notaio Zanini.
La famiglia [...] attuali), si contrapponeva la ricostruzione storico-linguistica di Biondo Flavio (un'unica lingua per tutti, con variazioni giustificate dai diversi strati sociali dei parlanti, ma assolutamente non al di fuori del latino classico), appoggiato ...
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CAMILLO, Giulio, detto Delminio
Giorgio Stabile
Nacque nel Friuli circa il 1480, sul luogo di nascita i biografi propendono per Portogruaro, ma va ricordata la testimonianza, circostanziata, di G. Cesarini [...] incrociarsi di uno stesso tema astrologico con una serie di diverse figurazioni o emblemi, dando luogo a sempre nuove variazioni e a corrispondenti nuovi significati. Nell'elaborazione di una siffatta simbologia del cosmo, il C. usa ampiamente di ...
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variazione
variazióne s. f. [dal lat. variatio -onis, der. di variare «variare»]. – 1. Con riferimento al valore trans. del v. variare: a. Il fatto di variare, di portare o di subire qualche cambiamento nell’aspetto, nell’ordine, nell’andamento...
pletismografia
pletismografìa s. f. [der. di pletismografo]. – In medicina, registrazione delle variazioni di volume (per lo più in rapporto con la gittata cardiaca) di un organo o di una parte del corpo, che viene eseguita col pletismografo,...