VARIABILITÀ GENETICA (XXXIV, p. 997; App. I, p. 1111)
Guido Modiano
Ogni specie è costituita da individui con patrimonio genetico molto simile, ma non identico (salvo che nei gemelli monozigoti). Questa [...] di popolazioni; evoluzione; polimorfismo, in questa App.). Va inoltre ricordato che la v. g. non è l'unica forma di variazione ereditaria: nell'uomo soprattutto, e in misura molto minore pure in altre specie animali, esiste anche la v. culturale.
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Paleonutrizione
Gabriella Spedini
Il tipo di alimentazione degli antenati dell'uomo attuale ha subito continue variazioni, che hanno comportato notevoli modificazioni dell'apparato masticatorio e sono [...] diversa tipologia (a pozzetto o su lastra di pietra). L'industria litica dei neandertaliani non mostra però grandi variazioni, né testimonia capacità inventive, anche se nell'Europa sudoccidentale, dove il clima è più favorevole, appare più rifinita ...
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Particolare tipo di peptidoglicano che costituisce la parete cellulare dei batteri. La sua struttura presenta minime variazioni nelle diverse specie batteriche. ...
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Biologia
In biologia per a. s’intende la correlazione fra le strutture e le funzioni degli organismi e le condizioni dell’ambiente in cui essi vivono e anche l’atto o il processo di adattarsi, cioè di [...] ’a. un processo attivo, per cui gli organismi si sono andati modificando a seconda delle esigenze determinate dalle variazioni dell’ambiente. Secondo l’interpretazione di Lamarck, non ammessa dalla biologia moderna perché gli esperimenti non l’hanno ...
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TIROIDE (XXXIII, p. 918)
Ettore CUBONI
L'attività endocrina della ghiandola tiroide, a quanto risulta dalle variazioni del suo aspetto istologico, è intensa nelle prime epoche della vita e diminuisce [...] dopo la pubertà; varie cause possono modificare la struttura istologica della tiroide: il cambiamento delle stagioni, la gravidanza (che provoca iperplasia), le mestruazioni, il freddo, taluni alimenti. ...
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In biologia, l’esistenza in seno a una specie, sottospecie o razza, di una serie continua di variazioni adattative di uno o più caratteri lungo un gradiente di variazione delle condizioni ambientali o [...] geografiche. Per es., se in una serie di razze (o anche di specie) di farfalle la percentuale di individui bianchi aumenta gradualmente lungo una direttrice geografica di una data regione (nord-sud, est-ovest ...
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tensocettore In biologia, varietà di recettore sensoriale, detto anche presso(re)cettore o recettore di stiramento, sensibile alle variazioni di pressione, cui risponde con lo sviluppo di un potenziale [...] generatore (tipici t. sono i barocettori) ...
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variabilità In biologia, la proprietà per cui un carattere (colore della livrea, numero delle vertebre ecc.) può assumere variazioni quantitative o qualitative nei vari individui di una popolazione (quando [...] la presenza di uno o più caratteri variabili in una popolazione raggiunge determinate frequenze, si parla di polimorfismo ➔). V. genetica La parte della v. che è determinata dalla presenza di differenti ...
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Conteggio al microscopio delle cellule contenute in un liquido organico: si ottiene con apparecchiature elettroniche che registrano le variazioni di conduttività al passaggio di singole cellule in soluzione [...] entro microcapillari.
La c. a flusso è una metodica ampiamente diffusa, in grado di utilizzare proprietà morfologiche di cellule attraverso un flusso opportunamente distribuito in una strumentazione ottica ...
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Che riguarda il calore o la temperatura.
Biologia
Sensibilità t. Forma di sensibilità che consente la percezione delle variazioni di temperatura: l’innalzamento (sensibilità per il caldo), la diminuzione [...] elettrica fornita a ciascuna cella. L’energia assorbita o liberata dal campione durante la trasformazione è compensata da una variazione di energia elettrica fornita alle celle. Il termogramma riporta il flusso netto di energia dQ/dt fra le celle ...
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variazione
variazióne s. f. [dal lat. variatio -onis, der. di variare «variare»]. – 1. Con riferimento al valore trans. del v. variare: a. Il fatto di variare, di portare o di subire qualche cambiamento nell’aspetto, nell’ordine, nell’andamento...
pletismografia
pletismografìa s. f. [der. di pletismografo]. – In medicina, registrazione delle variazioni di volume (per lo più in rapporto con la gittata cardiaca) di un organo o di una parte del corpo, che viene eseguita col pletismografo,...