FUMAGALLI
Bianca Maria Antolini
Famiglia di pianisti e compositori, attivi nel sec. XIX.
Disma. - Nato a Inzago, nel Milanese, da Carlo e da Carolina Consonni l'8 sett. 1826, studiò nella città natale [...] ,12 studi, Op. 331; Preparazione alla scuola della velocità di C. Czerny, Op. 333); trascrizioni per due pianoforti delle Variazioni brillanti, Op. 12 di F. Chopin e dell'Allegro brillante, Op. 92 di F. Mendelssohn Bartholdy; revisione di dieci ...
Leggi Tutto
FIGINO, Giovanni Ambrogio
Roberto Ciardi
Figlio di Giovanni Vincenzo, fabbricante di spade e proveniente da una nota famiglia di armaioli, e di Lucia Grassi, nacque a Milano; l'anno di nascita è incerto.
La [...] ai prototipi, e soprattutto nel disegno preparatorio per il S. Pietro (Venezia, Gallerie dell'Accademia) e nella S. Marta, variazione su tema dalla Rachele per la tomba di Giulio II, esemplare che, come dimostrano le prove grafiche (ibid.), fu ...
Leggi Tutto
DE MARCHI, Luigi
Paola Gardellini-Ilaria Luzzana Caraci
Nacque a Milano il 16 maggio 1857 da Giovanni e da Caterina Perego; quarto di cinque figli (furono suoi fratelli Emilio, Attilio, Odoardo), riuscì [...] al 1936); membro del Comitato glaciologico italiano (dal 1910 al 1936), presidente della Commissione internazionale per lo studio delle variazioni del clima (dal 1928 al 1936); presidente del Comitato italiano per il secondo anno polare (dal 1932 al ...
Leggi Tutto
JACHINO, Carlo
Emanuele Marco Mongiovì
Figlio di Giuseppe ed Emilia Piccione, nacque a San Remo il 3 febbr. 1887, fratello maggiore dell'ammiraglio Angelo. Intraprese lo studio della musica a Pisa, [...] dello J. può anche risultare "antiquata", come si legge in un severo giudizio dello Zanetti espresso a proposito delle variazioni per orchestra Pagine di Ramón (1937), e tuttavia si palesa in una cornice di innegabile sapienza tecnica e di gusto ...
Leggi Tutto
ARENA, Filippo
Giuseppe Lusina
Nato a Piazza Armerina (Sicilia) il 10 maggio 1708, entrò nella Compagnia di Gesù il 14 nov. 1723; insegnò umanità, filosofia e matematica in diversi collegi della Compagnia, [...] .) e che spiega, giustamente, con l'impollinazione incrociata; anche in questo campo l'A. esagera, perché crede che tutte le variazioni siano dovute all'ibridismo. Uno dei concetti più interessanti esposti qui dall'A. è che il polline di altro fiore ...
Leggi Tutto
PASQUINI, Ercole
Paul R. Kenyon
PASQUINI, Ercole. – Organista e compositore, nato presumibilmente a Ferrara, probabilmente nel quinto decennio del XVI secolo. Non sono noti i nomi dei genitori.
A detta [...] l’assetto ritmico dei soggetti, Pasquini ne variò anche la struttura intervallare, dilatando in questo modo il concetto napoletano della variazione.
Pasquini godé di una fama notevole, e non soltanto a Ferrara o a Roma, né soltanto ai giorni suoi ...
Leggi Tutto
DIONISI, Antonio
Gian Franca Moiraghi
Nacque a Pietracamela (Teramo) il 29 apr. 1866 da Francesco ed Enrica Tauri. Compiuti gli studi classici nel convitto nazionale "Cirillo" di Bari, si laureò in [...] durante l'accesso febbrile o a distanza da questo e la comparsa di emoglobinuria transitoria alla fine dell'accesso stesso (Variazioni numeriche dei globuli rossi e dei globuli bianchi in rapporto col parassita de la malaria, in Lo Sperimentale, XI-V ...
Leggi Tutto
ARZELÀ, Cesare
Nicola Virgopia
Nacque a S. Stefano di Magra (La Spezia) il 6 marzo 1847, da modesta famiglia. Compì i primi studi al ginnasio di Sarzana e poi, come borsista, al liceo di Pisa. Allievo [...] s.6, t. 111 (1906), pp. 117-141; Su alcune questioni di calcolo funzionale, ibid., s.6, t. VII (1910), pp. 297-315; Variazioni deboli e forti delle funzioni, in Rendic. d. Accad. d. scienze di Bologna, n. s., XV (1911), pp. 56-59; Trattato di algebra ...
Leggi Tutto
FERRARI, Arturo
Susanna Zatti
Nacque a Milano il 26 genn. 1861 da Cesare e da Filomena Maestri. Fu avviato alla pittura dal padre, che aveva preso parte, in qualità di decoratore, all'impresa ornamentale [...] del duomo e delle principali chiese milanesi: vedute nitide, dettagliate e lucidamente oggettive, più volte ripetute con minime variazioni nel taglio dell'inquadratura e nella cromia delle luci.
Nel 1879 partecipò per la prima volta all'annuale ...
Leggi Tutto
BELLARDI, Luigi
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Genova il 18 maggio 1818, nipote del botanico Carlo Ludovico Bellardi. Avviato alla carriera della pubblica amministrazione, fu per tre anni presso [...] forme di transizione.
L'aumento del numero di specie descritte cui fu costretto il B., l'aumento del numero di variazioni sottogeneriche cui ricorse il Sacco e l'aggiunta da parte di quest'ultimo d'un volume esplicativo, ampliarono eccessivamente l ...
Leggi Tutto
variazione
variazióne s. f. [dal lat. variatio -onis, der. di variare «variare»]. – 1. Con riferimento al valore trans. del v. variare: a. Il fatto di variare, di portare o di subire qualche cambiamento nell’aspetto, nell’ordine, nell’andamento...
pletismografia
pletismografìa s. f. [der. di pletismografo]. – In medicina, registrazione delle variazioni di volume (per lo più in rapporto con la gittata cardiaca) di un organo o di una parte del corpo, che viene eseguita col pletismografo,...