DORIA, Gian Domenico, detto Domenicaccio
Anna Esposito
Figlio di Stefano del ramo dei Doria che le genealogie fanno risalire a Giovanni (1427), nacque a Genova intorno alla metà del sec. XV. Intrapresa [...] 'anno successivo sarebbero aumentati a 25, anche se le truppe ai suoi ordini erano spesso soggette a variazioni sia di consistenza numerica, sia di composizione qualitativa, come dimostrano le periodiche registrazioni delle "provvisioni" nei libri ...
Leggi Tutto
FILIPPONE SINISCALCHI, Tina
Rossella Pelagalli
Nacque a Roma nel febbraio 1903. Ancora in tenera età si trasferì con la famiglia definitivamente a Napoli. Qui, giovanissima, iniziò gli studi musicali, [...] .
Nel marzo 1915, in un saggio presso il Liceo musicale, A. Longo la segnalò come abile interprete del suo Tema con variazioni Op. 11. L'anno seguente, proprio per interessamento del Longo, ottenne un'audizione a S. Cecilia dove, il 24 marzo 1916 ...
Leggi Tutto
Medico (Capodistria 1561 - Venezia 1636). Addottoratosi a Padova nel 1582, iniziò fin da allora le sue ricerche quantitative sul metabolismo. La tradizione che lo vuole in Polonia, tra il 1587 e il 1599, [...] S. mise a punto un ingegnoso dispositivo, costituito essenzialmente da una bilancia, che gli permise di controllare le variazioni di peso dell'organismo umano nelle varie condizioni normali e patologiche, giungendo così a dimostrare l'esistenza della ...
Leggi Tutto
FANNO, Marco
Marialuisa Manfredini Gasparetto
Nacque a Conegliano Veneto (Treviso) l'8 ag. 1878 da Giacomo e Emma Diena. Il padre era per tradizione familiare commerciante, mentre la madre proveniva [...] di fattori economici esterni, indicando la via per inserire la moneta nel ciclo. L'elemento di sutura è rappresentato dalle variazioni del saggio di profitto (Vito, p. 104).
I problemi inerenti furono ulteriormente approfonditi dal F. in uno studio ...
Leggi Tutto
FANO, Giulio
Mario Crespi
Nacque a Mantova, da Benedetto e da Angelica Viterbi, il 29 marzo 1856. Compiuti nella sua città gli studi liceali, durante i quali fu allievo in filosofia di R. Ardigò, s'iscrisse [...] pp. 467-476, con I. Spadolini).
Alla funzione cardiaca dedicò poi una riflessione sui rapporti che ne connettono le variazioni agli eventi emotivi (Le funzioni del cuore nei sentimenti, in Raccolta di scritti di medicina per colti e profani compilata ...
Leggi Tutto
GHIGI, Callisto
Stefano Arieti
Nacque a Bologna, da Raffaele e da Maria Boriani, il 21 marzo 1904, e nell'ateneo della sua città studiò medicina e chirurgia. Durante gli anni del corso fu allievo interno [...] in senso ipertrofico e iperplastico cui possono col tempo andare incontro alcune porzioni della tiroide e le variazioni ponderali della ghiandola riscontrabili nelle diverse età e nei vari tipi costituzionali, osservò e descrisse la stretta ...
Leggi Tutto
DI GIOVANNI, Giovanni
Giovanna Di Fazio
Nacque a Taormina (Messina) da Giovanni Battista e da Caterina Corvaja il 23 giugno 1699. Dopo aver conseguito a ventidue anni, presso l'università di Catania, [...] sua prima opera a stampa: De divinis Siculorum Officiis tractatus (Panormi 1736).
In quest'opera il D. esaminava le variazioni verificatesi nel corso dei secoli nella liturgia e nella salmodia delle Chiese di Sicilia dai primi tempi del cristianesimo ...
Leggi Tutto
CHETI, Fede
Piera Antonelli
Nacque a Savona il 10 nov. 1905 da Emanuele e Gemma Sanvenero. Rimasta orfana di padre molto giovane, si trasferì a Milano dove, con l'aiuto della madre, che sarebbe stata [...] sua ricerca si caratterizzò sia per la qualità sia per il gusto personale: tinte forti, schiette in infinite gamme e variazioni; i suoi tessuti saranno dei tipi più vari: classici e moderni, stampati, uniti, rigati, operati.
Nel luglio del 1936 fondò ...
Leggi Tutto
ARDITI, Luigi
Alberto Pironti
Nato a Crescentino in Piemonte il 22 luglio 1822, giovanissimo lo studio del violino. Nel 1836 entrò al conservatorio di Milano, dove fu allievo di Bernardo Ferrara, Alessandro [...] Anne-Caroline de Lagrange, e il cui libretto era tratto dall'onionimo romanzo dell'americano J.F. Cooper. Qui compose pure variazioni dedicate a Marietta Alboni e da lei cantate a New York. Tornò poi in Europa, dove svolse attività di direttore d ...
Leggi Tutto
Matarazzo, Raffaello
Sergio Grmek Germani
Regista cinematografico, nato a Roma il 17 agosto 1909 e morto ivi il 17 maggio 1966. Realizzatore di film di genere in primo luogo basati sull'accettazione [...] commedie di più sicuro effetto, benché spesso ricche di inventiva e, soprattutto, segnate da improvvise rotture melodrammatiche, con variazioni di carattere noir e surreale, come L'anonima Roylott (1936) e L'albergo degli assenti (1938), film, quest ...
Leggi Tutto
variazione
variazióne s. f. [dal lat. variatio -onis, der. di variare «variare»]. – 1. Con riferimento al valore trans. del v. variare: a. Il fatto di variare, di portare o di subire qualche cambiamento nell’aspetto, nell’ordine, nell’andamento...
pletismografia
pletismografìa s. f. [der. di pletismografo]. – In medicina, registrazione delle variazioni di volume (per lo più in rapporto con la gittata cardiaca) di un organo o di una parte del corpo, che viene eseguita col pletismografo,...