SACRAMENTI
E. Palazzo
Nella teologia del Cristianesimo i s. hanno grande rilievo: scandendo la vita del cristiano, ne accompagnano il percorso terreno, di modo che, a ogni tappa essenziale della propria [...] dei membri del clero.Il numero dei s. riconosciuti dalla Chiesa non è stato sempre il medesimo, ma ha subìto variazioni secondo l'evolversi della storia del cristianesimo. Solo infatti nel sec. 12° i teologi stabilirono di fissare a sette il ...
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Pittore (n. 1375 - m. 1438 circa), tra i più significativi esponenti del gotico cortese nell'Italia settentrionale. Fu attivo, tra il 1425 e il 1438, a Verona dove eseguì affreschi, giunti a noi in pessimo [...] -borgognona, e soprattutto con la cultura lombarda (Michelino da Besozzo). Il corpus delle sue opere ha subito notevoli variazioni: rimangono attribuiti a S. la Madonna col Bambino della collezione Colonna a Roma, frammenti di affreschi nella chiesa ...
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Festa, Tano
Simona Ciofetta
Festa, Tano (propr. Gaetano)
Pittore, nato a Roma il 2 novembre 1938, morto ivi il 9 gennaio 1988. Si formò presso l'Istituto d'arte di Roma, diplomandosi in fotografia artistica [...] con la mostra intitolata Fratelli.
Dopo un primo approccio informale e gestuale nel quale rigorosi ritmi spaziali sono costruiti da variazioni di spessore e di materia delle superfici (Rosso segnale n. 9, 1960; A Sandro Penna n. 47, 1961), la sua ...
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CREMONA, Tranquillo
Alessandra Pino Adami
Nacque il 10 apr. 1837 a Pavia dal novarese Gaudenzio, impiegato dell'I.R. Delegazione, e da Teresa Andreoli, sposata in seconde nozze nel 1829. Fu l'ultimo [...] l'inquieto I. Faruffini: nel primo trovò il punto di partenza per le sue ricerche di dissolvenze cromatiche e di variazioni luministiche, mentre nel secondo è da ricercare la matrice della sua poetica tardoromantica. Per un anno (1848-49) fu anche ...
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PICENA, Civiltà
S. Puglisi
Nel suo aspetto di maggiore sviluppo e di caratterizzazione, la civiltà p. sorpassava alquanto i confini del territorio indicato dai Romani come Picenum, estendendosi la sua [...] nell'aspetto generale della Fossakultur (v.) (Randall Mac Iver, Säflund), studiandone sia le articolazioni interne, sia le variazioni e l'intensità dei rapporti con altre civiltà in relazione alle varie fasi (Pallottino).
Nella fase più arcaica (VIII ...
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. Fenomeno artistico, nato negli Stati Uniti nei primi anni Sessanta, legato alle trasformazioni e innovazioni tecnologiche.
Il dialogo tra scienza e arte è caratteristica dei nostri tempi e l'artista [...] ogni formula algebrica corrisponde una diversa forma grafica. L'artista ha quindi la possibilità di ottenere infinite variazioni che possono sollecitare la sua ispirazione in un universo contemplativo totalmente nuovo. Può predisporre programmi che ...
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sensibilità fisica Nella teoria dei sistemi dinamici, s. alle condizioni iniziali è la proprietà caratteristica dei sistemi caotici, per la quale una minima differenza nei dati iniziali genera traiettorie [...] in azione o comunque a modificarne lo stato. In particolare, in metrologia, s. di uno strumento di misura è la variazione più piccola della grandezza misurata dallo strumento che questo è in grado di misurare con l’accuratezza nominale; è una delle ...
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Scultore italiano (Lomazzo 1926 - Como 2005). Parallelamente agli studî in giurisprudenza frequentò l'accademia di Brera completando la sua formazione con frequenti viaggi all'estero (1944-48). Dopo un [...] ; fontana per la sede della società Saint-Gobain, Parigi, La Défence, 1983). Tra le opere più recenti: Monumento alla tessitrice (1990) a Menaggio; Fortunia Vincitrice (2000) e Variazioni su Grande scultura verticale (2001) a Montano Lucino, Como. ...
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HAJDU, Étienne
Scultore, nato a Turda il 12 agosto 1907 da genitori ungheresi. Lasciata la Romania, H. si stabilisce a Parigi nel 1927 e si naturalizza francese nel 1930. Frequentati gli ateliers di [...] , concepiti come un'orchestrazione di motivi semplicissimi e fortemente ritmati, sia le opere in marmo dalla superficie polita e sensibilissima alle variazioni luminose. Vedi tav. f. t.
Bibl.: M. Seuphor, Hajdu, Parigi 1950; R. Ganzo, Hajdu, ivi 1957 ...
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INTRECCIO
G. Speake
Per i. si intende una forma o uno schema di decorazione nel quale linee, capi o nastri vengono incrociati o intessuti insieme secondo un principio di sovrapposizione alternata in [...] , egli inserì cerchi originanti nodi in forma di otto combinandoli con trecce laterali; egli usò il sistema delle variazioni di colore all'interno dello stesso nastro, creando così un alternarsi di forme nell'ambito di un percorso ininterrotto ...
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variazione
variazióne s. f. [dal lat. variatio -onis, der. di variare «variare»]. – 1. Con riferimento al valore trans. del v. variare: a. Il fatto di variare, di portare o di subire qualche cambiamento nell’aspetto, nell’ordine, nell’andamento...
pletismografia
pletismografìa s. f. [der. di pletismografo]. – In medicina, registrazione delle variazioni di volume (per lo più in rapporto con la gittata cardiaca) di un organo o di una parte del corpo, che viene eseguita col pletismografo,...