ANIMALISTICI, Stili
A. Melucco Vaccaro
La definizione di stile a. (o anche ornamentazione animalistica) si applica a quelle decorazioni dove le raffigurazioni di animali non sono di tipo naturalistico, [...] e stilistici contribuirono a rendere fluido e costante lo sviluppo dell'arte scandinava, nonostante le numerose e importanti variazioni; ma proprio perché si tratta di criteri pertinenti al mestiere e alla formazione degli artigiani vanno distinti ...
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Vedi CASA dell'anno: 1959 - 1994
CASA
S. M. Puglisi
S. Bosticco
G. Garbini
L. Guerrini
R. A. Staccioli
R. A. Staccioli
A. Giuliano
J. Auboyer
1. - Preistoria. - Il primitivo concetto di c. implica [...] apporre l'atto di acquisto nel vestibolo, conosciamo anche il prezzo di alcune c.: si deduce, logicamente, che le variazioni di prezzo erano determinate dalla differenza di posizione: così una abitazione nei pressi della piazza era valutata a più di ...
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Anima
J. Le Goff
J. Baschet
INQUADRAMENTO GENERALE
di J. Le Goff
I problemi filologici, teologici, filosofici e storici posti dall'a. sono di straordinaria complessità. Ci si limita qui a indicare [...] di una sensibile influenza bizantina per quanto riguarda la Vergine, la rappresentazione medievale dell'a. non conobbe variazioni cronologiche o geografiche fondamentali: le differenze che si sono viste si limitano essenzialmente alle modalità di ...
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LAMPADA e LAMPADARIO
M. Bernardini
Il termine l. indica tutti i manufatti - a uno o più lumi - destinati alla diffusione di luce artificiale; il loro raggruppamento costituisce il lampadario.Per il [...] , mutò nei dettagli, sia acquisendo gli esemplari maggiore o minore slancio del piede, sia introducendo variazioni nel numero degli orecchioni destinati alla sospensione, sia infine nell'impianto decorativo, caratterizzato da una predilezione ...
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Decadentismo
Mario Praz
sommario: 1. Termini del decadentismo. 2. Diverse fasi del decadentismo? 3. Estensione della parola ai tempi moderni. 4. La nevrosi. 5. Precursori. 6. Flaubert, Gautier, Baudelaire. [...] stempera in blandi luoghi comuni d'un romanticismo edulcorato, Biedermeier, come in E. Nencioni che tessendo ingenue variazioni su motivi del Swinburne nella Rapsodia lirica (pubblicata nella rivista decadente italiana ‟Il convito" dell'aprile-giugno ...
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Africa
E. Zanini
N. Duval
V. Strika
PARTE INTRODUTTIVA
di E. Zanini
La storia dell'A. settentrionale tra il sec. 5° e il 16° può essere sintetizzata in tre grandi fasi: la conquista vandala, la riconquista [...] . A partire dal sec. 12° la ceramica assunse un'importante funzione nella decorazione architettonica, senza però sostanziali variazioni nelle tipologie decorative.
Bibliografia
H. Terrasse, L'art hispano-mauresque des origines au XIIIe siècle, Paris ...
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BRONZO
M. Bernardini
Il b. è una lega di rame con stagno o zinco (calamina), che è possibile fondere e colare in ogni tipo di forma. Gli altri componenti, la cui presenza può essere individuata mediante [...] fusto era caratterizzato dalla presenza di elementi globulari. È singolare che, mentre in ambito egiziano il modello subisce presto variazioni - come testimonia il portalampade della fine del sec. 9° o degli inizi del 10° conservato al Vict. and Alb ...
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VITERBO
M.G. Bonelli
(Castrum Viterbii, Bitervo, Viterbio nei docc. medievali)
Città del Lazio, capoluogo di provincia, situata ai piedi dei monti Cimini.
Urbanistica
Il nucleo più antico della città [...] , ispirato alla scultura etrusca. L'interpretazione libera del capitello corinzio si risolse in una profusione di 'variazioni sul tema' molto suggestive, che tendono a sottolineare gli effetti luministici, anche grazie a una perfetta lavorazione ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Subcontinente indiano
Giuseppe De Marco
George Michell
Ciro Lo Muzio
Caratteri generali
di Giuseppe De Marco
In India scopo principale dell'attività costruttiva [...] percorso della pradakṣiṇā. D'ora in avanti i caityagṛha dei complessi rupestri buddhistici riprodurranno questo modello planimetrico senza variazioni significative, se non nelle dimensioni (il più vasto caityagṛha è quello di Karli, metà del I sec ...
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BASILIANI
G. Ciotta
L'espressione ordo sancti Basilii indica convenzionalmente le comunità monastiche italo-greche dell'Italia meridionale e della Sicilia e pare derivi da un inciso dell'ultimo cap. [...] non costituisce un esempio isolato nell'architettura normanna siciliana alla fine del sec. 11°: esso si ritrova, senza notevoli variazioni, nelle chiese di S. Giovanni dei Lebbrosi a Palermo (1071), di S. Michele presso Altavilla Milicia (1077) e di ...
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variazione
variazióne s. f. [dal lat. variatio -onis, der. di variare «variare»]. – 1. Con riferimento al valore trans. del v. variare: a. Il fatto di variare, di portare o di subire qualche cambiamento nell’aspetto, nell’ordine, nell’andamento...
pletismografia
pletismografìa s. f. [der. di pletismografo]. – In medicina, registrazione delle variazioni di volume (per lo più in rapporto con la gittata cardiaca) di un organo o di una parte del corpo, che viene eseguita col pletismografo,...