ROGERS, Richard sir
Fabio Di Carlo
Architetto britannico, nato a Firenze il 27 luglio 1933. Studiò alla Architectural Association School di Londra, dove si diplomò nel 1959, e alla Yale University School [...] di destinazione d'uso; l'edificio nasce quindi come risposta contestuale a un programma che può subire delle variazioni considerevoli nel tempo e il manufatto risulta un organismo dinamico, evolutivo, realizzato per parti, modificabile senza il suo ...
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CISTERCENSI
M. Righetti Tosti-Croce
Ordine monastico le cui origini sono legate alla fondazione del novum monasterium sorto a Cîteaux (v.) in Borgogna nel 1098 per iniziativa di Roberto di Molesme, [...] decorazione basata sulla losanga. Uno dei motivi a intreccio è composto dall'insieme di elementi circolari, un secondo è la variazione di un disegno a reticolo in diagonale, un terzo è formato da fasce intrecciate e include piccoli inserti di vetro ...
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BORGOGNA
A. Châtelet
(franc. Bourgogne)
Regione storica della Francia orientale, che coincide, dal 1790, con gli attuali dip. dell'Ain, della Côte-d'Or, di Saône-et-Loire e, in parte, della Nièvre e [...] nuovo rapporto tra linee orizzontali e verticali. Ancora alla metà del secolo il modello cluniacense continuò a suggerire nuove variazioni agli architetti, così a Semur-en-Brionnais, dove predomina una certa esuberanza ornamentale, o in Notre-Dame a ...
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Vedi COLONNA dell'anno: 1959 - 1994
COLONNA
S. Donadoni
Red.
G. Matthiae
G. Matthiae
G. Matthiae
S. Donadoni
G. Matthiae
G. Becatti
L. Rocchetti*
G. Becatti
G. Becatti
G. Becatti
S. Ferri
È [...] colonne (v. più innanzi, Egitto).
La c. consta di una base, un fusto ed un capitello che obbediscono a variazioni molteplici e concomitanti secondo l'effetto che dall'insieme si intende ricavare. Proporzioni ed ornati variano quindi secondo le ...
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BIZANTINA, Arte
F. Panvini Rosati
L'impero bizantino nacque quando Costantino trasferì la sede del governo imperiale da Roma a Bisanzio, antica città greca sul Bosforo ribattezzata Costantinopoli e [...] alla storia dell'arte medievale dell'Occidente, in cui si susseguirono attraverso i secoli una serie di grandi rivolgimenti, le variazioni e l'evoluzione che ebbero luogo nello stesso momento nell'arte b. furono di gran lunga meno sensibili. Esisteva ...
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MESI
M.A. Castiñeiras González
La rappresentazione dello svolgimento dell'anno attraverso figure, personificazioni o scene corrispondenti a ognuno dei dodici m. costituisce un tema iconografico che [...] 612-615 ca.; Etym., V, 33, 3-11, 630 ca.), la cui sistemazione etimologica sopravvisse nella tradizione enciclopedica medievale con pochissime variazioni: dal sec. 8° con Beda (De mensibus Romanorum; De temporum ratione, XII) e con lo pseudo-Beda (De ...
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Vedi FIBULA dell'anno: 1960 - 1994
FIBULA
M. Pallottino
Il nome latino, inalterato o con qualche adattamento a seconda delle lingue moderne (francese fibule, tedesco Fibel), è impiegato come termine [...] , con una f. a borchia circolare aurea, filigranata e ingemmata di vetri policromi, di età longobarda. A determinare queste variazioni possono concorrere, di tempo in tempo e di luogo in luogo, esigenze funzionali o di praticità nell'uso, progressi ...
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GIGNOUS, Eugenio
Beatrice Avanzi
Nacque a Milano il 4 ag. 1850 da Laurent, commerciante di seta originario del Delfinato, e da Maria Taveggia Brizzolara.
Nonostante le sopravvenute difficoltà economiche [...] , tali opere attestano infatti l'affiorare di quella peculiare sensibilità per il dato luminoso, tradotto in raffinate variazioni tonali, prevalentemente sulla gamma dei verdi e delle terre, che costituirà una delle cifre più caratteristiche dell ...
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Arte
Tecnica decorativa con la quale, per mezzo di frammenti (ordinariamente piccoli cubi, detti tessere musive) di pietre naturali, di terracotta o di paste vitree, bianche, nere o colorate, applicati [...] dei tubi di ripresa televisiva, costituiscono l’elemento (detto nel suo insieme fotomosaico) del tubo che permette di tradurre le variazioni di intensità luminosa dell’immagine da trasmettere in variazioni di intensità di una corrente elettrica. ...
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INGHILTERRA (XIX, p. 231; App. I, p. 728; II, 11, p. 36; III, 1, p. 878)
Salvatore Rosati
Eugenia Schneider Equini
Pia Pascalino
Per l'aggiornamento dei dati geografici, economici e storici, v. gran [...] di artisti impegnati a lavorare su rapporti semplici, spesso su elementi lineari che definiscono tensioni di linee forza. Sono le variazioni sul prisma di W. Tucker, la definizione spaziale di B. Kneale con complessi che assomigliano a strumenti di ...
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variazione
variazióne s. f. [dal lat. variatio -onis, der. di variare «variare»]. – 1. Con riferimento al valore trans. del v. variare: a. Il fatto di variare, di portare o di subire qualche cambiamento nell’aspetto, nell’ordine, nell’andamento...
pletismografia
pletismografìa s. f. [der. di pletismografo]. – In medicina, registrazione delle variazioni di volume (per lo più in rapporto con la gittata cardiaca) di un organo o di una parte del corpo, che viene eseguita col pletismografo,...