CALDARELLI, Nazareno (noto con lo pseud. Cardarelli Vincenzo)
Felice Del Beccaro
Nacque a Corneto Tarquinia (Viterbo) il 1ºmaggio 1887 da padre ignoto all'anagrafe (ma Antonio Romagnoli) e da Giovanna [...] il Romani propende a scorgervi esercizi di stile che non escludono l'ispirazione: un cammino particolarmente arduo, questo delle variazioni su di un medesimo tema, per puntare più in alto. E in questo consisterebbe anche un aspetto determinante della ...
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MERISI, Michelangelo (detto il Caravaggio). – Figlio di Fermo e di Lucia Aratori, nacque verosimilmente il 25 sett. 1571 a Milano, dove fu battezzato il 30 dello stesso mese, e non a Caravaggio, dove i [...] che questa «si restringe a un’essenza disperata» (Bologna, 2006, p. 434).
A Palermo il M. riprese l’idea di Messina con variazioni al solito geniali. Dell’asino e del bue, nel quadro messinese ritti in piedi sul fondo, per tutta la larghezza della ...
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LEONARDO da Vinci
Pietro Marani
Figlio illegittimo di ser Piero da Vinci e di Caterina, nacque ad Anchiano, presso Vinci, il 15 apr. 1452, "a ore 3 di notte", come ricorda il nonno paterno, Antonio, [...] ", raffigurando, nel contempo, nel "componimento", attraverso gli "infiniti andamenti" del colore e del disegno, le innumerevoli variazioni dei caratteri e delle passioni umane, come già indicato dagli storiografi antichi (G.P. Lomazzo, Trattato dell ...
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GIOVANNI BATTISTA di Iacopo, detto il Rosso Fiorentino
Roberto Ciardi
Nacque a Firenze, nel "popolo" di S. Michele Visdomini, l'8 marzo 1494.
Dall'atto del battesimo, celebrato il giorno seguente, non [...] Amore, la Perdita della perpetua giovinezza, L'ignoranza cacciata, la Morte di Adone). Ma sono soprattutto le variazioni su esemplari celebri di Raffaello e della sua scuola che informano buona parte della decorazione di Fontainebleau, anche con ...
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CATERINA da Siena, santa
Eugenio Dupré Theseider
Nacque a Siena, nel "popolo" di S. Pellegrino, della contrada dell'Oca, nei pressi di Fontebranda, in una numerosa e modesta, ma non povera, famiglia [...] rispetto per tali creazioni - e con scrupolosa fedeltà, anche se non possiamo escludere a priori quel tanto di variazioni che inevitabilmente si verificano in ogni dettatura. Le Lettere hanno una parte assolutamente di primo piano nella sua azione ...
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BUONARROTI, Michelangelo
Luitpold Dussler
Enzo Noè Girardi
Nacque il 6 marzo 1475 a Caprese (od. Caprese Michelangelo) da Ludovico di Leonardo Buonarroti Simoni e da Francesca di Neri di Miniato del [...] dell'esperienza poetica buonarrotiana, ove intorno al tema centrale della morte sono adunati, in una serie infinita di variazioni, tutti i motivi tipici del poeta: il sentimento pessimistico del mondo, la meditazione su gioventù e vecchiaia, il ...
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DE MEIS, Angelo Camillo
Fulvio Tessitore
Nacque il 14 luglio 1817 a Bucchianico, un paesino dell'Abruzzo chietino, situato sulle falde orientali della Maiella. Il padre, Vincenzo, fu medico, carbonaro [...] la laurea, dove il D., non distinguendo ancora chiaramente il diverso ruolo attribuito da Darwin alla casualità delle variazioni e all'azione della selezione, riduceva il senso dell'evoluzionismo all'introduzione del caso come motore dell'evoluzione ...
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GOLGI, Camillo
Guido Cimino
Terzogenito di quattro figli, nacque a Corteno (dal 1956 Corteno Golgi), nel Bresciano, il 7 luglio 1843. Il padre Alessandro, che aveva sposato la cugina Carolina Golgi, [...] pp. 3-16, e in Opera omnia, II, pp. 643-653).
Analizzando con la sua tecnica microscopica (alla quale aveva apportato alcune variazioni) cellule dei gangli spinali, nel corso del 1897 si era accorto che nel corpo cellulare era presente una struttura ...
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FILELFO, Francesco
Paolo Viti
Nacque a Tolentino, nell'odierna provincia di Macerata, il 25 luglio 1398.
Fu ben presto inviato a studiare a Padova, dove, fra gli altri, seguì i corsi di retorica di [...] un'assidua ed erudita frequentazione della letteratura classica greca e latina, particolarmente oraziana, ripresa anche nelle variazioni delle forme metriche che contribuiscono a sottolineare la grande novità dei virtuosismi poetici del F. e quindi ...
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variazione
variazióne s. f. [dal lat. variatio -onis, der. di variare «variare»]. – 1. Con riferimento al valore trans. del v. variare: a. Il fatto di variare, di portare o di subire qualche cambiamento nell’aspetto, nell’ordine, nell’andamento...
pletismografia
pletismografìa s. f. [der. di pletismografo]. – In medicina, registrazione delle variazioni di volume (per lo più in rapporto con la gittata cardiaca) di un organo o di una parte del corpo, che viene eseguita col pletismografo,...