Biologia
In biologia per a. s’intende la correlazione fra le strutture e le funzioni degli organismi e le condizioni dell’ambiente in cui essi vivono e anche l’atto o il processo di adattarsi, cioè di [...] ’a. un processo attivo, per cui gli organismi si sono andati modificando a seconda delle esigenze determinate dalle variazioni dell’ambiente. Secondo l’interpretazione di Lamarck, non ammessa dalla biologia moderna perché gli esperimenti non l’hanno ...
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Danza d’origine popolare spagnola e in voga alla corte di Luigi XIV. Consiste in una serie di variazioni su un basso ostinato di 8, 4, 2 misure, ove talvolta lo stesso basso è soggetto a variazioni (il [...] che distinguerebbe la p. dalla ciaccona). Esempi celebri ne diedero G. Frescobaldi, G.B. Lulli, D. Buxtehude, J.S. Bach ecc ...
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TIROIDE (XXXIII, p. 918)
Ettore CUBONI
L'attività endocrina della ghiandola tiroide, a quanto risulta dalle variazioni del suo aspetto istologico, è intensa nelle prime epoche della vita e diminuisce [...] dopo la pubertà; varie cause possono modificare la struttura istologica della tiroide: il cambiamento delle stagioni, la gravidanza (che provoca iperplasia), le mestruazioni, il freddo, taluni alimenti. ...
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latino
Bruno Basile
Giorgio Brugnoli
In funzione sostantivale o aggettivale, la voce ricorre con alta frequenza (specie nel Convivio) e con interessanti variazioni di significato.
Il riferimento alla [...] di collatio fra due o più auctoritates classiche delle quali le più recenti siano sviluppo della più antica (ad es. le variazioni che Persio e Giovenale fanno di loci di Orazio): in questi casi D. sottolinea la reciproca dipendenza; b) mediante un ...
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In fisica, assorbimento di calore, da parte per es. di una lega metallica, causato dalla presenza di variazioni allotropiche a temperatura costante. Fenomeno inverso della ricalescenza. ...
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Curve, regine e bolle di sapone: il calcolo delle variazioni
Angelo Guerraggio
Curve, regine e bolle di sapone: il calcolo delle variazioni
Nell’ordinario calcolo differenziale, massimizzare o minimizzare [...] : si tratta di trovare la funzione y0 = ƒ0(x) che rende appunto massima o minima la quantità J [ y].
Il calcolo delle variazioni nasce alla fine del Seicento. Nel libro ii dei suoi Principia mathematica, I. Newton studia la forma che deve avere una ...
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tampone acido-base
Miscela di sostanze in soluzione (soluzione tampone) che impedisce, entro certi limiti, le variazioni di pH dovute all’aggiunta di acidi o basi. Un sistema t. a.-b. è costituito da [...] una coppia formata da un acido debole (cioè solo parzialmente dissociato) e da un suo sale, presenti in concentrazioni non molto diverse o da una base debole e dal suo sale: per es., coppie tampone sono ...
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vischiosita
Andrea Boitani
vischiosità Situazione in cui l’aggiustamento di prezzi e salari, a fronte di variazioni improvvise della domanda o dell’offerta di beni e di lavoro, non è immediato, ma [...] avviene lentamente. Talvolta il termine v. è sostituito con rigidità, che può essere rappresentata come una v. accentuata.
Vischiosità nominale e reale
È necessario distinguere tra v. (o rigidità) nominale ...
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SOAN
C. Silvi Antonini
È noto che durante il Pleistocene, l'èra dell'uomo, si verificarono variazioni climatiche risultanti dal regolare alternarsi delle glaciazioni, donde la suddivisione dell'intera [...] èra in periodi "glaciali", caratterizzati appunto dal formarsi di immensi ghiacciai e periodi "interglaciali". Nel 1935 la Tale North India Expedition portò a termine uno studio di carattere geologico ...
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Effetti ecologici dei cambiamenti climatici
Diego Rubolini
Con il termine cambiamento climatico si intende qualsiasi modificazione di stato del clima, identificabile mediante analisi delle variazioni [...] alle date di inizio e termine di specifiche fasi vegetative di cloni di un insieme di specie.
Le variazioni temporali nel periodo vegetativo delle piante e il concomitante aumento delle temperature medie in una determinata area hanno importanti ...
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variazione
variazióne s. f. [dal lat. variatio -onis, der. di variare «variare»]. – 1. Con riferimento al valore trans. del v. variare: a. Il fatto di variare, di portare o di subire qualche cambiamento nell’aspetto, nell’ordine, nell’andamento...
pletismografia
pletismografìa s. f. [der. di pletismografo]. – In medicina, registrazione delle variazioni di volume (per lo più in rapporto con la gittata cardiaca) di un organo o di una parte del corpo, che viene eseguita col pletismografo,...