Nacque a Parigi il 1° n0vembre 1636 e vi morì il 13 marzo 1711. Usciva da una famiglia schiettamente borghese, illustratasi però con l'avvocatura e con le alte cariche giudiziarie, fornita di parentele [...] anni, il Dialogue des héros de roman, felicissima variazione del capolavoro di Molière, Les précieuses ridicules. Lo preesistenti, assolute. È contrario ad ogni novità: al melodramma musicale, talmente da definire l'opera "ces lieux communs de morale ...
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. Come termine musicale la parola aria ha due diversi significati fondamentali, entrambi correnti tanto nell'uso antico quanto nel moderno. In primo luogo, in senso figurato somigliante a quello di motivo, [...] un testo a più strofe, i periodi della composizione musicale seguono la struttura strofica della poesia; solo le riprese Frescobaldi. Entra così nell'aria vocale il principio della variazione sopra un basso melodico ripetuto a ogni strofa mentre ...
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IRLANDA.
Isabelle Dumont
Ilenia Rossini
Leone Spita
Bruno Roberti
– Demografia e geografia economica. Storia. Architettura. Bibliografia. Cinema
Demografia e geografia economica di Isabelle Dumont. [...] a essenziali elementi delle storie, una sensibilità musicale che avvolge e contribuisce a creare atmosfere melodrammatiche ecologica con Grabbers (2012) di Jon Wright (ironica variazione del monster movie), One hundred mornings (2009) di ...
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Compositore, nato a Saint-Germain-en-Laye (Parigi) il 22 agosto 1862 e morto il 26 marzo 1918. Passò l'infanzia senza occuparsi di musica. A nove anni, trovandosi a Cannes, presso una zia materna, ebbe [...] manca è lo sviluppo, cioè quel lavoro di amplificazione, di variazione per cui il tema è considerato come la cellula germinale di mutata: con il ritardo che le è proprio, l'arte musicale si adegua alle nuove esigenze create dalla poetica moderna, e D ...
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Disciplina musicologica che ha come proprio oggetto di studio la musica di tradizione orale, cioè tutta la musica che risulta prodotta in aree o culture poste al di fuori della tradizione musicale europea [...] scegliere tra diversi sistemi di classificazione del materiale, dovendo tener conto sia del testo musicale e verbale (scale, ritmo, variazioni, ecc.) che del contesto sociale (funzione e occasione della musica, riti religiosi, feste calendariali ...
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MUSICA CLASSICA.
Francesco Antonioni
– Contraddizioni e innovazioni. L’attività concertistica e discografica. Bibliografia
Contraddizioni e innovazioni. – Nell’ambito della m. c. si sono verificati [...] milioni nel 2013, pari allo 0,0249% del PIL, e la variazione del finanziamento fra il 1985 e il 2013, rapportata ai prezzi correnti italiani spiccano: Michele Mariotti (n. 1979), direttore musicale del Teatro Comunale di Bologna, che ha debuttato al ...
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Nacque a Siena il 2 dicembre 1578, da nobile famiglia, e quivi compose la sua prima opera data alla luce: Il pnmo Libro de' Madrigali a sei voci, stampato nel 1596 in Venezia dal Gardano. Errata è la notizia [...] 'Eumelio, l'A. non abbia rifuggito dalla adozione di un elemento musicale in contraddizione coi postulati estetici dei componenti la Camerata di Firenze: egli fa uso, cioè, della variazione nelle Arie, come prima d'allora se n'era largamente servita ...
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MARTONE, Mario
Bruno Roberti
Regista teatrale e cinematografico, nato a Napoli il 20 novembre 1959. Affermatosi fin dagli anni Ottanta a livello internazionale come importante regista nell’ambito della [...] Maria Ortese ed Enzo Moscato), Carmen (2015), una variazione sull’opera di Georges Bizet di Moscato su musiche dell di melanconia leopardiana, il secondo, di una vena quasi da ‘musical’ brechtiano, il terzo.
Bibliografia: Mario Martone. La scena e ...
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MALIPIERO, Gian Francesco
Compositore di musica, nato a Venezia il 18 marzo t882. Studiò al conservatorio di Vienna, poi al Liceo musicale di Venezia con M. E. Bossi e in Germania. Fu per qualche tempo [...] melodia nasce e vive per sé, non per variazione o amplificazione di quella che la precedette (la sola Pianoforte, maggio 1925; G. Rossi-Doria, Il teatro musicale di G. F. M., in La Rassegna musicale, luglio-agosto 1930; id., Le théâtre et l'oratorio ...
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. Termine recentissimamente introdotto nella teoria musicale. Esprime la negazione di quel punto fisso di riferimento e generatore di armonie che si chiama tonica (v.), intorno al quale, in un modo o nell'altro, [...] dodecafonia schönberghiana è la melodia quella che determina il ritmo. La variazione in ritmo è più radicale di quella in melodia, perché questa conserva al periodo il suo carattere musicale, mentre l'altra lo muta totalmente. Perciò una serie tonale ...
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variazione
variazióne s. f. [dal lat. variatio -onis, der. di variare «variare»]. – 1. Con riferimento al valore trans. del v. variare: a. Il fatto di variare, di portare o di subire qualche cambiamento nell’aspetto, nell’ordine, nell’andamento...
produzione
produzióne s. f. [der. di produrre (il lat. productio -onis aveva soltanto il sign. di «allungamento, prolungamento»)]. – 1. a. Il fatto di produrre, di prodursi o di esser prodotto: terreno adatto alla p. di caffè; la reazione...