In arte e architettura, persona od oggetto che l’artista ritrae o riproduce, oppure esemplare preparatorio dell’opera finale. Nel linguaggio scientifico, costruzione schematica, puramente ipotetica o realizzata [...] dimostra (teorema di Gauss-Markov) che ogni funzione stimabile f=Σikibi possiede una e una sola stima lineare ottima (cioè una varianza minima della classe delle stime non distorte), che si può ottenere da f′=Σikibi′, dove (b1′, b2′, ..., bp′) è una ...
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invarianza
invarianza [Der. di invariante] [LSF] Proprietà di ciò che è invariante, spesso sinon. di conservazione. ◆ [FAF] La circostanza per cui una data relazione tra grandezze fisiche rimane invariata [...] di un sistema in equilibrio al punto critico. ◆ [CHF] I. di un sistema eterogeneo: la condizione nella quale la varianza del sistema, valutata secondo la regola delle fasi, è nulla. ◆ [ALG] I. per deformazione: v. analisi non lineare: I ...
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disturbo
disturbo [Der. del lat. disturbatio -onis "atto ed effetto del disturbare", dal part. pass. disturbatus di disturbare "scompigliare", comp. di dis- e turbare] [LSF] (a) Perturbazione del normale [...] : II 467 a). ◆ [PRB] D. browniano: d. stocastico nelle equazioni differenziali stocastiche distribuito in modo normale con varianza di ordine (Δt): v. equazioni differenziali stocastiche: II 466 d. ◆ [GFS] D. ionosferici bruschi: v. ionosfera: III ...
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Cauchy Augustin-Louis
Cauchy ⟨koshì⟩ Augustin-Louis (Parigi 1789 - Sceaux, Seine, 1857) Ingegnere, poi (1815) prof. nella Ècole Polytechnique, alla Sorbona e al Collège de France; non accettando il [...] -∞<x<+∞; è la densità di probabilità della variabile x=m+(y/z), con y e z variabili gaussiane di media nulla e varianza, rispettiv., l2 e 1: v. probabilità classica: IV 586 Tab. 6.3. ◆ Equazione di C. per i continui deformabili: l’equazione di ...
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variabile
variàbile [agg. e s.f. Der. del lat. variabilis, da variare "variare"] [ANM] Di una quantità che può assumere valori in un certo insieme numerico, o, più in generale, di un simb. che rappresenta [...] V. casuale reale e relativi distribuzione log-normale, funzione caratteristica, momento centrato, momento misto, e valore medio o di attesa, e varianza: v. probabilità classica: IV 588 f, 591 c, 589 d, c, b. ◆ [FAF] V. collettiva: v. ordine: IV 313 e ...
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liberta
libertà [Der. del lat. libertas -atis "l'essere libero", da liber "libero"] [FSN] L. asintotica: concetto secondo il quale particelle elementari diventano libere, cioè non interagiscono, al limite [...] meno uno; (c) [TRM] il numero dei parametri termodinamici di un sistema che possono variare senza che varino il numero e la natura delle fasi del sistema, lo stesso che varianza. ◆ [TRM] Grado di l. congelato: v. calore specifico dei solidi: I 442 d. ...
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legge dei grandi numeri
Luca Tomassini
Principio secondo il quale sotto condizioni molto generali l’azione simultanea di un grande numero di fattori casuali conduce a un effetto sostanzialmente deterministico [...] Xk dalla media dei loro valori attesi. Fu Chebychev a dimostrare sotto condizioni estremamente generali (limitatezza uniforme della varianza EXk2) che
è valida per ogni ε>0 al tendere di n∈ℕ a infinito per variabili casuali indipendenti ...
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Econometria
Luigi Pasinetti
Guido Gambetta
di Luigi Pasinetti, Guido Gambetta
Econometria
sommario: 1. Definizione. 2. I precedenti storici. 3. La nascita dell'econometria. 4. I maggiori centri econometrici. [...] sono stati però costruiti per ipotesi alternative varie: per esempio, per l'ipotesi alternativa che b vari nel tempo, che la varianza di ut non sia costante, che i residui ut, siano correlati con i propri valori passati (v. Durbin e Watson, 1950 ...
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Stretta corrispondenza fra due (o anche tra più) elementi.
Biologia
La c. fra gli organi si attua attraverso la c. chimica (o umorale) e la c. nervosa. La prima avviene per mezzo di sostanze elaborate [...] tra le variabili X e Y è definito da
,
dove con E e σ2 si indicano rispettivamente il valore atteso e la varianza (➔ probabilità). Per n variabili X1 , ..., Xn , si chiama matrice di c. la matrice quadrata di ordine n il cui elemento generico ρij ...
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minimo
mìnimo [agg. e s.m. Der. del lat. minimus "il più piccolo", superlativo di parvus "piccolo"] [LSF] (a) agg. Oltre che come superlativo di piccolo, si usa spesso in contrapp. a massimo. (b) Sostantivato, [...] che minimizza la somma dei quadrati delle differenze tra i valori della variabile e la funzione ipotizzata, pesati con l'inverso della varianza (per un esempio, v. misure fisiche: IV 52 e); in termini più generali, si può dire che esso è volto alla ...
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varianza
s. f. [der. di variare]. – 1. ant. o letter. Il variare, variazione, modificazione: non cessò di ritrarla in tutti i volti graziosi, pur con qualche leggera v. (D’Annunzio). 2. In biologia, lo stesso che variabilità, con riferimento...
monovarianza
s. f. [comp. di mono- e varianza]. – In fisica, la condizione di un sistema avente un solo grado di libertà o, come anche si dice, avente varianza uguale a uno.