RUSSIA (A. T., 11-16, 66-74 ,84-87, 102-104)
Giuseppe CARACI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Jozef KOSTRZEWSKI
Giovanni MAVER
Arthur HABERLANDT
Miron MALKIEL-JIRMOUNSKI
Ettore LO GATTO
Tomaso NAPOLITANO
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Egon [...] assai pochi e finirono infatti ben presto per essere assimilati dall'ambiente slavo. Allo spirito d'iniziativa del nucleo dominante variago si deve però in prima linea l'avvicinamento dei Russi a Bisanzio ed alla grande civiltà che di colà emanava ...
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L'Europa tardoantica e medievale. La nascita degli Stati fuori dei confini dell'impero. La Russia
Ciro Lo Muzio
La russia
Nel vasto areale comprendente sia le regioni della più antica etnogenesi slava [...] .
L’ipotesi che la fondazione della Rus´, nel IX secolo, si debba a un gruppo di guerrieri-mercanti (i Variaghi) di origine scandinava, ma già radicati nelle regioni prospicienti il litorale baltico, fu avanzata intorno alla metà del Settecento. Da ...
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CITTÀ
P. Cuneo
La definizione di Isidoro di Siviglia (Etym., XV, 2, 1), identificando la civitas nel vincolo associativo che lega gli abitanti e l'urbs entro le mura che circondano lo spazio abitato, [...] quali è da escludere qualunque fenomeno di continuità. È dunque ancora oscuro se l'origine delle c. in quello che i Variaghi definirono Gardariki ('paese delle c.') sia da attribuire a influenze esterne - slave, scandinave - o a stimoli autoctoni. Le ...
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