Adolescenza
Augusto Palmonari
Una definizione provvisoria
Intendiamo per adolescenza quella fase dell'esistenza umana che segna la transizione dall'infanzia allo stato adulto, e cioè l'età compresa [...] punti principali.
1. Il concetto di adolescenza nella psicologia genetica di G. Stanley Hall. - La prima opera quelli che derivano dalle richieste sociali, mostrano una grande variabilità da una cultura all'altra. Il compito di prepararsi ...
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Sistema piramidale
CCharles G. Phillips
Giorgio Macchi
Fisiologia del sistema piramidale, di Charles G. Phillips
Patologia del sistema piramidale, di Giorgio Macchi
Fisiologia del sistema piramidale
SOMMARIO: [...] settimane e la loro prestazione migliorava in un periodo variabile da due a sei mesi; esse potevano camminare 1963) è stata prospettata l'ipotesi di un difetto biochimico genetico, che troverebbe conferma in modificazioni riscontrate nel derma in più ...
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Le fonti per la ricerca archeologica
Mario Liverani
Domenico Musti
Maria Letizia Lazzarini
Francesca Romana Stasolla
Maria Isabella Marchetti
Paolo Delogu
Maria Adelaide Lala Comneno
Anna Filigenzi
Pia [...] dei rapporti fisiologicamente accertabili, cioè al di là dell'etnicità genetica, c'è una costruzione storica di ogni ethnos, con le stata descritta dagli antropologi. Utilizzando il campo di variabilità di queste misure, Wilmsen ha tentato di risalire ...
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La demografia dei poveri. Pescatori, facchini e industrianti nella Venezia di metà Ottocento
Renzo Derosas
Tra demografia e storia sociale
Aronne S. era un povero "industriante", un manovale senza [...] era infatti superiore a 21(136). C'era peraltro una certa variabilità attorno a questo valore medio: il 6% del totale non aveva si faccia di nuovo ricorso a eventuali caratteristiche genetiche, che restano ancora tutte da dimostrare, sembra ...
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Psicanalisi
PPaul Ricoeur
Silvano Arieti
di Paul Ricoeur, Silvano Arieti
PSICANALISI
La teoria psicanalitica di Paul Ricoeur
Sommario: 1. Introduzione. 2. La psicanalisi come metodo d'indagine: a) [...] di vista economico, eventualmente integrato da un punto di vista genetico.
c) Il punto di vista economico
È con il punto la pulsione può raggiungere la sua meta. È elemento più variabile della pulsione, non è originariamente collegato ad essa, ma le ...
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Sociologia
Alessandro Cavalli
L'oggetto della sociologia e i confini con le altre scienze sociali
Non c'è forse domanda più imbarazzante da porre a un sociologo di quella di definire l'oggetto della [...] se è costruita in modo da accertare l'esistenza di un nesso tra variabili (deve rispondere alla domanda: "è vero che?"). La teoria è fenomeni di devianza e criminalità a fattori di natura genetica, dall'altro lato si collocano le teorie che ...
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Tra immaginarioe descrizione anatomica
Riccardo de Sanctis
Su una parete di roccia della grotta di Gargas, in Francia, è tracciato il profilo di una mano, e il disegno in ocra rossa si ripete centinaia [...] rischio di perdersi, di smarrirsi nella infinita gamma delle variabili. La rappresentazione del corpo offre la possibilità di trovare , le strutture in cui si organizza il materiale genetico all'interno del nucleo. Contemporaneamente, la fisiologia, ...
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L'ominazione
Giacomo Giacobini
Phillip V. Tobias
Bernard Wood
Silvana Condemi
Il concetto di uomo negli studi sull'evoluzione umana
di Giacomo Giacobini
La pubblicazione del saggio di T.H. Huxley [...] "early Homo" e altri H. habilis sensu lato è relativamente variabile. Il volume endocranico va da poco meno di 500 cm³ a Anche i dati paleontologici si accordano con quelli forniti dalla genetica, che porrebbe l'origine di H. sapiens sapiens in un ...
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Le analisi di laboratorio
Giorgio Federici
Il termine 'analisi cliniche' è entrato nel linguaggio comune per identificare una branca della medicina che in questi ultimi decenni ha avuto un impetuoso [...] guanina, timina e citosina, risiede l'informazione genetica. Normalmente i filamenti di DNA si appaiano tra di DNA, N₀ il numero delle molecole iniziali, E l'efficienza della reazione (variabile da 0 a 1) e n il numero dei cicli.
Si comprende così che ...
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Lavoro e culture sindacali nel Mezzogiorno
Gian Primo Cella
Vincenzo Fortunato
Modernizzazione, lavoro industriale, culture sindacali
Il termine modernizzazione è stato la parola chiave nei primi due [...] i caratteri delle relazioni industriali basate sulla strutturazione genetica del conflitto come fenomeno esogeno e indipendente dalla sicurezza sul lavoro, opportunità di crescita professionale e variabilità del salario, e più in generale l’enfasi ...
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variabilita
variabilità s. f. [der. di variabile]. – L’essere variabile; condizione o proprietà di ciò che è variabile; attitudine di uno o più elementi a presentarsi in vario modo o con varia intensità: v. di una grandezza; v. del tempo;...
genètica s. f. [dall’ingl. genetics, termine coniato nel 1906 dal biologo ingl. W. Bateson, dall’agg. genetic «genetico»]. – Ramo delle scienze biologiche che studia tutti i fenomeni e tutti i problemi relativi alla discendenza e cerca di determinare...