(o feromone) Sostanza chimica prodotta ed escreta da un animale, che determina, in un altro animale della stessa specie che viene a contatto con essa, una specifica modificazione fisiologica e/o di comportamento. [...] 5 giorni dal concepimento e un ritorno dell’estro, favorendo così l’esoincrocio e un mantenimento della variabilitàgenetica.
Numerosi f. sono stati identificati chimicamente e utilizzati ottenendo buoni risultati nella lotta biologica, in particolar ...
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Sigla di organismo geneticamente modificato, usata per indicare organismi il cui patrimonio genetico è stato modificato mediante ibridazione e selezione o mutagenesi e selezione, oppure con metodiche che [...] di specifici insetti.
La creazione di organismi con caratteristiche genetiche programmate contrasta i procedimenti vitali plasmati dall’evoluzione, basati invece sulla variabilitàgenetica casuale e la scelta ambientale dei genomi più adatti alla ...
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Botanico, genetista, e fitogeografo (n. Mosca 1887 - m. forse Magadan 1943). Studiò scienze agrarie e lavorò a Cambridge e a Londra con W. Bateson. Rientrato in patria, svolse importanti ricerche sulle [...] serie omologhe della variabilitàgenetica e sui centri geografici di origine delle piante coltivate (Centry proischoždenija kul´turnych rastenij "Centri di origine delle piante coltivate", 1926), vasto lavoro che gli procurò larga fama e l'attenzione ...
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farmacogenòmica Applicazione delle tecniche e dei metodi della genomica allo scopo di individuare i geni associati a specifici fenomeni patologici, di scoprire e realizzare farmaci (farmacologia razionale) [...] e realizzare farmaci (farmacologia razionale) e studiare la risposta da essi prodotta in funzione della variabilitàgenetica degli individui (farmacogenetica). Secondo questa definizione, la farmacogenetica – ossia lo studio delle caratteristiche ...
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In genetica, individuo che possiede nel proprio patrimonio genetico due alleli diversi dello stesso gene.
Tasso di eterozigosi
Parametro che stima la variabilitàgenetica di una popolazione. Rappresenta [...] la frazione di e. sul totale di individui saggiati per un dato locus. Il valore medio su tutti i loci esaminati è definito eterozigosi media per locus; il numero medio di e. su tutti gli individui saggiati ...
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Il corredo genetico di una determinata specie, costituito dall’insieme dei suoi differenti genotipi, ossia dalle sue diverse varietà, coltivate (dette cultivar) e non, di cui rappresenta quindi la variabilità [...] genetica. La disponibilità di un ampio g. è di fondamentale importanza nelle specie coltivate per il continuo processo di miglioramento genetico che è alla base di un’agricoltura produttiva ed efficiente. ...
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Ecologia
La variabilità tra gli organismi viventi all’interno di una singola specie (diversità genetica), fra specie diverse e tra ecosistemi (➔ anche diversità). Le specie descritte dalla scienza sono [...] del suolo, il controllo di agenti patogeni e il riciclaggio delle scorie; c) ecologici: maggiore è la diversità genetica di una specie, maggiore sarà la capacità per la specie di perpetuarsi; d) derivanti dalle caratteristiche estetiche delle ...
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L’insieme di individui o oggetti in un determinato ambito, considerati nel loro complesso e nell’estensione numerica.
Astronomia
P. stellare
L’insieme di stelle caratterizzate dalla loro composizione [...] che ne sono invece più povere (➔ stella).
Biologia
Genetica di p.
Branca della genetica che studia la cinetica dei geni nelle popolazioni. infatti chiamato effetto Wright, o limitazione automatica della variabilità. Quando una p. si riduce a un ...
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(XIII, p. 424; App. III, I, p. 504; IV, I, p. 617)
Con il prosieguo degli studi su struttura e funzionalità degli ecosistemi, si è ancor più evidenziata la natura interdisciplinare dell'e. come scienza [...] di creare reti alimentari (le catene alimentari sono lineari), la specie dominante non si è ancora diversificata geneticamente (la variabilitàgenetica è molto bassa), molte nicchie non sono occupate, oppure il numero di nicchie ecologiche è basso in ...
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Sangue
Giuseppe Maria Gandolfo
Laura Conti
Franco Mandelli
Giovanna Meloni
(XXX, p. 664; App. II, ii, p. 782; III, ii, p. 657; IV, iii, p. 261; V, iv, p. 621)
Nell'Enciclopedia Italiana e nelle Appendici [...] In realtà la malattia di von Willebrand comprende diverse anomalie genetiche, capaci di modificare in vario modo la sintesi di tale l'espressione in vivo del fattore viii è risultata molto variabile, da un giorno a oltre 5 mesi. I prossimi sviluppi ...
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variabilita
variabilità s. f. [der. di variabile]. – L’essere variabile; condizione o proprietà di ciò che è variabile; attitudine di uno o più elementi a presentarsi in vario modo o con varia intensità: v. di una grandezza; v. del tempo;...
genètica s. f. [dall’ingl. genetics, termine coniato nel 1906 dal biologo ingl. W. Bateson, dall’agg. genetic «genetico»]. – Ramo delle scienze biologiche che studia tutti i fenomeni e tutti i problemi relativi alla discendenza e cerca di determinare...