computabile
computàbile [agg. Der. dell'ingl. computable, che è dal lat. computabilis "che si può calcolare", "di cui si può o si deve tenere conto", già reso con l'it. calcolabile] [ALG] [FAF] [INF] [...] o della ricorsività, studia i limiti teorici di un tale procedimento di calcolo. ◆ [INF] Funzione c.: funzione numerica di n variabili per la quale è possibile trovare un procedimento per calcolarne, con un numero finito di passi, il valore per ogni ...
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Parte introduttiva
di Francesco Jovane
In una visione molto vasta, il termine definisce sia lo strumento che consente la soluzione di problemi di varia natura, sia la tecnica che combina risorse per [...] hanno realizzato nel 1993 a Floirac, nei pressi di Bordeaux, casa Latapie, edificio a pianta rettangolare con un prospetto variabile grazie a grandi pannelli a struttura lignea che chiudono o aprono completamente la facciata e grazie a una coppia di ...
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dipendente
dipendènte [agg. Der. del part. pres. dependens -entis del lat. dependere "derivare da, dipendere", comp. di de- e pendere] [LSF] Di ente che abbia una relazione di dipendenza da un altro: [...] 0, in cui f è un polinomio in n indeterminate a coefficienti in K. Per es., le coordinate x, y di un punto variabile sopra una curva algebrica piana sono algebricamente d., in forza dell'equazione della curva f(x, y)=0, naturalmente rispetto al campo ...
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stazionarietà economia Ipotesi di s. La supposizione (di cui spesso si avvale l’analisi economica e soprattutto macroeconomica) che le diverse quantità economiche considerate, pur incessantemente rinnovandosi [...] domandate e offerte di beni e servizi, i prezzi e il reddito. matematica Punto di s. di una funzione f di una o più variabili è un punto P del campo di regolarità di f nel quale si annullano la derivata prima o le derivate parziali prime della f; la ...
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somma
sómma [Der. del lat. summa "il punto più alto", f. sostantivato dell'agg. summus "sommo"] [ALG] Il risultato dell'operazione di addizione di numeri naturali (s. aritmetica), di numeri con segno [...] chiama s. di B, C e si indica con B+C l'ideale costituito dagli elementi del tipo b+c ove b, c sono elementi variabili in B, C rispettiv. e il simbolo " + " denota l'operazione di s. nell'anello A. ◆ [ALG] S. di insiemi: locuz. caduta in disuso, per ...
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tipo
tipo [Stesso etimo di tipo-] [LSF] Modello, sia concreto che ideale, al quale rifarsi. ◆ [ANM] T. di un semigruppo: v. semigruppo: V 168 b. ◆ [ASF] T. spettrali di stelle (anche classi spettrali [...] di appartenenza tra un elemento e un insieme è regolata da un rigido ordinamento delle variabili (o costanti) che si adoperano; così sono di t. 0 le variabili che servono a rappresentare gli elementi di questo universo, di t. 1 quelle che servono ...
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Domanda
Carlo D'Adda
Significati della parola e concetti contigui
Intesa come termine dell'odierno lessico economico, la parola 'domanda' possiede almeno due significati distinti. Il primo significato [...] il fatto che, alla luce delle teorie dell'equilibrio generale, caratterizzate da un alto grado di interdipendenza tra tutte le variabili che entrano nell'analisi, la distinzione tra teorie dei prezzi determinati dalla domanda e teorie dei prezzi come ...
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variabilevariàbile [agg. e s.f. Der. del lat. variabilis, da variare "variare"] [ANM] Di una quantità che può assumere valori in un certo insieme numerico, o, più in generale, di un simb. che rappresenta [...] la cui magnitudine apparente varia, in genere periodicamente: v. stelle variabili. ◆ [ELT] In contrapp. a costante, fisso e sim., di dispositivo caratterizzato dalla variabilità di una o più grandezze che intervengono nel suo funzionamento; per ...
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Intervento su fatti, fenomeni, processi naturali (anche fisici o fisiologici) o meccanici, per modificarne o disciplinarne le condizioni o lo svolgimento, in base a determinate esigenze.
Biologia
Gli [...] (e pari al valore di riferimento r) o, nei problemi di asservimento, mantenga l’uscita y a distanza stabilita dal riferimento r(t) variabile nel tempo. In genere la r. si basa su una struttura a retroazione in cui l’azione di controllo si sviluppa in ...
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In economia, la misura di ciò che deve essere impegnato per ottenere la disponibilità o la proprietà di un bene o la prestazione di un servizio.
C. di produzione
È semplicemente il c. di un bene, la spesa [...] interessi sui capitali investiti, le spese di manutenzione per gli impianti e i macchinari, i premi di assicurazione ecc. Sono c. variabili le spese per l’acquisto di materie prime e per l’energia, le spese per la manodopera e tutte le altre spese ...
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variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...
variabilita
variabilità s. f. [der. di variabile]. – L’essere variabile; condizione o proprietà di ciò che è variabile; attitudine di uno o più elementi a presentarsi in vario modo o con varia intensità: v. di una grandezza; v. del tempo;...