Indirizzo speciale della fitogeografia, fondato da J. Braun-Blanquet. Studia la distribuzione topografica e l’organizzazione in fitocenosi delle specie ed è soprattutto uno strumento d’indagine ecologica. [...] di piante non casuali che ripetendosi con una certa costanza di fisionomia e di caratteri, pur essendo variabili floristicamente, sono ben definiti ecologicamente. La tipizzazione fitosociologica in senso stretto consiste nel prendere in esame un ...
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TESSUTO
Giovanni Strobino
. Industria. - Il tessuto nella sua accezione tecnologica è un prodotto industriale costituito da una falda fabbricata con materiali tessili, di lunghezza indeterminata, di [...] due dimensioni. È dotato di una flessibilità conveniente in ogni senso e possiede caratteristiche di solidità, compattezza e aspetto variabili secondo l'uso cui è destinato.
Il tessuto è ottenibile mediante intreccio di fili (di cotone, di lana, di ...
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MOSTO
Giovanni Dalmasso
Con la parola "mosto", senz'altre aggiunte, in Italia dal punto di vista merceologico e legale, s'intende il succo proveniente dalla pigiatura dell'uva. Il componente più abbondante [...] 70 all'80%; ma quello più importante economicamente e fisiologicamente è lo zucchero (zucchero invertito), che è contenuto in quantità variabili da 12 a 28 e più per cento (più frequentemente da 16 a 22). Seguono gli acidi organici (tartarico, malico ...
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MOGGIO (lat. modius, v. modio)
Antica misura di capacità per aridi, usata anche in Italia prima dell'adozione del sistema metrico decimale. Il suo valore variava notevolmente da luogo a luogo; equivaleva [...] , a l. 621,85 a Ferrara, a l. 347,80 a Padova, a l. 584 a Firenze, a l. 333, 30 a Venezia, ecc. Misure variabili di uguale nome si usavano, specie a Milano e a Como, per il carbone, la calce, ecc. Si chiamava anche moggio una misura agraria usata in ...
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pulviscolo
pulvìscolo [Der. del lat. pulvisculus, dim. di pulvis -eris "polvere"] [LSF] L'insieme di piccole particelle di materiali solidi che si trovano in sospensione in un liquido o di materiali [...] ] P. atmosferico: il p., solido e liquido, stabilmente presente nell'atmosfera terrestre, partic. nei bassi strati, con dimensioni molto variabili, all'incirca tra 1 mm e qualche µm; in ordine di importanza si distinguono: (a) p. eolico, la polvere ...
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chopper
chopper 〈cŠòpëë〉 [s.ingl., Der. di to chop "tagliuzzare", usato in it. come s.m. invar.] [ELT] Interruttore periodico di segnali (elettrici, ottici, sonori, ecc.), per il quale è stato proposto, [...] modulatore in continua, in quanto inizialmente nacque per realizzare sistemi amplificatori di segnali elettrici lentamente variabili (cosiddetti amplificatori in continua), per i quali un grave problema era costituito dalla difficilmente eliminabile ...
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rotolamento
rotolaménto [Atto ed effetto del rotolare, der. del lat. rotulare "muovere, o muoversi, come un rotolo", da rotulus "rotolo"] [MCC] Attrito di r.: lo stesso che attrito volvente: → attrito. [...] su una superficie fissa (rispetto alla prima) senza strisciamento, cioè durante il quale le due superfici abbiano punti in comune, ma variabili a ogni istante (per es., un punto tra una sfera e un piano su cui essa rotoli, un segmento di retta se ...
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Figa Talamanca
Figà Talamanca Alessandro (Roma 1938) matematico italiano. Ha insegnato in diverse università degli Stati Uniti (Berkeley, Yale, Washington), a Sydney e dal 1970 all’università di Roma. [...] lungo occupato degli aspetti politico-organizzativi della ricerca matematica in Italia e del sistema universitario in generale. Ha svolto attività di ricerca soprattutto in analisi matematica (spazi Lp, serie di Fourier, variabili aleatorie stabili). ...
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fìsica matemàtica Disciplina scientifica che si propone di descrivere in termini matematici rigorosi i fenomeni fisici.
Abstract di approfondimento da Fisica matematica di Gianfausto Dell’Antonio (Enciclopedia [...] il prolungamento analitico in regioni dello spazio-tempo complesso che contengano l’insieme nel quale tutte le variabili tempo assumono un valore immaginario. Questo permette di introdurre alcune funzioni, dette di Schwinger, definite sullo spazio ...
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linguàggio di programmazióne In informatica, insieme di parole e di regole, definite in modo formale, per consentire la programmazione di un elaboratore affinché esegua compiti predeterminati. Esistono [...] che possono essere combinati fra loro in modo da formare espressioni simili all’usuale notazione matematica. Se A, B, C sono tre variabili, è in genere possibile scrivere per esempio A*(B1C)/2 se si intende indicare la somma di B e C moltiplicata per ...
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variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...
variabilita
variabilità s. f. [der. di variabile]. – L’essere variabile; condizione o proprietà di ciò che è variabile; attitudine di uno o più elementi a presentarsi in vario modo o con varia intensità: v. di una grandezza; v. del tempo;...