Matematico francese (Sidi Bel-Abbès, Algeria, 1893 - Parigi 1978), prof. di analisi superiore alla Sorbona (1925-64) e di geometria al politecnico di Parigi (1936-64); membro dell'Académie des sciences [...] che J. ha dato all'analisi matematica. Egli ha studiato questioni attinenti alla teoria delle funzioni analitiche di più variabili ottenendo risultati in merito a un problema che è stato chiamato problema di J.; ha anche introdotto nuovi punti di ...
Leggi Tutto
Unità di misura inglese di capacità. In Inghilterra è usata per i liquidi ed equivale a 2 pinte, ossia a 1,1365 l; negli USA il q. per i liquidi equivale a 0,9464 l e quello per gli aridi a 1,1012 l. Si [...] chiamava q. una unità di misura di capacità degli antichi stati tedeschi con valori variabili: Prussia 1,145 l; Baviera 0,267 l; Brema 0,943 l per la birra e 0,805 l per il vino. ...
Leggi Tutto
(lat. Cetus) Costellazione equatoriale, a E dell’Aquario e a S dei Pesci e dell’Ariete; è visibile durante gli ultimi mesi dell’anno ma difficilmente osservabile alle nostre latitudini, perché sempre bassa [...] sull’orizzonte. Le stelle componenti sono tutte di debole splendore, a eccezione di Deneb Kaitos (grandezza 2,2) e Menkab (grandezza 2,81). Fra le numerose stelle variabili di questa costellazione, la prima scoperta è stata Mira Ceti. ...
Leggi Tutto
Materiale di riserva, detto pure glutine , in prevalenza di natura proteica, che si trova nei semi maturi e si può estrarre in forma di polvere bianca farinosa, donde il nome attribuitogli per la prima [...] volta dal Hartig nel 1855. Al microscopio si mostra in granuli di dimensioni e struttura variabili. I granuli di aleurone più voluminosi e complessi sono quelli dei semi oleosi; quelli invece dei semi ricchi di amido sono ordinariamente molto più ...
Leggi Tutto
geometria algebrica
geometria algebrica variante moderna e più astratta della geometria analitica; dato il peso prevalente assegnato alle strutture algebriche (quali, in particolare, anelli, campi e [...] quella parte della matematica che studia le configurazioni formate dagli zeri comuni a una famiglia di uno o più polinomi a n variabili e a coefficienti definiti su un campo. Se i polinomi sono tutti di primo grado, lo studio di tali sistemi rientra ...
Leggi Tutto
controllo ottimale
Matteo Pignatti
Teoria matematica, sviluppata negli anni 1960 contemporaneamente da L. Pontryagin (➔ Pontryagin, principio di) in Unione Sovietica e da R. Bellman (➔ Bellman, equazione [...] ottimali di controllo di sistemi dinamici, per raggiungere finalità assegnate. Per sistema dinamico si intende un insieme di grandezze variabili nel tempo in modo interdipendente. La tecnica del c. o. è usata principalmente in sistemi fisici, per es ...
Leggi Tutto
calcio - Kenya
Filippo Maria Ricci
FEDERAZIONE
Denominazione ufficiale: Kenya Football Federation
Anno di fondazione: 1960
Anno di affiliazione FIFA: 1960
NAZIONALE
Colori: rosso-verde-bianco-nero
Prima [...] vinto
MOVIMENTO CALCISTICO
Formula del Campionato: Campionato non professionistico a 20 squadre, girone unico, con retrocessioni variabili
Club: 2956 società, 9002 squadre
Giocatori tesserati: 12.331 uomini, 1229 donne
Arbitri: 2160 uomini, 110 ...
Leggi Tutto
Nome comune del genere Phaseolus e di altri generi affini, appartenenti alla famiglia Fabacee, e dei loro semi, di notevole importanza alimentare. Sono erbe volubili, cespugliose, annue, bienni o perenni, [...] bianchi, gialli, purpurei o violetti. I frutti variano, anche in una stessa specie, di lunghezza e colore; ancora più variabili sono i semi per dimensioni, forma e colore. Il genere Phaseolus è distinto dai generi affini Vigna e Dolichos (comunemente ...
Leggi Tutto
Turbellari Classe di Platelminti comprendente la sottoclasse Arcofori con 9 ordini e circa 3400 specie. Riunisce vermi piatti di aspetto diverso, indicati con il nome generico di planarie (v. fig.), marini, [...] e sviluppo diretto o per metamorfosi attraverso lo stato di larve di Müller.
Rivestiti di epidermide ciliata, hanno dimensioni variabili da pochi millimetri a qualche centimetro, nelle planarie terrestri anche 30-60 cm. Il corpo appiattito è distinto ...
Leggi Tutto
SEMICONDUTTORI
Francesco Paolo Califano-Fabrizio Galluzzi
(App. III, II, p. 692; IV, III, p. 300)
I s. hanno trovato larghissima applicazione nell'industria elettronica sotto forma di materiali monocristallini [...] da permettere la formazione di materiali non stechiometrici, del tipo Si1−x Cx :H o Si1−x Gex :H (dove x è variabile con continuità tra 0 e 1). Al mutare della composizione chimica mutano le proprietà elettroniche e in particolare le larghezze della ...
Leggi Tutto
variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...
variabilita
variabilità s. f. [der. di variabile]. – L’essere variabile; condizione o proprietà di ciò che è variabile; attitudine di uno o più elementi a presentarsi in vario modo o con varia intensità: v. di una grandezza; v. del tempo;...