Per variazione linguistica si intende l’importante carattere delle lingue di essere mutevoli e presentarsi sotto forme diverse nei comportamenti dei parlanti. La proprietà di un’entità di assumere diverse [...] ricevuto; Berruto 1987: 119-121).
La variazione nella lingua si manifesta in primo luogo nell’esistenza di variabili (socio)linguistiche. Variabile è ogni elemento o punto del sistema linguistico che si presenti sotto forme o realizzazioni diverse l ...
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univoco
unìvoco [agg.(pl.m. -ci) Der. del lat. univocus "che ha una sola definizione", comp. di uni- e del tema di vocare "chiamare"] [ELT] [INF] Decodificabilità u.: v. informazione, teoria dell': III [...] 199 c. ◆ [ANM] Funzione u.: funzione che ammette un solo valore per ogni scelta della o delle variabili indipendenti nel campo di definizione della funzione stessa; una funzione u. si dice anche uniforme o monodroma o a un solo valore, in contrapp. a ...
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sarcoide
Neoformazione apparentemente simile ai sarcomi, dai quali peraltro si differenzia sia per l’aspetto istologico, sia per il decorso generalmente favorevole. S. ipodermici o sottocutanei: formazioni [...] inglobante tubercoli a cellule epitelioidi e con tendenza alla trasformazione fibrosa. I noduli, rotondeggianti od ovali, di dimensioni variabili (da una lenticchia a una noce), non sono dolenti, hanno scarsa tendenza a modificarsi e tanto meno a ...
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gruppo misto
gruppo misto attribuzione di un gruppo sulla base del suo insieme sostegno. Un gruppo misto è un gruppo infinito formato da un insieme discreto o finito di sistemi continui di elementi, [...] detti schiere, cioè di sistemi il cui elemento generico è individuato da un numero finito o infinito di parametri variabili con continuità. ...
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Astronomo (Roma 1887 - ivi 1958), figlio di Mariano; socio naz. dei Lincei (1928) e accademico pontificio (1936), prof. di meccanica razionale a Torino (1915) e Padova (1919), di meccanica celeste a Pisa [...] celeste, tra i maggiori del suo tempo, portando fondamentali contributi alla risoluzione del problema dei due corpi con masse variabili, alla regolarizzazione del problema degli n corpi, alla dinamica stellare, alla cosmologia; si è occupato anche di ...
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Matematico italiano (Pavia 1835 - ivi 1890), allievo di A. Bordoni e di F. Brioschi, insegnò (dal 1859) nell'università di Pavia algebra e geometria analitica e successivamente calcolo infinitesimale; [...] Lincei (1875). Si distinse soprattutto per i suoi studî sulla teoria delle funzioni di variabile complessa (Teorica delle funzioni di variabili complesse, 1868), contribuendo effificacemente a far conoscere ed apprezzare in Italia questa teoria, che ...
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Musicista tedesco (Niuchuang, Cina, 1903 - Berlino 1975). Studiò con F. E. Koch alla Hochschule für Musik di Berlino, dove poi fu professore di composizione dal 1948 e direttore dal 1953 al 1959. Influenzato [...] Stravinskij, accolse in seguito procedimenti dodecafonici rielaborati attraverso un suo sistema di serializzazione ritmica, detto dei "metri variabili", applicato per la prima volta in Klavier-Ornamente (1950). È autore di lavori teatrali (le opere ...
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triathlon Nello sport, in genere, complesso di tre prove relative a tre diverse discipline o specialità. In particolare, disciplina sportiva di origine statunitense, che comprende una prova di nuoto, una [...] di ciclismo e una di corsa, senza soluzione di continuità tra l’una e l’altra. Le gare si disputano su distanze variabili: nella versione più impegnativa, detta Iron man, sono di 3,8 km nel nuoto; 180 km nel ciclismo; 42,195 km cioè la maratona, ...
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TUCANA
Pio Luigi Emanuelli
Costellazione dell'emisfero australe, introdotta da Johann Bayer nel suo Atlante del 1603. La sua stella principale (α) è di grandezza 2M.9. In questa costellazione si trova [...] un magnifico ammasso stellare globulare N. G. C. 104, composto, secondo S.I. Bailey, di circa 2235 stelle, tra cui 7 variabili. H. Shapley ritiene che esso sia lontano dalla Terra 22.000 anni di luce. ...
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Quanti, teoria dei
GGian Carlo Wick
Gian Carlo Wick
Meccanica quantistica, di Gian Carlo Wick
Elettrodinamica quantistica, di Gian Carlo Wick
Meccanica quantistica
SOMMARIO: 1. Introduzione: a) il [...] dal laplaciano; la (16) diventa allora
Notiamo infine il caso in cui la v è una funzione della posizione (mezzo a indice di rifrazione variabile da punto a punto). In questo caso, per una data aω, si ha nella (18) k = ω/v = k0n(x, y, z), ove k0 ...
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variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...
variabilita
variabilità s. f. [der. di variabile]. – L’essere variabile; condizione o proprietà di ciò che è variabile; attitudine di uno o più elementi a presentarsi in vario modo o con varia intensità: v. di una grandezza; v. del tempo;...