L’insieme degli aspetti quantitativi dello sviluppo, misurati attraverso le principali grandezze macroeconomiche (reddito nazionale, investimenti ecc.). Si ha c. economica equilibrata in un processo di [...] , a partire dal contributo di R.M. Solow, il tasso di c. del prodotto lordo pro capite era spiegato da tre variabili, esplicitate in una funzione aggregata di produzione: il tasso di c. dello stock di capitale, quello del fattore lavoro impiegato e ...
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L'Ottocento: matematica. Teoria degli invarianti
Leo Corry
Teoria degli invarianti
L'algebra del XIX sec. ebbe uno sviluppo intenso che coprì numerosi domini. Nuove entità matematiche come gruppi, anelli [...] ) di grado n con coefficienti ai e una trasformazione lineare T:
risulta definita implicitamente una nuova forma T(f) di grado n, nelle variabili y1 e y2, T(f)=F(y1,y2) con coefficienti bi che sono funzioni razionali, lineari nelle ai e di grado n ...
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protuberanza
protuberanza [Der. del part. pres. protuberans -antis del lat. protuberare "gonfiarsi in fuori", comp. di pro- "davanti" e tuber -eris "gonfiore"] [ASF] P. solari: nubi di gas che si protendono [...] dalla parte più bassa della cromosfera solare fino ad altezze variabili e in alcuni casi anche considerevoli entro la corona solare, da poche decine di migliaia di km fino a diverse centinaia di migliaia di km, mentre lo spessore è dell'ordine di 10 ...
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plurivoco
plurìvoco [agg. (pl.m. -ci) Der. del lat. plurivocus "che dice più cose", comp. di pluri- e vox vocis "voce"] [ANM] Di funzione che ha più valori in corrispondenza a un dato valore della variabile [...] o a un dato insieme di valori delle variabili, sinon. di polidromo, in contrapp. a univoco e monodromo. ...
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Statistico svedese (n. Stoccolma 1893 - m. 1985), prof. (1929-58) all'univ. di Stoccolma. Importanti i suoi risultati in matematica statistica, in particolare il teorema di Levy-C., da lui dimostrato nell'ipotesi [...] di Levy, che se una variabile causale normale è somma di due variabili casuali indipendenti, entrambi gli addendi sono di tipo normale. Tra le opere: Elements of probability theory (1954); Stationary and related stochastic processes (1967). ...
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UPAS
Fabrizio CORTESI
. Nome, probabilmente malese, col quale s'indicano alcune piante e i veleni che da esse si estraggono usati per avvelenare le frecce. Il vero upas è l'Antiaris toxicaria Lesch., [...] albero dell'Arcipelago Indomalese della famiglia Moracee: è pianta di variabili dimensioni e contiene un lattice nel quale è contenuto il glucoside tossico antiarina; si chiama anche upas-antiar.
Altri upas sono forniti da piante del genere Strychnos ...
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L'Ottocento: matematica. Teoria dei numeri
Catherine Goldstein
Teoria dei numeri
Le tappe più significative dello sviluppo di un settore della scienza o dell'arte si accordano raramente con la suddivisione [...] è una sola classe per genere, ma ciò non è vero in generale.
Lo studio di forme più complesse, per esempio in più di due variabili o, in certi casi, di grado più elevato, è proseguito per tutto l'Ottocento. La situazione è diversa già nel caso di una ...
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variabile informatica
variabile informatica in informatica, il termine variabile assume un significato diverso da quello che gli viene comunemente attribuito nella matematica generale. Infatti, anziché [...] la somma dei primi N numeri naturali può essere così schematizzato:
Nella sezione dichiarativa del programma si prevede l’uso delle variabili i, N, somma il cui tipo di dato è integer, ossia l’insieme dei numeri interi accettati dalla macchina. In ...
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gradiente, divergenza di un
gradiente, divergenza di un nelle applicazioni della matematica alla fisica, data una funzione u e consideratone il suo gradiente ∇u, è ∆u = ∇ ⋅ ∇u, dove ∇ è l’operatore differenziale [...] nabla. La divergenza del gradiente di u è anche indicata con ∇2u e, se la funzione scalare u è di n variabili, la divergenza del suo gradiente costituisce l’operatore del secondo ordine noto come laplaciano, dato dalla somma delle derivate seconde ...
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tricoepitelioma
Malattia caratterizzata da lesioni cutanee nodulari localizzate al volto, più raramente al cuoio capelluto, al collo, al tronco. Si distinguono una forma multipla, generalmente ereditaria [...] e con comparsa prima dei 20 anni, e una forma solitaria non ereditaria. Le dimensioni delle lesioni sono variabili (da pochi mm a qualche cm); una volta raggiunte le dimensioni massime, il t. permane stazionario per il resto della vita. ...
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variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...
variabilita
variabilità s. f. [der. di variabile]. – L’essere variabile; condizione o proprietà di ciò che è variabile; attitudine di uno o più elementi a presentarsi in vario modo o con varia intensità: v. di una grandezza; v. del tempo;...