crescita
Insieme degli aspetti quantitativi dello sviluppo economico (➔ anche sviluppo), misurati attraverso le principali grandezze macroeconomiche (PIL, reddito nazionale, investimenti e così via).
Modelli [...] , a partire dal contributo di R.M. Solow (➔), il tasso di c. del prodotto lordo pro capite è spiegato da 3 variabili, esplicitate in una funzione aggregata di produzione: il tasso di c. dello stock di capitale, quello del fattore lavoro impiegato e ...
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Cauchy, metodo di
Uno dei primi metodi per la soluzione numerica di problemi di ottimizzazione non lineare non vincolata. Se il problema consiste nella ricerca di un minimo locale di una funzione F (x) [...] di n variabili x1, x2, … ,xn, tali metodi si fondano sulle iterazioni: x (i+1)=x(i)+αi s(i), dove s(i) è un vettore correttivo e la costante αi è determinata usualmente in modo tale da minimizzare la funzione F (x (i) + αi s(i)). Considerando x(i) ...
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Le Chatelier Henry-Louis
Le Chatelier 〈lë sŠatëlié〉 Henry-Louis [STF] (Parigi 1850 - Miribel-les-Échelles, Isère, 1936) ◆ [TRM] Dilatometro assoluto di L.-Broniewski: → dilatometro. ◆ [CHF] Principio [...] di L. dell'equilibrio mobile: ogni variazione di una delle variabili termodinamiche di un sistema in equilibrio induce in quest'ultimo una trasformazione che si oppone alla variazione medesima: v. termodinamica degli equilibri chimici: VI 150 f. ◆ [ ...
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soddisfacibile
soddisfacìbile [Der. di soddisfare, dal lat. satisfacere, comp. di satis "abbastanza" e facere "fare"] [ALG] [FAF] Formula s.: nella logica matematica, è tale una formula se esiste una [...] struttura in cui, mediante un'opportuna interpretazione delle variabili, la formula medesima risulti vera, com'è, per es., per la formula 2x=y se la s'interpreta nel campo dei numeri interi ponendo x=1 e y=2. ...
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TITONIANO
Maria Piazza
. Piano geologico proposto da Oppel nel 1865 (il nome da Titone, sposo di Aurora), per indicare una serie di calcari per lungo tempo uniformi nei caratteri della sedimentazione [...] e con fauna con caratteri quasi insensibilmente variabili. Le sue faune ammonitifere sono così affini alle extra alpine da potersi sincronizzare con esse. Piano a tipo mediterraneo, equivalente del Portlandiano a tipo occidentale e del Volgiano a ...
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Puglia
Katia Di Tommaso
Il tacco e lo sperone dello Stivale
Se l’Italia è uno stivale, la Puglia è il tacco e il Promontorio del Gargano è lo sperone. Regione dagli intensi (anche se variabili nel tempo), [...] contatti con il Mediterraneo orientale, la Puglia si è trovata al centro di grandi traffici e ne ha tratto quella ricchezza che oggi ancora vediamo cristallizzata in tanti monumenti straordinari. Quando ...
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theta
thèta (o tèta) [LSF] Grafia lat., prevalente nel-l'uso scient., del nome dell'8a lettera dell'alfab. gr. thèta che, nella forma min. ϑ e in quella maiusc. Θ, è largamente usata come simb. di grandezze [...] dicono serie t. relative a un corpo di funzioni abeliane di p≥1 variabili (la cui matrice dei periodi sia in forma normale), determinate serie di p variabili complesse, convergenti ovunque al finito, le quali sono caratterizzate dall'essere funzioni ...
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Sulle tracce dell'identità italiana: somiglianze e differenze tra le regioni
Fabrizio Barca
Emmanuele Pavolini
Carlo Trigilia
Il tema dell’identità italiana e delle sue differenze regionali, specie [...] in maniera rilevante il valore assunto dal coefficiente di variazione. Come si può notare, ciò si è verificato per poche variabili.
Se, come abbiamo visto, molti aspetti degli stili di vita e di consumo accomunano gli italiani, ve ne sono altri ...
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trascendente
trascendènte [agg. Der. del part. pres. trascendens -entis del lat. trascendere "oltrepassare", comp. di trans- "oltre" e scandere "salire"] [ANM] Di qualsiasi ente che non sia algebrico. [...] ◆ [ANM] Funzione t.: ogni funzione non algebrica, nella quale cioè la relazione tra le variabili non possa essere espressa mediante polinomi nelle variabili stesse, come sono (storicamente furono le prime) la funzione logaritmica e la sua inversa ( ...
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Leibniz, notazione di (per la derivata)
Leibniz, notazione di (per la derivata) espressione con cui si indica la scrittura
significativa perché designa la derivata come rapporto dei differenziali dy [...] gli incrementi “veri” Δy e Δx; naturalmente Δx e dx possono essere identificati, in quanto rappresentano l’incremento della variabile indipendente, mentre vale l’equivalenza asintotica Δy ∼ dy, in quanto dy rappresenta solo la parte principale di Δy ...
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variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...
variabilita
variabilità s. f. [der. di variabile]. – L’essere variabile; condizione o proprietà di ciò che è variabile; attitudine di uno o più elementi a presentarsi in vario modo o con varia intensità: v. di una grandezza; v. del tempo;...