Astronomo (Rugby 1896 - Roma 1982), gesuita. Dal 1938 al 1952 fu all'osservatorio della Nuova Galles del Sud, in Australia, e poi assunse la direzione della Specola vaticana (sino al 1971). Compì ricerche [...] specialmente sulle stelle variabili. Membro (1964) della Pontificia accademia delle scienze, della quale fu anche presidente (1968-72). ...
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GEOMETRIA (gr. γεωμετρία)
Federigo ENRIQUES
Gin. F.
1. Le origini. - Geometria significa etimologicamente "misura della terra", e rimane ancora traccia di questo significato nella denominazione di "geometri" [...] con ciò che fra esse intercede una corrispondenza biunivoca tale che per ogni coppia di punti omologhi A, A′ è individuata un'omografia (variabile, in generale, con questa coppia di punti) la quale muta A in A′ e ogni curva C di S passante per A in ...
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Fecondità
Antonio Santini
Introduzione
Nella vita di una persona non esiste evento più ricco di significato e di implicazioni future del divenire genitore, e non esiste aspetto del comportamento individuale [...] femminile compresi nella fascia di età che va dai 15 ai 50 anni (i limiti convenzionali di fertilità), e le variabili saranno le classi di età (gruppi annuali, quinquennali, ecc.) ed eventualmente l'ordine di generazione dei nati (parità); se invece ...
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bitume
Nome generico assegnato a miscele di idrocarburi (naturali oppure ottenuti per piroscissione nella lavorazione dei grezzi di petrolio o miscele di entrambi) di consistenza solida o semisolida, [...] di durezza, colore e volatilità variabili, solubili in solfuro di carbonio. In natura, tali b. si ritrovano in giacimenti anche di notevole purezza (per es. a Trinidad, in Venezuela, ecc.), ma più spesso in miscela con sostanze minerali, formando gli ...
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Astronomo (Nottingham 1829 - Madras 1891). Lavorò dapprima al Radcliffe Observatory di Oxford (1851), dove scoprì la variabilità di R Cygni, e tre pianetini. Passò poi al Hartwell Observatory (1859), dove [...] completò il suo atlante di stelle variabili, e infine in quello di Madras (1860), dove scoprì diversi altri pianetini e si dedicò all'astronomia meridiana. È noto per la definizione della scala delle magnitudini stellari. ...
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Giurista francese (Parigi 1906 - ivi 1990). Fu professore a Grenoble, Parigi e Aix-en-Provence. Considerato il padre del diritto comparato, fu il primo a dare organicità agli ordinamenti giuridici dando [...] rilevanza ai loro caratteri meno variabili del tempo. Il suo testo più importante, I grandi sistemi giuridici contemporanei (1964), è utilizzato da tutti i centri di insegnamento del diritto comparato. ...
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Matematico italiano (Pescia 1911 - Roma 1999); prof. univ. dal 1947, insegnò (dal 1954) geometria all'università di Roma. Socio nazionale dei Lincei (dal 1977). Si interessò di questioni attinenti alla [...] teoria delle funzioni analitiche di più variabili complesse, alla topologia, alle varietà a struttura complessa. Fu tra i primi a iniziare lo studio delle varietà a struttura quaternionale. ...
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Matematico (Fürth 1887 - Lafayette, Indiana, 1959). Prof. all'univ. di Heidelberg nel 1930; dal 1940 negli USA, dove dal 1947 ha insegnato alla Purdue Univ. (Indiana). Oltre che per studî nel campo delle [...] funzioni a più variabili, R. è noto per aver dimostrato (1913) la non validità nell'ambito della meccanica quantistica del teorema H di L. Boltzmann. ...
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STECCHERINO
Giovanni Battista Traverso
. Sono designate con il nome di steccherini alcune specie di funghi mangerecci della famiglia Idnacee, con ricettacoli costituiti da un gambo cilindrico sormontato [...] da un cappello di forma, dimensioni e colore variabili a seconda delle specie, sulla parte inferiore del quale si notano come delle punte coniche o aculei, che costituiscono l'imenoforo.
La specie più pregiata è lo "steccherino dorato" (Hydnum ...
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maxtermine
maxtermine prodotto di somme di una tavola di verità relativa a una funzione booleana. Si considerano le righe corrispondenti al valore della funzione uguale a 0; a ciascuna di esse corrisponde [...] un maxtermine costituito dalla somma logica di tutte le variabili in ingresso, prese in forma diretta se valgono 0 e in forma negata se valgono 1. Ogni espressione booleana può essere espressa come prodotto dei maxtermini relativi alle configurazioni ...
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variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...
variabilita
variabilità s. f. [der. di variabile]. – L’essere variabile; condizione o proprietà di ciò che è variabile; attitudine di uno o più elementi a presentarsi in vario modo o con varia intensità: v. di una grandezza; v. del tempo;...