definito
definito [agg. e s.m. Der. del part. pass. definitus del lat. definire "determinare fissando i limiti"] [ALG] Forma d. positiva e negativa: forma algebrica (cioè polinomio omogeneo in quante [...] si vogliano variabili) che assume valori, rispettiv., sempre positivi oppure sempre negativi; se assume anche valori nulli, si ha una forma semidefinita, rispettiv. positiva o negativa; in contrapp., una forma indefinita è quella che assume valori ...
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. Generalità. - Problema centrale nell'a. e. è quello delle relazioni esistenti tra a. statica e dinamica. Peraltro questi termini, come accade anche in altri casi e in altre discipline, in cui s'impiegano [...] le grandezze economiche rilevanti sono costanti nel tempo, e di sistema dinamico nel caso in cui le grandezze rilevanti sono viceversa variabili nel tempo. Ancora, con riferimento a un sistema dinamico, si è distinto tra il caso di un sistema in cui ...
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distribuzione campionaria
Samantha Leorato
Insieme di probabilità di una statistica, per es. uno stimatore (➔) o una statistica test. Il termine ‘campionario’ fa riferimento al fatto che la statistica [...] delle probabilità offre uno strumento, chiamato formula di convoluzione, che consente di determinare la d. della somma di due variabili aleatorie indipendenti, note le loro distribuzioni. In linea teorica, quindi, per determinare la d. c. di X‾ per ...
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valore principale
valore principale in analisi, locuzione utilizzata per un integrale (→ integrale, valore principale di Cauchy di un), per una serie bilatera o, più in generale, per un limite doppio, [...] qualora le due variabili tendano al rispettivo punto di accumulazione legate tra loro in modo particolarmente simmetrico. Per esempio, se una funzione ƒ(x) è discontinua nell’origine, l’integrale improprio (essendo ƒ discontinua in 0)
con a < 0 ...
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decade
dècade [Der. del lat. decas -adis, dal gr. dekás -ádos] [LSF] (a) Gruppo di dieci oggetti simili (per es., 10 giorni, ma anche d. di resistori, condensatori, ecc. per realizzare resistori, condensatori, [...] ecc. variabili). (b) Intervallo di valori numerici i cui valori estremi stiano fra loro nel rapporto 1:10 (o 10:1). ...
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array
array (ingl., «raggruppamento ordinato») termine che, nell’ambito dei linguaggi di programmazione, indica una struttura di dati formata da più componenti ordinate dello stesso tipo (per esempio, [...] , cioè il numero delle sue componenti per riga ed eventualmente per colonna, e il tipo delle componenti. Se v è una variabile di tipo array, non sono ammesse istruzioni elementari quali «leggi(v)» o «scrivi(v)» proprio perché v ha più componenti ...
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procedura
procedura in generale il termine è utilizzato come sinonimo di metodo di calcolo, finito e decidibile. In informatica, il termine è utilizzato per indicare un algoritmo attivato da un programma [...] cui l’indicazione del tipo di dati):
Quando si richiama una procedura con parametri avviene, quindi, un passaggio di variabili. I linguaggi algoritmici come il C, il Pascal, il Basic che per loro caratteristica utilizzano con frequenza le chiamate ...
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Economista (Swansea, Galles, 1934 - La Jolla, California, 2009). Prof. all'univ. di Nottingham, poi dal 1974 all'University of California di San Diego (di cui è stato prof. emerito). I suoi studi si sono [...] finanziarie ed economiche nel tempo. G. ha dimostrato che i metodi statistici tradizionali, se applicati a variabili non-stazionarie (ossia che tendono a variare nel tempo), possono portare a risultati errati. La scoperta di G. ha evidenziato ...
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. Musica. - Questa parola è impropriamente adoperata in musica, per significare i gradi variabili d'intensità sonora. Sono detti, quindi, dinamici i segni convenuti per indicare le modificazioni d'intensità [...] e i graduali mutamenti di forza. Così venne adoperata la lettera F iniziale della parola forte, per indicare accrescimento d'intensità sonora, la lettera P, iniziale della parola piano, per indicare diminuzione. ...
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parziale
parziale [agg. Der. del lat. partialis, da pars partis "parte"] [LSF] Che riguarda una parte o è solo una parte o si fa solo in parte, e sim., in contrapp. a totale. ◆ [ANM] Derivata p.: per [...] una funzione di più variabili, la derivata rispetto a una sola delle variabili (→ derivata). ◆ [ALG] Insieme p.: lo stesso che sottoinsieme. ...
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variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...
variabilita
variabilità s. f. [der. di variabile]. – L’essere variabile; condizione o proprietà di ciò che è variabile; attitudine di uno o più elementi a presentarsi in vario modo o con varia intensità: v. di una grandezza; v. del tempo;...