QUARTICHE
Edgardo Ciani
. In matematica un'equazione algebrica in quante si vogliono incognite, come pure una funzione razionale intera o una forma algebrica in quante si vogliono variabili, si dice [...] birapporto di quattro punti, cioè dei quattro punti stazionarî sopra la curva.
4. L'equazione di 4° grado in tre variabili, ovvero una forma quaternaria del detto grado, che venga eguagliata a zero, rappresenta una superficie del 4° ordine o quartica ...
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tempo
Variabile indipendente e parametro fondamentale nei modelli che descrivono l’evoluzione del sistema economico-finanziario. In alcuni di questi, il t. è continuo e le variabili dipendenti sono misurate [...] una sequenza di lanci.
Tempo bersaglio
Il t. bersaglio (hitting time) è un t. di arresto che scatta quando una variabile aleatoria raggiunge esattamente un determinato livello, per es. quando il grado di ricchezza di un giocatore d’azzardo, in una ...
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acrosoma
Corpo apicale dello spermatozoo che ne ricopre circa i due terzi della parte anteriore della testa. La forma e le dimensioni sono variabili nelle diverse specie animali. L’a. è racchiuso in [...] una membrana e contiene numerosi enzimi, noti come spermiolisine, il cui compito è quello di dissolvere le membrane dell’uovo all’atto della fecondazione: infatti, l’a. viene attivato in presenza dell’uovo. ...
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tetralineare
tetralineare [Comp. di tetra- e lineare] [ANM] Di polinomio che goda di una plurilinearità di ordine 4, cioè sia lineare rispetto a quattro variabili. ...
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(o Galericini o Hylomyinae) Sottofamiglia di Insettivori Erinaceidi. Diffusi nelle foreste umide del Sud-Est asiatico; carnivori e notturni, vivono al suolo; hanno dimensioni variabili fra un grosso topo [...] e un piccolo gatto, pelame rigido, ma non spinoso. Comprende il ratto lunare (Echinosorex gymnura) e i gimnura, con i generi Hylomys, Neohylomys Podogymnura e Neotetracus ...
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VARIAZIONI, CALCOLO DELLE.
Leonida Tonelli
- È quel ramo dell'analisi matematica che studia i problemi di massimo e minimo (v. massimi e minimi) relativi a quantità variabili, che si presentano sotto [...] l'integrale I, ed è cosa diversa dall'incremento che alla stessa funzione y0 (x) deriva da un cambiamento del valore della variabile indipendente x. Quando l'incremento dato alla x è molto piccolo, dx, si ha per l'incremento della y (x) (all'infuori ...
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teorema di Bayes
Giacomo Aletti
Risultato della teoria della probabilità che nel suo uso più frequente lega le distribuzioni marginali e condizionate di variabili aleatorie. Viene anche utilizzato, [...] nell’approccio detto bayesiano, per quantificare le probabilità a posteriori in seguito a osservazioni o nuove evidenze. Va inoltre ricordato che una differente interpretazione ‘filosofica’ di questo teorema ...
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In ottica, detto di sistema che, restando fissi i piani su cui giacciono l’oggetto e la sua immagine, sia atto a fornire ingrandimenti variabili dell’oggetto. Un obiettivo p. semplice può essere realizzato [...] mediante due lenti convergenti di opportune distanze focali, variando convenientemente le distanze tra una delle lenti e l’oggetto e tra le lenti stesse; si realizzano sistemi p. anche con più di due lenti ...
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twittersfera
s. f. Settore della rete telematica relativo alla rete sociale Twitter.
• Contenuto attivismo e modesto numero di follower possono certamente essere considerate variabili connesse alla «giovinezza» [...] dell’account, ancora in cerca di un posizionamento nella twittersfera. […] L’esito di una «normalizzazione della twittersfera» ‒ nell’accezione condivisa tra gli studiosi circa la riproposizione di assetti ...
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rappresentabile
rappresentàbile [Der. di rappresentare (→ rappresentazione) "che è suscettibile di rappresentazione"] [ALG] [FAF] Funzione r.: nella logica matematica, è tale una funzione di una o più [...] e solo se c'è in S una formula P(x₁,..., xn+1), tale che per ogni sostituzione di valori numerici k₁,..., kn+1 rispettiv. alle variabili x₁,..., xn+1, la formula P(k₁,..., kn+1) è derivabile in S se kn+1= f(k₁,..., kn), e, se altrimenti, è derivabile ...
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variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...
variabilita
variabilità s. f. [der. di variabile]. – L’essere variabile; condizione o proprietà di ciò che è variabile; attitudine di uno o più elementi a presentarsi in vario modo o con varia intensità: v. di una grandezza; v. del tempo;...