Natura e cultura
Francesco Remotti
Natura/cultura: da domini 'naturali' a costrutti 'culturali'
Come molte coppie di concetti oppositivi, anche la distinzione natura/cultura può dare a tutta prima l'impressione [...] come 'costrutti culturali' (quindi in una certa misura variabili e revocabili) potrebbe suscitare resistenze, dubbi, perplessità.
A Nessuna cultura umana si riduce a una serie di rapporti strumentali in vista di uno scopo: nessuna cultura umana, di ...
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Economia e politica industriale
Giovanni Zanetti
Nuovo campo di studi o evoluzione della teoria tradizionale?
A partire dai primi anni sessanta è comparso e si è gradualmente diffuso negli statuti di [...] 1838) e da J. Bertrand (v., 1883), nelle quali le variabili oggetto di scelta da parte delle imprese sono prezzi e volumi di produzione dei costi sommersi collegabili al realizzo dei beni strumentali utilizzati. A complemento si può ancora aggiungere ...
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Ortodossia ed eterodossia
Enzo Pace
di Enzo Pace
Ortodossia ed eterodossia
Introduzione
L'origine del termine 'ortodossia' e del complementare concetto di eterodossia va ricercata nella storia del [...] si può arrivare a individuare una matrice di variabili che consentono di elaborare una tipologia delle formazioni sacri come all'insegnamento di maestri e asceti venerabili sono strumentali, servono al singolo asceta per coadiuvare i suoi sforzi nel ...
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Genocidio
Marco Cesa
Introduzione
La definizione del termine 'genocidio' è oltremodo problematica. Oltre a indicare un fenomeno che è oggetto di studio da parte di svariate discipline, prime tra tutte [...] carica di valenze emotive e, in certi casi, persino strumentali, che ne offuscano il senso originale. L'etimologia del variegate, senza cercare di porre in relazione tra loro le molte variabili individuate (v. Porter, 1982; v. Mazian, 1990). Anche ...
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Classificazioni, tipologie, tassonomie
Alberto Marradi
Classificazione e tassonomia come operazioni
Analizzando le definizioni esplicite e le accezioni implicite dei termini 'classificazione' e 'tassonomia' [...] entrambi dicotomici (v. Apter, 1965): valori predominanti (strumentali o consumatori) e tipo di autorità (gerarchica o piramidale interna e la mutua eterogeneità delle classi (cioè le variabili, o vettori-colonna della matrice); 3) le procedure ...
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Tecnopolitica
Stefano Rodotà
La politica mediatica
Il rapporto tra la politica e la tecnica non può essere descritto solo in termini strumentali, come se la tecnica si limitasse a mettere a disposizione [...] e continuano a esistere, situazioni nelle quali l’aspetto strumentale si presenta come esclusivo o prevalente: l’avvento del riferimento a una molteplicità di regole, anche variabili, provenienti da fonti diverse.
Affrontando specificamente la ...
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ballata
s. f. [der. di ballare; come antico componimento poetico, è prob. dal provenz. balada; come racconto romantico, è dall’ingl. ballad]. – 1. non com. Atto del ballare, giro di ballo; meno raro, in questo senso, il dim.: fare una ballatina,...
momento
moménto s. m. [dal lat. momentum, der. della radice di movere «muovere»; propr. «movimento, impulso; piccolo peso che determina il movimento e l’inclinazione della bilancia», da cui i sign. estens. e traslati di «piccola divisione...